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1421 al '25 è iscritto fra i pittori di Firenze. Di questi anni si conservano

I suoi ricordi più vicini sono tratti da pittori minori di lui; ecco perché quel genere

, e di grottesco, al modo dei pittori bolognesi del Trecento. Confronta, per esempio

Venezia, citato come eccellentissimo fra tutti i pittori del mondo; dal '18 al '

Michelino venne espressa dai fratelli Zavattari. Parecchi pittori di questa famiglia sono citati nei documenti dal

20 e il '30, di due pittori di nome Stefano, non ci permettono di

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), di contro alle infinite citazioni di pittori locali; mentre il medesimo ci va sussurrando

fluenti e progrediti dei toscani fossero quegli antichissimi pittori di Bologna. Oggi la battaglia non

trecentisti bolognesi in quei famosi indici degli antichi pittori italiani che troppi fra noi per poltroneria mentale

» alla stregua di un modesto seguace dei pittori riminesi. Ma se è proprio il suo

Bolognini, vibrante al pari dei più fulgidi pittori di vetro e, nella cavalcata dei Magi

questo che, ancora lui vivo, venissero pittori ferraresi a padroneggiare in Bologna, con dei

bolognese sta per sorgere da quel gruppo di pittori vaganti, irrequieti, « bohème » che

alto e melanconico negli schemi esautorati dei « pittori greci »? Non era, a questo

cui si contano almeno quattro o cinque veri pittori, si conferisce alla città un tono,

che, ancor oggi, uno dei migliori pittori viventi d 'Italia, Giorgio Morandi,

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e fluenti e progrediti fossero quei loro antichissimi pittori che l 'Ottocento volle poi chiamar primitivi

a Pomposa, in concorrenza evidente coi grandi pittori riminesi, egli terminò di suo pugno la

un Barnaba, a un Altichiero: tutti pittori, del resto, assai più giovani dell