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La Pittura del Trecento nell'Italia Settentrionale

Longhi Roberto 50 risultati

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dugentesco, di cui era nutrito il primo Vitale, che dà al complesso questo sapore curiosamente

di svolgimento simile all 'Adorazione primitiva di Vitale a Edimburgo. Andrea vi si rivela per

l 'esecuzione di un altro scolaro di Vitale che potrebbe essere - come vedremo - il

Noli me tangere con lo stesso soggetto di Vitale verso il 1335-40 (collezione Lord Lee)

attraverso la traduzione di pensieri consegnatigli dal maestro Vitale, la giovane personalità di Andrea di Bologna

lirico ed alato seguace della prima tendenza di Vitale, tutto diverso si dimostra il secondo Andrea

si riattacca però non certo al lirismo di Vitale giovane, anzi al naturalismo narrativo, all

, sugli artisti locali, il passaggio di Vitale nel Veneto nel 1349. Si può dire

vitalesco; e, dopo la restituzione a Vitale stesso dell 'affresco di Udine, il

all 'incirca coetaneo di quel seguace di Vitale che, a Mezzaratta, ha lasciato alcune

seconda metà del secolo, parecchi creati di Vitale, che gioverà distinguere il più chiaramente possibile

nella pittura trecentesca bolognese parte e discende da Vitale; ed è intuitivo che tutti gli affreschi

e seguirono probabilmente quasi subito le parti di Vitale, il quale non vi compare con lavori

e stanco. Contiguo al Presepio di Vitale è la Circoncisione firmata, non troppo visibilmente

ch 'egli tenta d 'ispirarsi al Vitale appena riformatosi alla toscana nel senso della composizione

piuttosto un pittore che pare essersi educato su Vitale giovane, accanto al primo Andrea da Bologna

disorganico, che oscilla tra i ritmi di Vitale giovane e l 'espressionismo narrativo dei miniatori

prima epoca della scuola bolognese, innanzi che Vitale lasciasse Bologna. Per riassumere, dunque

dunque: cinque pittori diversi compaiono, oltre Vitale, negli affreschi più antichi di Mezzaratta:

filo delle improvvisazioni geniali e complesse del fondatore Vitale, era naturale che una diminuzione qualunque della

passate fino a ieri sotto il nome di Vitale, e subito si vedrà mutato in meglio

natura di quello del pastore nel Presepio di Vitale a Mezzaratta. D 'altro canto,

di sagome che, più ancora che dal Vitale dell 'epoca pisana, par desunto dal

facile veder la parentela con gli angeli di Vitale dietro il trono della Madonna Durlacher.

committente), con la firma falsa di Vitale e la falsa data del 1320, dove

angeli, anch 'esso lungamente attribuito a Vitale, nella chiesa di San Martino a Bologna

sul fondo com 'era ai tempi di Vitale, ma si stanziano per appiombi toscani;

Crocefissione è ancora studiata sui vecchi schemi di Vitale verso il 1350 (Crocefissione Thyssen);

esempio a Pomposa, dove lavorano accanto a Vitale e ad Andrea; o quando Vitale dimostra

a Vitale e ad Andrea; o quando Vitale dimostra di averli avvicinati da poco, nella

, anzi di qualche parentela colle casigliane di Vitale, stanno a dichiarare il progressivo mutarsi della

scintillanti dame bizantine del Vi secolo in San Vitale (si veda la scomposizione quasi a mosaico

cordialità moderna, parente a quella del bolognese Vitale, nella bocca piccola e tumida, nel

da essere stata senz 'altro ascritta a Vitale, eppure così tipicamente incrociata di riminese da

altre « Crocefissioni », come quella di Vitale nella raccolta Thyssen o quella del « vitalesco

figura della Maddalena in relazione con quella di Vitale nel quadro Thyssen, soprattutto nel grafico complicato

pittore (anzi, senza fallo, dopo Vitale, il maggiore del Trecento bolognese);

riecheggiando ancora l 'iconografia del Battesimo di Vitale (col San Giovanni in un piano più

occorre riprendersi ancora una volta dai tempi di Vitale, per poi ripartirne in altre direzioni che

manca di mostrarsi nutrita, se non da Vitale stesso, almeno dagli umori che s '

decenni del secolo. Si rammenti sempre che Vitale è già pittore formato circa il 1330 e

l 'opera rivela uno schietto seguace di Vitale e, per di più, del Vitale

Vitale e, per di più, del Vitale ancora giovane e « francofilo ». Occorre

comparare il San Gerolamo con gli eremiti di Vitale nei quadretti giovanili del Museo di Santo Stefano

secondo la cuspide, sempre nei modi di Vitale). Più tipicamente si rivela il

ancor desunta da quella della Madonna ferrarese di Vitale con le dita che paion dotate, ognuna

, in casi analoghi, negli affreschi di Vitale a Pomposa. Il ritmo oscillante e spostato

», cioè irrealistica com 'era in Vitale nel soggetto analogo a Pomposa; dove questo

'immancabile discendenza del Sogno della Vergine di Vitale a Mezzaratta. E vi è mirabile la

soldato affatto simile a quello del soldato di Vitale, che respinge gli apostoli nella Crocefissione Thyssen