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La Pittura del Trecento nell'Italia Settentrionale

Longhi Roberto 50 risultati

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proprio come gli scherani di qualche fazioso aristocratico bolognese del 1350; e, nella spezzatura dei

. Nessun dubbio che l 'opera sia bolognese; bastando a dimostrarlo la forma locale della

Giotto . Chi è questo bolognese che così intensamente toscaneggia? Ci pare difficile

; probabilmente, si dovrà pensare di un bolognese educato dapprima da Vitale, quando già questi

. Lo stesso rapporto fra un fondo invincibilmente bolognese e la sopraggiunta norma toscana si scopre,

, proprio verso il 1360-65 , un pittore bolognese, nato verso il 1325, Dalmasio degli

da costituire un parallelo con l 'anonimo bolognese della Crocefissione della Pinacoteca. (Si avverta

l 'abbiamo già avvistato in una miniatura bolognese verso il 1340-50 (Pseudo Niccolò) e

brutale, che dimostra come il fondo naturalistico bolognese, una volta venuto a contatto con il

dimostrare, anche gli affreschi pisani sono opera bolognese. Del resto, con quale ritegno

. Il pittore, se non erriamo, bolognese, incolla su questo ampio rettangolo offertogli dal

, fosse arabescato coi racemi continui della miniatura bolognese contemporanea, i valori e l 'effetto

A riconfermare, del resto, la paternità bolognese che noi proponiamo per l 'opera,

pensa piuttosto ai feudatari dell 'alto Appennino bolognese; dubito, insomma, che il Guidoriccio

ceto regionale; che è poi sicuramente quello bolognese se ritorna, così palesemente, anche nel

delle forme singole; mentre, nel pittore bolognese, la vecchia struttura simbolica e ideografica diviene

una composizione a modulo verticale, il pittore bolognese ha la bella pensata di metterlo là di

. Naturalmente l 'incontro avviene nella miniatura bolognese, e precisamente su un foglio di Niccolò

come dovettero andare le cose: il pittore bolognese ebbe, probabilmente, esplicito e tassativo incarico

neanche a pensarlo; il temperamento naturalistico del bolognese si prova a distinguerlo, a materializzarlo,

cavarli da una certa fondamentale dolcezza, il bolognese, con un po 'di mimica da

angeli « tetralati », particolari alla miniatura bolognese. Per tutta la scena, del

purissimo, in volgare illustre; il pittore bolognese nel volgare padano, pieno di idiotismi,

possono bene spiegare ammettendo volentieri che il pittore bolognese, venuto a Pisa verso il '55

che si apre col Gaddi e col nostro bolognese e séguita con Andrea da Firenze (1377

che quel ciclo appartenga a un pittore trecentesco bolognese, Millard Meiss non riesce a comprendere come

nuova conoscenza delle qualità più genuine del Trecento bolognese, e quando, soprattutto, sia riconosciuto

; come riconferma soprattutto l 'aspetto schiettamente bolognese del famoso ciclo del Camposanto. A

'appartenenza dei famosi affreschi a un pittore bolognese venuto a Pisa intorno al 1355-60 ; qualche

1350-53 , l 'attività giovanile di un bolognese oggi ignorato; ma come mai, in

passato come una meteora l 'eccezionale pittore bolognese di Camposanto? Anche questo non è impossibile

, nel Monastero di Pomposa. Ma il bolognese si rivela nella grazia dei serventi, nel

dimostra un pittore che, pure rimanendo schiettamente bolognese, si riattacca però non certo al lirismo

anche del rigorismo Veneto-bizantino ; eppure, come bolognese è il pensiero di appajare gli angeli in

con l 'azione formativa del grande maestro bolognese, è nell 'alto Cadore, a

, e dimostra un diretto creato del maestro bolognese. Sapore vitalesco, anche attraverso i restauri

altro ciclo meno direttamente vitalesco, ma sicuramente bolognese, anche secondo la firma che par decifrabile

nordiche. E il pittore si rivela tipicamente bolognese così nella rapida pittorica intuizione di certi particolari

Ogni segno di coerenza locale nella pittura trecentesca bolognese parte e discende da Vitale; ed è

come lo chiameremo per lasciare intatto il ceppo bolognese e indicare il grado di parentela stilistica stretta

anch 'egli nella prima epoca della scuola bolognese, innanzi che Vitale lasciasse Bologna.

non ricompaiono altrimenti nelle pitture superstiti del Trecento bolognese; non così invece Simone e il «

certe norme e regole appariscenti, nella scuola bolognese, al contrario, cresciuta per così dire

, un 'ultima resipiscenza inventiva del pittore bolognese, che fa avanzare sulla pedana del trono

nel '99.) Un altro bolognese, parallelo a Simone, ma solitamente di

aneddotica che ha proprio un sapore da confraternita bolognese della Misericordia, il morto è disteso su

Pesaro (provenienti però da una vecchia raccolta bolognese), figuranti il Cristo e la Samaritana

di Ferrara, i tratti inalienabili della scuola bolognese (vedere le piante di « erbario »

città, diffondendovi le forme dell 'arte bolognese postvitalesca.) Come s 'è

, ora più cordiale e naturalistica della scuola bolognese. Non se ne avvertono ancora negli affreschi