il tutto in esse dipende dalla intenzione dal fine che l 'uomo vi ha: potendosene
, quanto ai luoghi, che il nostro fine è di parlare con quegli del popolo di
fatto altramente, mossi forse per alcun buono fine, come si deve credere, se bene
i laici consiste nei mezzi e non nel fine; perché il fine, che è di
mezzi e non nel fine; perché il fine, che è di rendersi degni della beatitudine
pur che questi istessi non repugnino mai al fine dove si camina, cioè che sempre siano
di che parliamo più tosto contrarie al debito fine per le ragioni sopradette, non doveranno essere
cosa lodevole o no, bisogneria sapere il fine a che egli si muove, perché,
inanimata, se bene fu ritrovata già a fine onorato, l 'uso però di essa
può esser buono e cattivo, secondo il fine et intenzione di coloro che ne sono autori
. E però nel caso nostro con altro fine s 'induce il suddito a porre la
, presuppongono che in esse si riponga il fine del perpetuare la gloria; il che non
ch 'ei dimostra, overo quanto al fine che si può avere in esso. Nel
esso, che è di considerarlo quanto al fine che in si può avere; perché,
, tra tutte le circonstanze essendo quella del fine la ragion formale, e causa principale che
altre azzioni loro. Nientedimeno, perché questo fine è occulto ai sensi nostri, e così
'Acacio, che puoté avere forsi buon fine nel fare porre le sue imagini, essendo
largamente si tratterà. Alcuni ancora per lo fine occulto che in esso potesse essere, se
perversi dissegni conseguire, o altrimente servendosene a fine non buono. I quali essempi et altri
e, di più, presupposto che il fine perché si ricercano non sia cattivo, et
anco più importante, poiché questo è il fine per il quale essi si procurano, onde
altre opere sue deve sempre diricciare a quel fine buono e lodevole che da noi si è
e d 'altri a buono e lecito fine; nei quali casi dovrà essere parimente permesso
probabilmente giudicare che tal ritratto si ricerchi per fine vizioso e disonesto, non ha da intromettersi
discernere il pittore zelante, se questo sia fine cattivo o buono. Se altro lo pregarà
lavorando il ritratto, chi non dubitarà di fine cattivo e scelerato, e tanto più pernicioso
il mezzo di servirsi della chiesa a questo fine è tanto odioso a Dio? Ma chi
sempre sinistro giudicio di essere ricercato a cattivo fine, nel qual caso, essequendo di poi
sono tutte quelle che non sono dirizzate a fine alcun certo, ma si fanno, a
oziose et indeterminate, che non hanno né fine né regola alcuna certa, ma servono,
esprimersi, com 'è la circonstanza del fine, del modo, del numero e simili
servivano, talché non apparesse bene a che fine fossero stati posti insieme, potria allora causarsi
prattiche e di intelligenza. E per fine di questo capitolo vogliamo avvertire che, nel
soleva significare Apelle, se bene ad altro fine, quando nelle sue pitture aggiungeva le parole
, o altre invenzioni, né hanno alcun fine certo, se non di stendere col disegno
cose sue sempre deliberatamente, dirizzandole a qualche fine, e però non si deve più chiamare
natura indifferenti. La ragione è perché il fine della pittura cristiana non è solo di dilettare
cavare gran filosofia; anzi, a questo fine stanno esposte agli occhi nostri tutte le cose
mirano né a questo né all 'altro fine, e però, come corpo senza anima
ragione inviarci alla virtù, che è il fine di tutte le azzioni, essendo quella vera
alcuno ardire di formare pittura sacra ad altro fine che di gravità, venerazione e santità,
vita nostra cominciando da 'pianti et il fine riuscendo in dolori, assai ci mostra quale
alcune cose. Prima, cominciando dal fine, che è la principale circonstanza in tutte
le applica a questo uso, pervertisce il fine della virtù. Onde prima deve dare luogo
senza ordine e legge, ma regolate dal fine proposto alle loro facoltà, che è principalmente
abbia il pittore l 'occhio sempre al fine di giovare, e da quello pigli la
sciochissima, non solo perché non ha per fine se non la propria e vana riputazione,
che è per ritrarre, e saperà il fine a che è ordinato quel misterio, o
dell 'altra parte sono imperfette rispetto al fine. Ma quelle che di amendue sono prive
che chiamiamo orrende, perché esprimono senza alcun fine virtuoso certi atti che la natura degli uomini