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Numero di risultati: 1888

Taccuino di Roma e di Toscana (1778-1789)

Lanzi Luigi 50 risultati

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, ma le braccia in parte e la tavola son moderne. Un 'Osiride vestito come

Cimabue ; tramezzi con fioretti come nella tavola di S. Maria Novella, colori più

tutto il disegno secco e rozzo. La tavola del Lippi in Noviziato confronta con quella de

ragionevolmente. Il colorito è sul far della tavola di S. Pier Maggiore di Sandro,

. Giobattista dipinta da Giotto la tavola era di Spinello Aretino.

secco: ma piace. Nella predella della tavola è buon gusto di disegno. Il fondo

Volterra coperta. Varj piedi come di tavola con maschere di leoni; uno singolare e

[23r] Padri Domenicani di Firenze. La tavola e la pittura intorno nel refettorio è del

la più parte. Nel dormitorio è una tavola a tabernacoli che io credo stata nell '

.] Lo stile combina molto con la tavola degli Strozzi certamente d 'Orgagna perché vi

parole scritte in gotico. L 'altra tavola strozziana è fatta con gran diligenza. Il

Agnolo Gaddi, o altri che dipinse la tavola di S. Pancrazio; i piedi,

raggi come in Giotto (nella tavola sono a fioretti e quasi a gigli)

dovrebbesi. Nella Cappella degl 'Innocenti la tavola è bellissima; ne 'bambini, nella

. Giovanni che contemplano il Crocifisso / Una tavola di Zanobi Strozzi scolare del Beato Angelico /

del Beato Angelico / Magi di Sandro / Tavola di Nostra Signora San Luca e altri Santi

Agnolo Gaddi e pare aver moltissima somiglianza colla tavola incognita di S. Pier Maggiore. Il

una cappella di sopra vi è una piccola tavola che par della stessa mano. Il S

e molto folti alla vecchia Maniera. La tavola dell 'Altar Maggiore ha un S.

nella facciata del Gaddi alcune teste simili alla tavola Medicea; specialmente la discesa al Limbo è

sian le pitture ritocche poco fedelmente. La tavola degl 'Innocenti credesi del Botticelli. Le

punto accordo. Nella stessa cappella è una tavola col Transito di Nostra Signora, affatto simile

pare la stessa mano o simile. Nella tavola ch 'è la miglior cosa d '

Paolo han del tozzo. La tavola vicino alla Sagrestia (di S. Jacopo

S. Felice in Piazza Firenze. Tavola di varj Santi intorno a Gesù e Maria

rabescati a fioretti distesi e grandi. La tavola di S. Marco ha molto di questa

radianti, pochissime pieghe perpendicolari. La predetta tavola [ill.] non par sua per la

bianca [26v] Francescani in Firenze. La tavola di Giotto dell 'Assunzione è

atto di star ginocchioni è molto simile alla tavola del S. Pancrazio; il verde de

i piedi innaturalmente). In Sagrestia la tavola creduta d 'Angelo Gaddi è del 1379

son comuni, i contorni secchi. La tavola di Ugolino ha una Vergine molto simile a

Gesù Cristo: la cena, ove una tavola che scuopre tutto; la cattura ove soldati

Andrea del Sarto, opera giovanile. Tavola del Granacci nominata da Vasari. Maria Santissima

secondo Geta. Innocenti. La tavola dell 'Altar Maggiore è l 'Epifania

'erbe stesse. Meno però che nella tavola degl 'Ingesuati o di S. Maria

altra lontananza de 'Magi. Nella tavola di Pier di Cosimo vi è della forza

nel secco. In altra sagrestia una tavola con iscrizione che la dichiara di Giotto

vicino. Nel duomo pure è una bella tavola del Frate: Maria Santissima fra S.

. Il volto di lei è simile alla tavola del Frate in S. Romano ove Maria

S. Miniato fra le torri. La tavola di Nostra Signora fra Santi Miniato e [ill

; vestiti quasi repubblicani; il fondo della tavola è oro; i diademi son coloriti di

rosso . Ivi in sagrestia una tavola [ill.] sul fare di quella di

Lucia de 'Magnoli. Vi è una tavola, assai specificata dal Vasari, con una

come Ghirlandaio). In Sagrestia una tavola bislunga con S. Maria Maddalena vestita di

corrispondono al tempo di Spinello. Altra tavola ivi con un Santo Vescovo, S.

. S. Niccolò. La tavola di Gentile ha in mezzo una Madonna in

. Lo stile tutto è qui come nella tavola di S. Trinita, è grazioso e

corona. S. Pancrazio. La tavola in chiesa attribuita a Cimabue non

un lungo ma rozzo colonnato. Nella predetta tavola vi è S. Michele che pesa due

dà l 'abito della religione. Nella tavola di sagrestia, sicuramente di Agnolo Gaddi,