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Dialogo della Pittura intolato L’Aretino. Nel quale si ragiona della dignità di essa pittura, e di tutte le parti necessarie che a perfetto pittore si acconvengono con esempi di pittori antichi e moderni; e nel fine si fa menzione delle virtù e delle opere del divin Tiziano.

Dolce Lodovico 42 risultati

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e ci fa toccar con mano che le figure dipinte da buoni maestri parlano, quasi a

giudicare. Et Apelle soleva metter le sue figure al giudicio comune. Potrei anco dire che

, nel quale, fra diversi ornamenti di figure che dinotano le imprese e la gloria di

maestro in sé contengono: o che siano figure d 'uomini o d 'animali,

illustre pittore di quella età, fece due figure: l 'una delle quali, contendendo

contenimento della istoria, la quale abbracci molte figure, si faccia un corpo che non discordi

la (per così dire) energia delle figure; ma questa è parte comune col disegno

non elegga più che un numero convenevole di figure, considerando che egli le rappresenta all '

per diverse vie, le quali formano le figure; ove bisogna che 'l pittore ponga

. E parte si debbono imitar le belle figure di marmo o di bronzo de 'maestri

, veggendo che gli antichi facevano le lor figure per lo più svelte, v 'è

sue. Né solo in diverse qualità di figure convengono diverse persone et aspetti, ma anco

lo più hanno usato di far le lor figure delicatissime. Fab. La delicatezza delle

con i principali dintorni solamente conducono le loro figure; et all 'incontro non pochi i

non debbono esser continue e in tutte le figure: perché gli uomini sempre non si movono

. Aret. Aviene anco che le figure, o tutte o alcuna parte di esse

tutte. Del rilevo che bisogna dare alle figure dirò parlando del colorito. Fab.

. Fab. Senza questa parte le figure paiono quel ch 'elle sono, cioè

picciola laude merita chi ben veste le sue figure. Aret. Vengo al colorito.

con l 'altro e fa parere le figure tonde, e più e meno, secondo

con giudicio et arte, fanno tondeggiar le figure e danno loro il rilevo che si ricerca

che si ricerca; del qual rilevo le figure che sono prive, paiono, come ben

vaghezza di colorito, né troppa politezza di figure, ma si vegga nel tutto una amabile

Percioché sono alcuni pittori che fanno le lor figure sì fattamente pulite che paiono sbellettate, con

. Questo è, che bisogna che le figure movano gli animi de 'riguardanti, alcune

il pittore, se prima nel far delle figure non sente nel suo animo quelle passioni,

di scoprir sempre senza rispetto quelle parti delle figure ignude, che la vergogna e la onestà

onestà. E sarebbe assai meglio che quelle figure di Michelagnolo fossero più abondevoli in

che, quantunque egli desse generalmente alle sue figure un 'aria dolce e gentile che invaghisce

delle matrone e donzelle veggano apertamente in quelle figure la disonestà che dimostrano, e solo i

quello che a tutti fossero grate le sue figure. Fab. Non basta a dire

'antico. Onde si veggono nelle sue figure teste, gambe, torsi, braccia e

. Egli ha dimostro queste parti, nelle figure che lo ricercavano, quanto si ricercava,

per la maggior parte hanno fatte le loro figure dolci e con pochi ricercamenti. Ma non

come s 'è detto, le sue figure variando, ha fatto nudi ricercati secondo il

che avevano, come scrive Plinio, le figure di Apelle: e questa è la venustà

il gran Rafaello fare iscortar le figure, quando egli volle, e perfettamente;

caso che voi non diceste che le sue figure non movano. Fab. Questo non

Rafaello ha più studiato nel vestir le figure, e Michelag nolo nel fare

spedito maestro e dilettossi di scorti e di figure terribili. Di suo si veggono in Vinegia

lo più non faceva altre opere che mezze figure e ritratti), le quali erano senza

carne e non colori ". Sono altre figure perfettissime più lontane, e paiono quasi tutte

Due Dialogi di M. Giovanni Andrea Gilio da Fabriano.

Gilio Giovanni Andrea 8 risultati

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Giudizio Di Michelagnolo Et Altre Figure, Tanto De La Nova, Quanto

si vedesse, che rendere a tutte le figure in ogni caso sapevano il proprio e convenevole

'ordine di quanto in ogni maniera di figure a fare abbino. Perché dunque a la

loro intento è di torcere a le loro figure il capo, le braccia o le gambe

e la volta, quanto l 'altre figure, se l 'osservanza de la verità

e l 'altre qualità convenevoli a le figure che fanno. Perché doverebbono sapere che il

ragionare, dicendo: « Però queste tali figure finte e favolose sono dilettevoli. E,

sperienza non ha. Però si vede spesso figure, figuraccie e figuroni senza proporzione alcuna: