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• Trattati d'arte del '500

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. Aggiunse all 'arte della pittura nella miniatura quella bellezza che, fuor della maniera vecchia

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quali condusse Baccio di figurine a guisa di miniatura, che non è possibile a olio poter

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o ancora per la bellezza della stampa o miniatura del libro ciò dicesse di fare; così

• Taccuino
• Lanzi

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in Costantinopoli nel secolo dodicesimo o seguente con miniatura de 'quattro Evangelisti e di qualche mistero

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pitturina con azione del Santo, vera miniatura. A Padova al Refettorio di Santa Giustina

con lettere come nel Pm. Una miniatura graziosa di San Gregorio come nel mentovato Gregorio

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• Cavalcaselle

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il trattamento tecnico si può dire essere una miniatura, attribuito a Carpaccio, i cui caratteri

mano e con ogni minuzia al modo di miniatura, il genere anco della composizione alquanto sopraccarricata

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Modena. Nel libro aperto dinanzi, una miniatura col Giudizio Universale. 1439. 672

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ridare l 'effetto di questi smalti della miniatura. Stilizzate un quadro di natura morta per

di Maria assai bella, copiata da una miniatura bizantina del miglior tempo. A c

tra angeli: la Madonna particolarmente richiama la miniatura bellissima del Codice Regina I Vat. C

c. 261v. Un 'altra bella miniatura il Cristo tra gli apostoli mentre Gesù mostra

* * A c. 107. Altra miniatura che rappresenta Isaia con le palme sollevate al

(?). Di quanto inferiori alla miniatura suddetta. Ornati [appunto grafico] Parigi.

A c. 1v. la celebre miniatura di Davide che suona la lira che è

all 'infuori; l 'edificio della miniatura vaticana, con le due figure si vede

miniature aggiunte sono della maggiore bellezza. La miniatura ne 'canoni è eseguita con una precisione

. 19.  vi corrisponde l 'altra miniatura a c. 30 del codice 746,

questo e l 'altro vecchio spicca nella miniatura vaticana, per il suo carattere di greco

gemello 510 di Parigi a principio ha una miniatura esprimente i santi Giovanni Crisostomo e san Gregorio

. A c. 44 v. Miniatura che ricorda particolarmente il codice di Climan,

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re Marco. Contagocce dell 'amore. Miniatura delle angoscie sensuali. Zucchero filato del desiderio

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, che in certe correnti di palazzo della miniatura carolingia e ottoniana, o in certi avori

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specialmente, anche formali, con la celebre miniatura di Niccolò da Bologna, eseguita nel 1354

'34, da quell 'Ariele della miniatura, che fu Belbello da Pavia. A

forma lampassata degli animali, specialissimo appannaggio della miniatura locale contemporanea. Nel San Gerolamo poi,

fu anche pittore; e che, nella miniatura locale, figura, ad ogni modo,

e azzurri schietti , della miniatura locale verso il '60. Da Piero

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propendeva per questa soluzione nella sua Pittura e miniatura in Lombardia, Milano 1912, p.

anch 'essa « grafica », della miniatura; giacché posson ben considerarsi miniature, e

sul Giraldi nel fondamentale studio dello Hermann sulla miniatura ferrarese, in « Jahrbuch » austriaco,

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fiammante » emiliano (com 'era nella miniatura locale contemporanea di Giorgio Tedesco e come,

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che negli umori vivacemente icastici della pittura e miniatura emiliane del Trecento. Ma, per questa

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dell 'Arslan che vi vede riflessi della miniatura salisburghese di un secolo prima. Evidente

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dal 1912, alla storia della Pittura e miniatura in Lombardia dai più antichi monumenti alla metà

delle affinità ma anche delle divergenze fra la miniatura e la pittura locale nei primi decenni del

opera più squisita (che è opera di miniatura) il « Maestro del codice di San

pause dello scritto (le divagazioni che nella miniatura francese si chiamano « dròleries »),

metà del Duecento, si esprimeva stupendamente nella miniatura, arte tipicamente carreggiabile e di agevolissima diffusione

smalto, dell '« alluminare » (miniatura). Alla bilancia classica, che

il loro trapassare palesemente anche in pittura e miniatura dove pure la tecnica può essere più nascosta

sono rapidi, svincolati, istintivi come nella miniatura francese; ma quanto maggiore illusione di vita

