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Libro della Beltà e Grazia.

Varchi Benedetto 1 risultato

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; noi, per venire una volta a fine e non entrare in nuove dificultà, lasceremo

Dialogo di pittura di Messer Paolo Pino nuovamente dato in luce. 

Pino Paolo 15 risultati

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ciò che da me si produce. Al fine, sperando più compassione che biasimo, spronato

, del qual conseguirò il da me desiato fine, se quelli candidi ingegni nodriti dalla virtù

la terza et ultima dalle ciglia sino al fine della fronte. Un 'altra sottilità vi

, e che tutte attendano alla dechiarazione del fine; che l 'attitudini delle figure siano

tanto. A ridure l 'opere a fine il maestro deve usarvi una diligenzia non estrema

opera, che li danari soppliscano sino al fine dell 'altra. Solleciti chi può,

le quali si perviene alla perfezzione del suo fine, tal che ciascuno, per rozzo intelletto

perfezzione di maestri. La. In fine, se questa benedetta arte si potesse intendere

con patto che, detto questo, faciam fine al parlar di pittura. La.

se non diedero a tal questione un risoluto fine. Volendo di tal cosa parlare, non

da l 'intelletti umani a uno istesso fine et a un solo effetto: per imitar

le cose naturali et artificiali; al qual fine noi s 'accostiamo molto più perfettamente che

il natural, ch 'è il suo fine più dilettevole, perché dà più integra similtudine

lodi della pittura. Fa. Diamogli fine, per l 'amor d 'Iddio

accertarvi della prudenzia sua. Il fine.

Lezzione, nella quale si disputa della maggioranza delle arti e qual sia più nobile, la scultura o la pittura, fatta da lui publicamente nella Accademia Fiorentina la terza domenica di Quaresima, l'anno 1546

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eterne sono quelle le quali, devendo avere fine qualche volta, ebbero ancora qualche volta principio

superiore o vero intelletto contemplativo, perché il fine di tutte è lo specolare, cioè contemplare

la verità. Nella ragione inferiore, il fine della quale non è conoscere et intendere,

essendo nella ragione superiore et avendo più nobile fine, cioè contemplare, sono senza alcuno dubbio

sono nella ragione inferiore et hanno men nobile fine, cioè operare. Conoscesi ancora che,

mai e sempre conseguiscono l 'intendimento e fine loro; poi, perché mediante quelle parole

arti si debbe attendere principalmente e considerare il fine, e secondo che il fine è o

considerare il fine, e secondo che il fine è o meno o più degno, così

non dal suo subbietto, ma dal suo fine, cioè è una sola e distinta da

tutte l 'altre per lo avere uno fine solo e distinto da tutti gli altri.

, come nelle scienze, ma il suo fine, e secondariamente il subbietto, come nelle

scienze la certezza. E qualunque volta il fine sarà più nobile, quell 'arte senza

alcune possono essere più nobili e quanto al fine e quanto al subbietto, e queste sono

e queste sono nobilissime; alcune quanto al fine solo, et alcune quanto al subbietto solo

subbietto solo. Ma quelle che hanno il fine più nobile, sempre sono più nobili,

, sempre sono più nobili, perché il fine debbe attendersi [principalmente], quanto alla nobiltà,

conseguenza. E però devemo sapere che il fine di ciascun 'arte è uno solo e

di sopra, dall 'unità del suo fine. E se bene la medicina non solamente

duoi fini, ma due intenzioni per un fine solo, il quale è la sanità;

del medico; e questa non è il fine del medico, ma la cagione efficiente della

sanità dello infermo; e questo è il fine del medico. E però diceva Averrois,

il bagno che è fuori, è il fine, ma il bagno di dentro è il

si fa in ordine e per cagione del fine; e se i medici medicano alcuna volta

ingegnano di prolungare la vita senza speranza del fine, o inducono alcuna volta la bellezza tanto

naturale quanto artifiziale, non è che il fine vero e propio di tutta la medicina non

non sarebbe una sola, non avendo un fine solo, ma tante quanti fossero i fini

. È ancora degno di considerazione che il fine di tutte l 'arti, come ne

infinito, perché ciascuna arte disidera il suo fine infinitamente, come la medicina la sanità et

et il capitano la vittoria, ma il fine e numero di quelle cose, mediante le

cose, mediante le quali si conseguita detto fine, è finito, e quinci viene che

maggiormente disiderano la roba, perché il loro fine non è altro che l 'essere ricchi

, se bene molte arti hanno il loro fine vile e plebeo per sé medesimo, tutta

, esercitata per danari o ad alcuno cattivo fine, diviene vilissima. Detto dei fini

questo. Primieramente si considera e piglia il fine di quella cotale arte ch 'altri vuole