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un ideale determinato, che fece delle loro opere un esempio tipico di equilibrio supremo fra la

La calma e la profonda bellezza di quelle opere era dovuta anche alla loro funzione ambientale in

dell '« Epoca » 1917. Queste opere che allora definitivo « Interviste con la materia

le parole pittura e scultura per definire tali opere. (7) Titolo di una

d 'avanguardia fiammingo, autore di molte opere letterarie e di storia dell 'arte,

per esterni - destinati alle collettività. Queste opere ebbero una considerevole influenza e sviluppo nell '

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primo: di replicatamente assegnare un mazzo di opere del Duecento alla classe dei capolavori; secondo

uno fra essi venga a dirci che le opere del nostro Duecento sono « la più interessante

abitudine di definir « romaniche » sia le opere dove l 'espressione artistica non s '

Coppo del Crocefisso di San Gimignano e nelle opere musive che gli sono intensamente affini come il

del 'Crocefisso 'Harris » una delle opere più sincere della pittura fiorentina poco dopo la

; e, per quanto non si conoscano opere sue su tavola e nulla perciò ne figurasse

de Verdun. Sopravvivono del resto altre opere che, avessero figurato alla mostra, avrebbero

è di un 'antica iconografia rifiutata nelle opere più tarde. Ai modi grandemente drammatici

si rileva fortemente dalle opere precedenti e nella nervosa ritmica eleganza di certe

Non era poi sperabile ritrovare in tempo utile opere su tavola di quell 'intelligente parallelo di

« che se il Vasari giustamente considerò codeste opere di pochissimo valore e spesso passò oltre sdegnosamente

è qui spazio a specificare quante di codeste opere resteranno valide o per che via si siano

soglie del proibizionismo assoluto, dello spezzamento delle opere, dell 'iconoclastia. Che le

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Firenze sembra indursi non solo dalla ubicazione delle opere a questa più legate, ma anche dal

bisogno di confutarla, dato che tutte le opere di questa formula portano internamente, e qualche

precedenza del caso di Margarito. In quelle opere fiorentine è difatti evidente una combinazione, sfavorevole

incerta, finora, la consecuzione delle principali opere del maestro che pure io vedrei partirsi da

del maestro che pure io vedrei partirsi da opere come il San Francesco di Arezzo, crescere

è avvicinabile come è stato fatto, a opere del gruppo « Maestro della Maddalena ».

, esso s 'incentra nelle nuove opere studiate nel mio saggio e cioè la Madonna

Per meglio chiarirsi di fronte a queste primissime opere del maestro, nulla di meglio che porsi

della mostra; limitandomi, però, alle opere la cui definizione sembri abbisognare di rettifica o

Berlino; ma senza avvedersi che le tre opere facevano corpo assieme. E poiché il formato

, come avviene nel catalogo, situare le opere di questo sottile, arcano maestro alla fine

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nel suo recente volume: « Notizie di Opere d 'Arte Ferrarese », Rovigo 1955

Ciriaco e, del resto, con le opere che qui si è inteso avvicinargli.

sugli Argonauti, gli restano sempre le altre opere studiate tra l '« Officina » e

proposta identificazione, al contrario: perché altre opere, sopraggiunte a rendere più ricca ed estesa

incrocio culturale proposto con tanta sceltezza dalle tre opere di una sola mano, alta e misteriosa

e del Dosso, vagano ancora parecchie altre opere di definizione incerta ma di tono sufficentemente sostenuto

'eloquio romano. Fra le nuove opere che mi è occorso ravvisarne recentemente, la

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alla Mostra bolognese del 1950 con le sue opere principali, cui si aggiunsero in tempo gli

. 74-75. - Circa le due bellissime opere, già a Bonn e a Berlino ed

, tuttavia, un primo gruppo certo di opere di quella stessa mano può raccogliersi elencando:

suggerire la presenza a Ferrara almeno di sue opere. Spero di poter presto ritornare sull '

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soltanto alle cosiddette riproduzioni di molte fra le opere di cui ci occuperemo, ma proprio agli

ciò che ci permette, nelle sue grandi opere fiorentine, di riconoscerlo personalissimo fra i tanti

, trascorrendo dalle più antiche alle più tarde opere del Guariento e a quelle del Semitecolo;

la nostra rassegna, per via d 'opere, delle tendenze fondamentali dell 'arte toscana

, nel viso madido. Le due opere esaminate sono certamente di due artisti diversi;

inginocchiato. Ecco una delle più antiche opere superstiti della pittura trecentesca bolognese; e già

un decennio più tardi, che divario dalle opere contemporanee di Toscana, a cominciar dal formato

conosciamo con certezza a tutt 'oggi altre opere di questo tempo di Vitale, eppure ne

1330-40 ; non potendosi, dalle poche sue opere anteriori al 1345, e data la limitatezza