il Peruggino, Giotto firentino, Rafaello d 'Urbino, Leonardo
figure, come si vede nelle pitture di Rafaello da Urbino e di altri pittori
a Lionardo da Vinci et a Rafaello da Urbino - talmente, che
le sale papali a Roma al tempo di Raffaello da Urbino et ora ultimamente molte
et il divinissimo Michelagnolo Buonarroti; Raffaello ancora da Urbino, che di
gittate per terra da papa Giulio Ii perché Raffaello da Urbino vi dipignesse la prigione
. Era in quel tempo ancor giovanetto Raffaello da Urbino pittore, che in
schizzi delle storie della libreria fece i cartoni Raffaello, che benissimo aveva appresa la
; ma vedendo poi l 'opere di Raffaello da Urbino, sgannatosi finalmente di
pace le sue fatiche, era in Roma Raffaello da Urbino, e tutto il
da casa sua, cominciarono questi Bolognesi con Raffaello a lodare l 'opere,
parole tanta amicizia, che il Francia e Raffaello si salutaronno per lettere. Et
Francia tanta fama de le divine pitture di Raffaello, desiderava veder l 'opere
godeva la sua Bologna. Avvenne appresso che Raffaello fece in Roma per il cardinal
agio di poter veder l 'opere di Raffaello, da lui anco bramate;
et avendo aperta la lettera che gli scriveva Raffaello e dove e 'lo pregava
se ne morì. Era la tavola di Raffaello divina, e non dipinta ma
nel troppo fisamente contemplare la vivissima pittura di Raffaello, quello che al Fivizano nel
il maestro: e fu questo il miracoloso Raffaello Sanzio da Urbino, il quale
Marco: ma più di tutti il graziosissimo Raffaello da Urbino, il quale studiando
fare in Borgo il palazzo che fu di Raffaello da Urbino, lavorato di mattoni
come si vede che egli fece al grazioso Raffaello Sanzio da Urbino, pittor celebratissimo
Nostra Donna. Venne in questo tempo Raffaello da Urbino pittore a imparare l
prospettiva a fra 'Bartolomeo; perché essendo Raffaello volonteroso di colorire nella maniera del
fatte a Roma, così quelle del grazioso Rafaello, sforzato dal grido che di
, deliberò di partirsi, e lasciò a Rafaello da Urbino che finisse uno de
quale, tutto ritocco di mano del mirabile Rafaello, fu dato a fra '
opera sua, insieme con Baldassar Perucci e Raffael da Urbino et altri architetti,
. Aveva allora condotto Bramante da Urbino Raffaello, che dipigneva le camere papali
fabbrica, che fu poi data al grazioso Rafaello da Urbino. Ma Giuliano,
Rafael Da Urbino pittore et architetto
poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Rafael Sanzio da Urbino; il quale
Agnolo Buonarroti, e volse ancora per Rafaello esser vinta dall 'arte e
i seguaci suoi: dove per adverso in Rafaello chiarissimamente risplendevano tutte le egregie virtù
può dirsi che i possessori delle dote di Rafaello non sono uomini semplicemente, ma
e sempre sarà onoratissima la memoria del graziosissimo Rafaello. Nacque Rafaello
del graziosissimo Rafaello. Nacque Rafaello in Urbino, città notissima,
con buono augurio al battesimo gli pose nome Rafaello, e sùbito nato, lo
di quel Duca, e facevasi aiutare da Rafaello, il quale, ancorché fanciulletto
, non potendo mancare a tanta voglia accettò Rafaello. Onde Giovanni con la maggiore
notabilissimo fu che in pochi mesi, studiando Rafaello la maniera di Pietro, e
per alcuni suoi bisogni tornato a Fiorenza, Rafaello partitosi da Perugia con alcuni suoi
nome scritto, nessuno la crederebbe opera di Rafaello, ma sì ben di Pietro
al Pinturicchio, il quale avendo domestichezza con Rafaello, fece opera di condurlo a
per il che meritò che la gentilezza di Rafaello li facesse due quadri, che
veggono ancora in casa sua. Aveva preso Raffaello amicizia grandissima con Lorenzo Nasi,
in que 'giorni, fece sì che Rafaello gli dipinse un quadro d '
visse in memoria de le fatiche fattevi da Rafaello ne l 'usarvi la diligenzia
Domenico tenuta con grandissima venerazione. Studiò Rafaello in Fiorenza le cose vecchie di
in quella terra bonissimo, del quale aveva Rafaello presa domestichezza, piacendogli molto;