essendo assai chiaro per tutto il nome di Cimabue, egli fu condotto in Ascesi
pittura cominciò a fare per le fatiche di Cimabue grande acquisto nel lavoro a fresco
, pensando come in tante tenebre potesse veder Cimabue tanto lume. Ma di tutte
conservate. Finite queste opere, mise mano Giovanni a dipignere le facciate di sotto
molti anni dopo. Tornato dunque Cimabue a Firenze, dipinse nel chiostro
insino allora meglio, che da casa di Cimabue fu con molta festa e con
di vecchi pittori si legge, che mentre Cimabue la detta tavola dipigneva in certi
'lo condussero a vedere la tavola di Cimabue, e che per non essere
alcune altre cose) è di mano di Cimabue nel chiostro allato alla porta che
suam. Nel che è da considerare che Cimabue cominciò a dar lume et aprire
perché mediante queste opere s 'aveva acquistato Cimabue con molto utile grandissimo nome,
; il quale Giotto abitò dopo Cimabue nelle proprie case del suo maestro
, nella via del Cocomero. Fu sotter[r]ato Cimabue in S. Maria del Fiore
lascerò di dire che se alla gloria di Cimabue non avesse contrastato la grandezza di
inscrizzione della sepoltura, disse: Credette Cimabue nella pittura tener lo campo
di Cristo milletrecentotrentaquattro, dice, parlando di Cimabue, queste proprie parole precisamente:
, queste proprie parole precisamente: " Fu Cimabue di Firenze pintore nel tempo di
del Disegno. Ma per tornare a Cimabue, oscurò Giotto veramente
minore; perciò che, se bene fu Cimabue quasi prima cagione della rinovazione dell
molte volte vergogna. Il ritratto di Cimabue si vede di mano di Simon
di Poppi. Restami a dire di Cimabue che nel principio d 'un
manco ebbe miglioramento l 'architettura che da Cimabue la pittura avuto s 'avesse
dal padre tutto quello che sapeva ma appresso Cimabue dato opera al disegno per servirsene
del disegno e della pittura nella Vita di Cimabue e dell 'architettura in quella
come recarono non pic[c]ola maraviglia le cose di Cimabue - avendo egli dato all '
paragone di quelle d 'Andrea, di Cimabue e degl 'altri, conobbero
la differenza che era dalla maniera prima di Cimabue a quella di Giotto
Andrea anni ottantuno, e morì inanzi a Cimabue nel 1294. E per la
amicizia e dalla pratica che dimesticamente tenne con Cimabue, perché, o per la
spiriti gentili: come veramente strinse Gaddo e Cimabue, e similmente Andrea Tafi e
studiar la maniera greca accompagnata con quella di Cimabue. Onde fra non molto tempo
fatta a uso di minio come quella di Cimabue, nella quale si vede quanto
che dagl 'uomini meritamente si davano a Cimabue et a Giotto suo
venisse in fantasia. Onde andando un giorno Cimabue per sue bisogne da Fiorenza a
altri che dalla natura. Per che fermatosi Cimabue tutto maraviglioso, lo domandò se
il padre, anderebbe volentieri. Dimandandolo dunque Cimabue a Bondone, egli amorevolmente glielo
tempo, aiutato dalla natura et ammaestrato da Cimabue, non solo pareggiò il fanciullo
finir in Ascesi l 'opere cominciate da Cimabue, nel passar per Arezzo dipinse
. E come si disse nella Vita di Cimabue, un comentator di Dante che
che stando Giotto ancor giovinetto con Cimabue, dipinse una volta in sul
sul naso d 'una figura che esso Cimabue avea fatta una mosca tanto naturale
sua caparbità tenere più tosto la maniera di Cimabue che quella di Giotto
come poi avvenne, divenire miglior maestro che Cimabue e Giotto e gli
'opere che aveva fatte nella medesima città Cimabue. La qual cosa, come
come s 'è detto di sopra, Cimabue, Lapo architetto, Arnolfo suo
della vecchia maniera greca come della nuova di Cimabue -, ritrovandosi in gran numero
la maniera greca, prima col principio di Cimabue, poi con l 'aiuto
citati da Plinio, fa menzione brevemente di Cimabue, di Giotto e
quegli che in questi nostri secoli, da Cimabue in qua, sono stati in
scultori et architetti più eccellenti che sono da Cimabue insino a oggi passati a miglior