per modum recipientis et non recepti. Onde noi veggiamo che ancor del succo de 'fiori
cose, come ognuno può comprendere. Noi donque, se bene principalmente intendiamo in questo
Oltre le cose altre volte da noi discorse della invenzione delle imagini in universale,
proposito si diranno. Ma che diremo noi della dilettazione, la quale abbiamo posta per
terza causa? Anzi, che non diremo noi, potendosi dire di essa cose infinite?
onde scrive S. Ieronimo che, dove noi nella Scrittura sacra troviamo idola, Aquila ha
nel greco dice [scritta Greca]. Ma noi, lasciando tutte quelle differenze e proprietà che
si piglia nel senso dichiarato di sopra da noi, che, secondo la proprietà della voce
aggirate le persone in quei tempi. Ma noi, che, Dio grazia, lontani da
nome. Noi donque, per non essere stata questa materia
ci rimettiamo alli sacri espositori, bastando a noi di avere significato ai lettori le opinioni principali
bene e dottamente scritto contra gli eretici, noi non ci stenderemo al presente più oltre.
o più autentica di quella. Cominciando noi dunque dalla prima origine loro, non tralascieremo
abbondanza le viscere della misericordia sua verso di noi, mandandoci l 'unigenito suo figliuolo per
, fa abborrire il peccato, eccitando in noi pietosa voglia d 'imitare la vita di
. Della memoria che diremo? sapendo noi che quella chiamata artificiosa sta la maggior parte
più chiara intelligenza del tutto. Parlando noi adunque delle imagini cristiane e già concedendosi che
il fine dell 'operante; e così noi diremo che altro è il fine del pittore
culto di Dio. Il che volendo noi dichiarare meglio e più distintamente, sendo cosa
imagini cristiane hanno riguardo a Dio, a noi stessi et al prossimo. Non
alla gloria di Dio, alla disciplina di noi stessi et alla edificazione del prossimo tanto più
della giustizia cristiana. Onde, potendosi da noi in questo ordine ragionevolmente annoverare quelle delle sacrate
. Dicemo dipoi che servono anco a noi stessi, perché, dovendo il sommo Iddio
protestare l 'interiore nostro affetto, dedicandole noi a Dio come oblazioni e specie di sacrificio
edificazione del prossimo, imperoché, se vogliamo noi mirare quelle tre sorti di beni poste dai
simili. Talché in uno instante causa in noi e desiderio della virtù et orrore del vizio
la diversità delle cose che figurerà; ma noi al presente, parlando delle imagini cristiane,
mezzo per conseguire questo fine, pare a noi che da nissun altro luogo meglio si possa
senta dalle belle pitture grandissimo piacere. Ma noi non abbiamo per fine di provare questo,
cosa istessa, sì come può essere da noi conosciuta in tutte queste tre maniere diverse,
Vi s 'aggiunge che, sendo tenuti noi di palesare la legge nostra, secondo quel
imprimerglila nel cuore; qual maniera possiamo trovare noi più spedita o più chiara e giovevole,
, ita vidimus. Ma dove lasciamo noi quello che è capo prencipale per insegnare una
ego, sed Dominus. Parimente per sapere noi che le nostre imagini sono publicate dalla celeste
'acerbissimi supplicii. Sì che, conseguendo noi per mezzo delle cristiane imagini tutti questi e
per ammaestramento del popolo, non ci saressimo noi stesi più oltre intorno a ciò, per
varii misterii adornato; perché dunque non potremo noi per instruzzione nostra valerci delle imagini che ci
sunt oculis subiecta fidelibus; onde possiamo ancor noi dire che in proporzione pare risponda la pittura
, con molta maggiore violenza penetreranno dentro di noi quelle figure, dalle quali si vedrà spirare
et argomenti infallibili della virtù celeste, reserviamo noi in altro luogo di trattarne, et intendiamo
di belle macchie. E perché dissegnamo noi al suo luogo raccontare altri molti essempi degli
sante stigmate nel corpo suo, et a noi ha riferito un padre dominicano degno di fede
soffrire che debbiamo arrivare a quelle felici sedie noi, dalle quali egli per la superbia sua
azzioni nostre, dalle quali può imaginarsi che noi caviamo utile e profitto. Per questo oppugna
, torti all 'intento loro; sapendo noi questa essere ordinaria malizia del Serpente antico,
servirsi per saette mortali e venenose. Ma noi con l 'istesso scorpione ci facciamo medicina
ci è parso necessario, che, dovendo noi parlare degli abusi di esse per sradicarli,
la tradizione ecclesiastica dimostra, la quale a noi è in luogo di legge certissima, sì
S. Agostino et altri, che da noi al suo luogo più copiosamente si diranno.
che in ciò si sono adoperati; onde noi non ci stendiamo più oltre in ciò,