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Introduzione alle tre arti del disegno. Scultura. Cap. IX

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figura di marmo, fare per quella un modello - che così si chiama -, cioè

finché con le dita si dà a questo modello l 'ultimo pulimento. E finito ciò

terra, si ordina di fare un altro modello che abbia ad essere grande quanto quella stessa

secchezza; e questa diligenza fa che il modello, non rientrando, rimane giusto e simile

da lavorare di marmo. E perché il modello di terra grande si abbia a reggere in

attitudine ch 'e 'bisogna secondo il modello picciolo, diritto o a sedere che sia

legno o d 'altra cosa sia al modello, per via della quale si piglino le

quale si piglino le misure da quella del modello quanto sportano le gambe fora e così le

con queste misure, riportandole sul marmo dal modello, di maniera che misurando il marmo et

di maniera che misurando il marmo et il modello a proporzione, viene a levare della pietra

Introduzione alle tre arti del disegno. Scultura. Cap. XI

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Fatto questo, che si chiama da loro modello, e condotto a tutta la perfezione dell

gesso da fare presa a formare sopra questo modello parte per parte, facendo addosso a quel

parte per parte, facendo addosso a quel modello i cavi d 'i pezzi; e

parti et ogni minima cosa che è nel modello. Fatto ciò, quelle forme di gesso

ha la medesima forma che la figura del modello, et a suolo a suolo si cuoce

Introduzione alle tre arti del disegno. Pittura. Cap. XVI

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faccino la storia nel cartone, fare un modello di terra in su un piano, con

Vita di Parri Spinelli

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monache. Del quale monasterio aveva fatto un modello Giorgio Vasari molto considerato, ma è stato

la chiesa di Sargiano, fece fare il modello a Parri; e che dopo, avendo

Vita di Filippo Brunelleschi

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che in questo mentre egli avesse fatto un modello, e che ci avesse pensato su;

un proposito. Averebbe potuto mostrare Filippo un modello piccolo che aveva sotto; ma non volle

'animo suo minutamente e mostro il suo modello, come avevano mostro essi il loro;

ancora saputo voltare la cupola, vedendo il modello o il disegno. E così fu risoluto

di Filippo un pensiero di volere fare un modello che ancora non se ne era fatto nessuno

in còllora, diede ordine di fare un modello egli ancora, acciò che e 'paresse

trecento per fatica e spesa fatta nel suo modello: causato ciò dalla amicizia e favore che

escusazion sua, ché non avendo visto il modello di Filippo e non gli avendo mai dimandato

questo nacque perché egli cavò fuori il suo modello, nel quale furono vedute per ognuno le

. Fece anco di sua mano Filippo un modello della lanterna a otto facce, misurato alla

poté però tenere, nella veduta di questo modello, che tutti i maestri che erano in

suoi che e 'non dovesse mostrare il modello suo a nessuno artefice, acciò che eglino

non era se non un solo il vero modello, e gli altri erano vani. Alcuni

vani. Alcuni altri maestri avevano nel loro modello posto delle parti di quel di Filippo,

nel vederlo Filippo diceva: " Questo altro modello che costui farà, sarà il mio proprio

; per il che Filippo, levato nel modello quel poco di legno che era da basso

lasciò per testamento che tal come stava il modello murata fusse e come aveva posto in iscritto

narreremo. Fece di sua mano il modello del capitolo in Santa Croce di Fiorenza per

varia e molto bella, e 'l modello della casa de 'Busini per abitazione di

abitazione di due famiglie; e similmente il modello della casa e della loggia degl 'Innocenti

Milano per fare al duca Filippo Maria il modello d 'una fortezza, e che a

hai messo in opera ". Stette il modello di questo edifizio di mano di Filippo molti

finire: oggi è smarritosi. Fece il modello della badia de 'Canonici Regolari di Fiesole

inscrizzione, centomila scudi. Disegnò similmente il modello della fortezza di Vico Pisano, et a

con le due torri. Fece similmente il modello della fortezza del porto di Pesero. E

rimasono da lavorarsi per loro. Lasciò il modello e parte della calonaca de 'preti di

canto, gli fece un bellissimo e gran modello per detto palazzo, il quale situar voleva

metterla in opera. E mentre che il modello lavorava, soleva dire Filippo che ringraziava la

animo di Filippo. Fece ancora il modello del biz[z]ar[r]issimo tempio degl 'Angeli per la

Vita di Baccio Bandinelli

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. Non volle il Duca allora vedere il modello di maestro Giovan Bologna, perché non avendo

altri uomini di giudicio intendesse che 'l modello di costui era in molte parti migliore che

lui senza dubbio sarebbe tocco a fare il modello di terra et il Gigante di marmo.