Risultati per: vitale

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Arte polimaterica (Verso un'arte collettiva?)

Prampolini Enrico 2 risultati

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e individuale, trova il suo logico e vitale sviluppo quale manifestazione a carattere e finalità collettive

, ma anzi, con loro significativo slancio vitale, ne aiutano visualmente la funzione costruttiva.

La Pittura del Trecento nell'Italia Settentrionale

Longhi Roberto 48 risultati

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qui la complessa e fondamentale personalità artistica di Vitale da Bologna. Dalla prima fase liricamente «

son già schiettamente posti, nitidamente indicati in Vitale da Bologna. Ma prima di venire all

le varianti personali nella pittura bolognese subito dopo Vitale, significa chiarire il vessato problema degli affreschi

toscana (portato probabile della fase pisana di Vitale e della dimora in Pistoia del bolognese Dalmasio

svolgimenti che, dalle premesse molteplici del fondatore Vitale, decorrono in altre plaghe della Padania.

del secolo o poco prima, vedremo dal Vitale di quegli anni svolgersi, con nesso personalissimo

s 'eran già visti all 'opera Vitale e alcuni suoi adepti, ci troveremo di

avevan già offerto, a suo tempo, Vitale da Bologna e Tommaso da Modena, precursori

ciclo di tendenze iniziatosi dalla complessa figura di Vitale, la pittura del Trecento nell 'Italia

dell 'Italia superiore. È dunque a Vitale da Bologna che occorre senz 'altro rivolgersi

. (La data di nascita di Vitale sui primi del Trecento risulta implicita dal fatto

Maria Maggiore; 1369: gli eredi di Vitale piatiscono; morì dunque tra il '59

La prima opera a noi conosciuta di Vitale è certamente la tavoletta con l 'Adorazione

tocco dalla tecnica nuova della pittura italiana, Vitale ristudia piuttosto per proprio conto il gracile lirismo

( 1332-38). Nell 'opera di Vitale, lo stravolgersi del Bimbo per avvicinare alle

del Collegio Montalto, recava la firma di Vitale; ed è tentante la coincidenza che,

), un altro Sant 'Antonio di Vitale portasse la data del 1330. Ma,

'oggi altre opere di questo tempo di Vitale, eppure ne dovettero esistere parecchie, scalate

fossero stati imposti due spazi come quelli che Vitale ha risolto in figurazione, accentuandone ancora la

massa triangolare; si veda invece, in Vitale, il massimo sviluppo dato al prolungarsi profilato

che, prima di procedere nello studio di Vitale, gioverà rilevare brevemente, anche per il

ed anche si giovasse dei passaggi naturalistici di Vitale che rimontavano probabilmente alla stessa data.

Gesù. Più rustico, meno lirico di Vitale, il miniatore dilata però il campo dell

come nella Storiette di Sant 'Antonio di Vitale, etc. etc. Nel Concilio

simile a quello osservato nella storietta notturna di Vitale), affacciandosi alla finestra dell 'iniziale

fra l 'ignoto e vivacissimo miniatore e Vitale non sarà possibile dire finché non si riscopra

si possa mai, un ciclo figurativo di Vitale intorno al 1330-40 ; non potendosi, dalle

e mentre ho già alluso a quel che Vitale, ingegno più alto, poteva dare,

possa aver preso. Torniamo dunque a Vitale che, proprio negli stessi anni in cui

1343, cioè solo due anni prima, Vitale stesso scolpiva una Madonna lignea per la cattedrale

cordiale della Madonna dei Denti, ci dimostra Vitale che innesta variamente i ritmi gracili del primo

'andatura rapida e concentrica del pennello di Vitale, che tenta così d 'impastare sempre

si tocca già al quesito della parte di Vitale a Mezzaratta, non facile a legarsi,

lombarda e bolognese. Tornando al Presepio di Vitale, il soggetto vero pare piuttosto quest '

sinistra della chiesetta, dove tanti seguaci di Vitale continuarono, con assai meno volo, l

volo, l 'opera del maestro, Vitale stesso riappare non soltanto nella Madonna che s

dal Giordano; iconografia eccezionale creata proprio da Vitale, se la vediamo ritornare per due volte

'incirca; ché i rapporti diretti di Vitale con l 'arte toscana non si manifestano

sue prime tendenze nel Presepio di Mezzaratta, Vitale, sicuramente già celebre in tutta 1 '

scuola romagnola, poi da me attribuito a Vitale, e a Vitale riconfermato infine da documenti

da me attribuito a Vitale, e a Vitale riconfermato infine da documenti). Probabile che

la più equilibrata e « centrale » che Vitale abbia usato fin qui. Le quinte verticali

Funerali di San Francesco a Santa Croce. Vitale non va, del resto, oltre l

per ragioni di stile, la presenza di Vitale. D 'altronde, quella data non

navata, come non sia impossibile assumere che Vitale avesse dato il piano dell 'opera già

'Abbazia uno degli arcani pittori riminesi, Vitale intendesse in certo senso di arcaizzare. Così

dove, come s 'è detto, Vitale dettò probabilmente il piano generale della decorazione e

Questo carattere lussuosamente ornativo sta a dimostrare che Vitale non aveva inutilmente fatto il viaggio nel Veneto