tale. Uno eretico arriano, entrato nella chiesa di Gierusalemme, veduta quivi l 'imagine
'idolatria, come era quello della primitiva Chiesa, quando gli uomini novamente si convenivano a
veduto molte pitture di divozione, usate dalla Chiesa greca e formate in quella maniera che voi
nazione osservato, o pure da qualche particolar chiesa. E 'l mio dubbio nasce dall
in su, come dite che costumava la Chiesa greca di far ne 'tempii.
convenevole cosa, nel voler rappresentare in una chiesa la providenza della Divina Maestà, il dipingere
trarrebbe quell 'utile, per cui la Chiesa non solamente concede, ma ordina ancora il
Poca prattica debbono avere delle pitture della primitiva Chiesa quelli che favellano in questa maniera. Percioché
nel S. Matteo che si vede nella chiesa di S. Raffaello (percioché l '
bocca ». E come conviene che la Chiesa chiegga uno bacio al suo Sposo, il
corna dello altare stanno i Dottori di Santa Chiesa, che sembrano disputare insieme, e sonovi
quello, di che si serve la Santa Chiesa per utile e per ammaestramento degli uomini?
tempio rimangono le pareti che formano parte della chiesa. [3r] Signor Canonico Albertrandi.
In 4 gran tavole i 4 Dottori della chiesa. La testa in campo scuro: la
sul far del Gaddi, specialmente la Chiesa con altare ed ancona, ch 'è
cosa più notabile in quella Città è la Chiesa di S. Mustiola coll 'ipogeo
p. 185 e Bonani). Nella chiesa esiste il titolo della sua rinovazione, riferito
In Chianciano ancora qualche urna: in una chiesa è una lapide del 300 in circa.
ma senza notabile sproporzione di teste. In chiesa colonne con capitelli di ordine e struttura diversa
'eran di ambedue. In detta chiesa v 'era la storia di S.
Ii Barbo, trovate in un deposito di chiesa che vedesi essere stati gettati in circa
al mille sembran fatti due capitelli di una chiesa volterrana con figure assai rozze e sproporzionate nella
tutte le lettere [iscrizione] a doppio. Nella chiesa vi è una bella lapide del 925 posta
e vicinanze. In S. Quirico alla chiesa maggiore è un rozzissimo bassorilievo sacro: la
oro non so se sia sua. Per chiesa molti Santi dipinti, lunghi e magri oltre
Monaci con poche pieghe, i vestiti da Chiesa a broccatelli, la mitra piuttosto alta;
colorito che ivi; e le pitture di Chiesa sembrano sicuramente d 'altro pennello inferiore,
, fuor che nel colorito. Per Chiesa molti Santi con figurine sotto, tutte a
[50r] Altra inscrizione è a lato della Chiesa [iscrizione: In: Nomine: Domini:
, azione e bellezza di disegno. Nella Chiesa e batistero veggonsi molte colonne antiche con varj
rimesse di nuovo dopo l 'incendio della Chiesa seguito nell 'Ottobre verso il fine del
il fine del 500. Intorno la Chiesa son varie pietre sepolcrali col titolo de '
S. Pancrazio. La tavola in chiesa attribuita a Cimabue non è sua
. [52v] Pisa. La chiesa della Spina è tutta ornata d 'intorno
Altra inscrizione del 401 è in una chiesa presso la Fortezza assai simile a quella del
Traini. Pistoja. In qualche chiesa si videro pitture antiche della miglior maniera della
. V 'è S. Pietro colla Chiesa forse di Roma; cupola, tettoje che
Noviziato. S. Carlo e Ignazio alla Chiesa Nuova, la Madonna di S. Cecilia
Cecilia. Rubens. Santi Martiri alla Chiesa Nuova, due quadri laterali all 'altar
'Giustiniani, la sua deposizione nella Chiesa nuova, molti profani di conviti in casa
Guido Reni. S. Filippo della Chiesa nuova, di Palazzo Spada un Ratto d
Elena, S. Cecilia in quella chiesa, l 'Ecce homo di casa Altieri
Campidoglio, S. Agostino nella sua chiesa. La Sibilla di casa Albani.
Veronese. La fuga in Egitto nella stessa chiesa. Mario de 'Fiori.
scritto Urbanus Vi Pisanus. Nella chiesa stessa è una Madonna del Frate fra due
Nimbi sempre a raggi; anche in chiesa nella maggior tavola fiorami a 5 foglie e
freschi nel Chiostro, assai antichi. In chiesa una Nunziata con vestito ornato di grandi
Giorgio nel Cemeterio del Santo tutta la grande chiesa sepolcro di un marchese di Carrara ha
, vi è il 1445. Nella chiesa de 'Greci, lavori del Quattrocento di
argento; in Livorno simili immagini pur nella chiesa de 'Greci e anche questi con