, spesso dibattuto, dei rapporti fra la miniatura e la pittura locale nei primi decenni del

un nome nella stessa Firenze. Quanto alla miniatura, molti più documenti se ne conservano;

Si potrebbe a priori immaginare che la miniatura per prima, data la facilità degli scambi

nel Duecento. E quanto ai capolavori della miniatura bolognese sul finire dello stesso secolo, essi

ci autorizzi ad assumere una diretta dipendenza della miniatura bolognese da quella francese, fin circa il

per chiarire il quesito dei rapporti con la miniatura locale. (La data di nascita

, per altro, già erano apparse nella miniatura bolognese alcune novità espressive che, prima di

del Trecento; esempio unico in tutta la miniatura italiana di quel secolo. Per dare

greppia. Per affinità di gesti svincolati nella miniatura bolognese contemporanea vedere anche la miniatura della Matricola

svincolati nella miniatura bolognese contemporanea vedere anche la miniatura della Matricola dei cordovani del 1349 nella raccolta

bordo, come già si vedeva spesso nella miniatura gotica; nei due pennacchi sopra l '

di Niccolò di Giacomo in un 'altra miniatura del codice della Bibl. Capitolare di San

ma l 'abbiamo già avvistato in una miniatura bolognese verso il 1340-50 (Pseudo Niccolò)

dagli angeli, in palese rapporto con la miniatura. (Confrontare il Cristo con quello di

gotica » transalpina (si trova già nella miniatura dugentesca francese e in un affresco dello stesso

, fosse arabescato coi racemi continui della miniatura bolognese contemporanea, i valori e l '

pagani in contrapposto alle virtù cristiane, nella miniatura di Niccolò, vanta barbe e capelliere che

questa è iconografia assolutamente unica; ma nella miniatura, sempre pronta a riempire i ritagli di

incontrarla. Naturalmente l 'incontro avviene nella miniatura bolognese, e precisamente su un foglio di

gli angeli « tetralati », particolari alla miniatura bolognese. Per tutta la scena,

riunione iconografica di questi due momenti in una miniatura dello Pseudo Niccolò, datata del 1343.

, riprende il gesto capriccioso e gotico della miniatura bolognese o di Mezzaratta. Vi aggiunge Tommaso

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guardiamo, verso il 1350, a una miniatura come questa dove un bolognese, forse Niccolò

armigeri di palazzo. Lo stesso nella miniatura con Sant 'Orsola e le compagne:

stessa immaginazione lineare è già squisitamente affermata nella miniatura del 1403 sul frontespizio di un Sermone in

mansuefatto. La stessa fantasia aculeata è nella miniatura col San Giorgio che uccide il drago nel

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storici della pittura procedessero indipendentemente dagli storici della miniatura; e mentre questi chiarivano, e anche

, e anche magistralmente, il fiore della miniatura bolognese verso la metà del Trecento, la

, dove di certo figuravano i Matisse della miniatura parigina di quel tempo; nei tanti libri

: la composizione dei protagonisti è quella della miniatura francese e inglese e renana della fine del

è adottato da Niccolò di Giacomo in una miniatura a Salisburgo, datata del 1354.

come tutti gli animali « animistici » della miniatura francese. Gli angeli più solidi e

Sepolcro; e si vede anche in una miniatura dello Pseudo Niccolò nel Messale dell 'archivio

del nord; e se ne togliamo la miniatura del Laudario nella Biblioteca di Firenze, che

. Arabescate il fondale coi racemi continui della miniatura bolognese contemporanea, e i valori non muteranno

la stessa linea. E semmai è nella miniatura francese, nel Salterio di San Luigi,

questo è un modello unico; ma nella miniatura, sempre alle prese con i ritagli di

avvenga, come al solito, in una miniatura del bolognese Niccolò di Giacomo databile verso il

, gli angeli « tetralati » comunissimi nella miniatura bolognese, e soltanto in essa. E