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Discorso intorno alle imagini sacre e profane, diviso in cinque libri, dove si scuoprono varii abusi loro e si dichiara il vero modo che cristianamente si doverìa osservare nel porle nelle chiese, nelle case et in ogni altro luogo. Raccolto e posto insieme ad utile delle anime per commissione di Monsignore Illustriss. e Reverendiss. Card. Paleotti Vescovo di Bologna. Al popolo della città e diocese sua.

Paleotti Gabriele 50 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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il tutto in esse dipende dalla intenzione dal fine che l 'uomo vi ha: potendosene

, quanto ai luoghi, che il nostro fine è di parlare con quegli del popolo di

fatto altramente, mossi forse per alcun buono fine, come si deve credere, se bene

i laici consiste nei mezzi e non nel fine; perché il fine, che è di

mezzi e non nel fine; perché il fine, che è di rendersi degni della beatitudine

pur che questi istessi non repugnino mai al fine dove si camina, cioè che sempre siano

di che parliamo più tosto contrarie al debito fine per le ragioni sopradette, non doveranno essere

cosa lodevole o no, bisogneria sapere il fine a che egli si muove, perché,

inanimata, se bene fu ritrovata già a fine onorato, l 'uso però di essa

può esser buono e cattivo, secondo il fine et intenzione di coloro che ne sono autori

. E però nel caso nostro con altro fine s 'induce il suddito a porre la

, presuppongono che in esse si riponga il fine del perpetuare la gloria; il che non

ch 'ei dimostra, overo quanto al fine che si può avere in esso. Nel

esso, che è di considerarlo quanto al fine che in si può avere; perché,

, tra tutte le circonstanze essendo quella del fine la ragion formale, e causa principale che

altre azzioni loro. Nientedimeno, perché questo fine è occulto ai sensi nostri, e così

'Acacio, che puoté avere forsi buon fine nel fare porre le sue imagini, essendo

largamente si tratterà. Alcuni ancora per lo fine occulto che in esso potesse essere, se

perversi dissegni conseguire, o altrimente servendosene a fine non buono. I quali essempi et altri

e, di più, presupposto che il fine perché si ricercano non sia cattivo, et

anco più importante, poiché questo è il fine per il quale essi si procurano, onde

altre opere sue deve sempre diricciare a quel fine buono e lodevole che da noi si è

e d 'altri a buono e lecito fine; nei quali casi dovrà essere parimente permesso

probabilmente giudicare che tal ritratto si ricerchi per fine vizioso e disonesto, non ha da intromettersi

discernere il pittore zelante, se questo sia fine cattivo o buono. Se altro lo pregarà

lavorando il ritratto, chi non dubitarà di fine cattivo e scelerato, e tanto più pernicioso

il mezzo di servirsi della chiesa a questo fine è tanto odioso a Dio? Ma chi

sempre sinistro giudicio di essere ricercato a cattivo fine, nel qual caso, essequendo di poi

sono tutte quelle che non sono dirizzate a fine alcun certo, ma si fanno, a

oziose et indeterminate, che non hanno né fine né regola alcuna certa, ma servono,

esprimersi, com 'è la circonstanza del fine, del modo, del numero e simili

servivano, talché non apparesse bene a che fine fossero stati posti insieme, potria allora causarsi

prattiche e di intelligenza. E per fine di questo capitolo vogliamo avvertire che, nel

soleva significare Apelle, se bene ad altro fine, quando nelle sue pitture aggiungeva le parole

, o altre invenzioni, né hanno alcun fine certo, se non di stendere col disegno

cose sue sempre deliberatamente, dirizzandole a qualche fine, e però non si deve più chiamare

natura indifferenti. La ragione è perché il fine della pittura cristiana non è solo di dilettare

cavare gran filosofia; anzi, a questo fine stanno esposte agli occhi nostri tutte le cose

mirano né a questo né all 'altro fine, e però, come corpo senza anima

ragione inviarci alla virtù, che è il fine di tutte le azzioni, essendo quella vera

alcuno ardire di formare pittura sacra ad altro fine che di gravità, venerazione e santità,

vita nostra cominciando da 'pianti et il fine riuscendo in dolori, assai ci mostra quale

alcune cose. Prima, cominciando dal fine, che è la principale circonstanza in tutte

le applica a questo uso, pervertisce il fine della virtù. Onde prima deve dare luogo

senza ordine e legge, ma regolate dal fine proposto alle loro facoltà, che è principalmente

abbia il pittore l 'occhio sempre al fine di giovare, e da quello pigli la

sciochissima, non solo perché non ha per fine se non la propria e vana riputazione,

che è per ritrarre, e saperà il fine a che è ordinato quel misterio, o

dell 'altra parte sono imperfette rispetto al fine. Ma quelle che di amendue sono prive

che chiamiamo orrende, perché esprimono senza alcun fine virtuoso certi atti che la natura degli uomini