, quod bonum est tenete, e da noi nel quarto libro se ne parlerà più a
eretici di nominarci idolatri; ché, se noi avessimo le sole imagini de 'santi,
luogo al loro inganno, ma sendo fra noi tante statue de 'falsi dèi e facendosene
loro causa sia mai incorso in idolatria; noi, per replica di queste et altre simili
si discorrerà al suo luogo, concludendo che noi biasimiamo principalmente l 'abuso del tenere queste
che le avessero usate, nientedimeno pare a noi che molto difficilmente si possa un cristiano scusare
se non con diversità de remedii, penseremo noi di potere più facilmente provedere a 'bisogni
ricchiederanno. Il che quantunque di sopra da noi negli avvertimenti al lettore sia stato significato,
muscipulam pedibus insipientium. Laonde il pericolo che noi corriamo mentre siamo in questo mondo non nasce
le cose del mondo et in che maniera noi debbiamo servircene per non errare, abbiamo la
queste cose adunque dette dei libri dei gentili noi per medesime ragioni argomentiamo che le pitture profane
che le pitture profane, potendo apportare a noi varii giovamenti, non devono essere subito ributtate
si averanno da Considerare varii avvertimenti, affinché noi non restiamo ingannati e gli altri male edificati
'essempio di Nilo vescovo, narrato da noi altrove, che non volse che nei muri
prendere per altra strada argomento, quanto a noi cristiani ripugni il mettere nelle chiese simili cose
'architettura. Onde tanto maggiormente conviene a noi cristiani di servare l 'intero decoro col
o altre cose misteriose. Il che desideraressimo noi grandemente che dai superiori delle chiese in questa
E perché questa è materia assai ampia, noi per maggiore chiarezza pensiamo di distinguerla in due
sono stati cristiani; de 'quali volendo noi sapere s 'è conveniente il conservare le
professione della persona. Onde tanto più diciamo noi doversi nel proposito nostro avere grandissima avvertenza di
e mirare ad altro segno debbono essere da noi sùbito fuggite; nel qual numero sono in
ben perito et essercitato in esse. Così noi biasimiamo principalmente lo abuso di tenere queste cose
tosto di cosa nobile e giudiciosa. Noi, per rispondere meglio a questo, che
di anteporre la antichità, potria considerare che noi in questo discorso non trattamo d 'introdurre
come si deve credere, se bene a noi occulto, e sono degni almeno di grandissima
di gentilità, acciò non più siano da noi, a guisa de 'gentili istessi,
de 'maggiori sono state raccolte; ma noi diciamo che tanto sarà maggiore la virtù,
vita umana. Di questi non neghiamo noi che non si possa conservare degna memoria,
virtù de 'suoi maggiori, non intendiamo noi ora di dannarle, potendo elle apportare servigio
E però il frutto principale che pareria a noi dovesse cavare il cristiano da quelle, serìa
non seranno state così dedite a vizii come noi, riprendendo in ciò la debolezza e dapocaggine
e dapocaggine nostra. Certo che giudicaressimo noi con questi simili discorsi potere ciascuno, come
mente de molti, se non siano da noi, secondo quel lume che piacerà a Dio
suoi sudditi; nel qual caso, volendo noi conoscere se il popolo fa cosa lodevole o
a far questo. Ora, quantonque noi parliamo solo rispetto a 'cristiani e non
conosciuti solo dall 'altissimo Dio, a noi non tocca di essaminarli, parlandosi solo al
vestram tyrannidis iugo liberavi '. Ma noi senz 'altre distinzioni più tosto crediamo che
Ora in proposito delle statue, parendo a noi che le azzioni degli uomini, e specialmente
sopra gli altri e simili cose, da noi, in dubbio, si ha da interpretare
curant imbracteari etc.; si risponde che noi non crediamo ch 'oggi alcuno sia che
la imitazione del vero, nientedimeno il vedere noi stessi nella imagine propria deformi ci contrista;
. Ma perché tutte queste cose abbiamo noi sinora discorse secondo la specie esteriore del ritratto
soggetti et altre circonstanze che possono intervenirvi. Noi, non potendosi abbracciare tutti i casi,
discorso del prudente lettore da considerarsi, raccordando noi solo, per le ragioni et essempii nel
'avessero avuto longamente presente. Ma noi non intendiamo ora di narrare i modi con
autore viene approvato e ricevuto. Onde ancor noi lo rimettiamo alle regole dette di sopra in
alla prudenza et onestà cristiana – pare a noi di mettere in considerazione che, dovendo le
loro servire a beneficio publico; sì come noi con riverente vista riguardiamo volentieri i ritratti de
sì come dei pittori e scultori di che noi trattiamo piacque alla virtù e diligenza del Vasari
a quel fine buono e lodevole che da noi si è già dimostrato nel primo libro,