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Vita di Leonardo da Vinci

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. Né si può esprimere il disegno che Lionardo fece negli abiti de '

e lineamenti de 'cavagli, i quali Lionardo meglio ch 'altro maestro fece

in breve tempo abbandonò quella. Aveva Lionardo grandissimo animo, et in ogni

fu mormorato contra di lui; per che Lionardo fece tanto con gli amici suoi

Papa per la facciata di San Lorenzo. Lionardo intendendo ciò, partì et andò

anni Lxxv. Dolse la perdita di Lionardo fuor di modo a tutti quegli

ebbe veramente Fiorenza grandissimo dono nel nascere di Lionardo e perdita più che infinita nella

Francesco Rustici, ma ordinate col consiglio di Lionardo, le quali sono il più

che modernamente si sia ancor visto. Da Lionardo abbiamo la notomia de 'cavalli

Fingere Novit Equis. Fu discepolo di Lionardo Giovanantonio Boltraffio milanese, persona molto

Vita di Piero di Cosimo

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a olio, avendo visto certe cose di Lionardo fumeggiate e finite con quella diligenzia

e finite con quella diligenzia estrema che soleva Lionardo quando e 'voleva mostrar l

, quantunque egli fusse poi molto lontano da Lionardo, e da l 'altre

Vita di Donato Bramante

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Duomo e disegnatore grandissimo, il quale da Lionardo da Vinci fu tenuto maestro raro

Vite di Giuliano da Sangallo e Antonio da Sangallo il Vecchio

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metterlo in opera. Fu trovato da Giuliano Lionardo da Vinci che lavorava col Duca

Vita di Raffaello Sanzio

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che con grandissime lode celebravano il cartone che Lionardo da Vinci aveva fatto nella sala

di Masaccio, e vide nei lavori di Lionardo e di Michele Agnolo

Vita di Lorenzo di Credi

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compagno, caro amico e molto dimestico di Lionardo da Vinci, che insieme,

Vita di Andrea del Sarto

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Michelagnolo Buonarroti e similmente quello di Lionardo da Vinci; et ancora che

Vita di Morto da Feltre

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sentendo i romori che in tale arte avevano Lionardo e Michele Agnolo per

Vita di Iacopo Palma il Vecchio

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vede dentro un girar d 'occhi che Lionardo da Vinci e Michele Agnolo

Vita di Michelangelo Buonarroti

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Donato, in Filippo Brunelleschi et in Lionardo da Vinci, per mezzo del

in quella città, ragionò di dare a Lionardo da Vinci, et era di

del Fiore. Avvenne che, dipignendo Lionardo da Vinci, pittor rarissimo,

fu cagione che egli facesse a concorrenza di Lionardo l 'altra facciata, nella

Dialogo della Pittura intolato L’Aretino. Nel quale si ragiona della dignità di essa pittura, e di tutte le parti necessarie che a perfetto pittore si acconvengono con esempi di pittori antichi e moderni; e nel fine si fa menzione delle virtù e delle opere del divin Tiziano.

Dolce Lodovico2 risultati

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'è detto di Tiziano, Leonardo Vinci, gran pittore, fu

pittura come nelle lettere. Dico adunque che Leonardo Vinci fu pari in tutte le

Vita di Andrea di Michele detto il Verrocchio

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di capegli, quali per la sua bellezza Lionardo da Vinci sempre imitò; sonvi

battezza Cristo. Et in questa opera aiutandogli Lionardo da Vinci, allora giovanetto e

a non volere toccare più pennelli, poiché Lionardo così giovanetto in quell 'arte

Fu discepolo del medesimo Andrea Piero Perugino e Lionardo da Vinci - de 'quali

Vita di Andrea Mantegna

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de 'tempi suoi, dice: Leonardo, Andrea Mantegna, Gian Bellino

Vita di Pietro Vannucci detto Perugino

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famosa, e avendola mediante la partita di Lionardo da Vinci, che se ne

Proemio alle Vite del 1500

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di costoro dimostrarono poi chiaramente le opere di Lionardo da Vinci, il quale dando

terza maniera; il principio della quale fu Lionardo da Vinci, dal quale appresso

Vita di Leonardo da Vinci

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Vita Di Lionardo Da Vinci pittore e scultore fiorentino

umana. Questo lo videro gli uomini in Lionardo da Vinci, nel quale oltra

sua. Veramente mirabile e celeste fu Lionardo, figliuolo di ser Piero da

lo pregò strettamente che gli dovesse dire se Lionardo, attendendo al disegno, farebbe

Stupì Andrea nel veder il grandissimo principio di Lionardo, e confortò ser Piero che

lo facesse attendere; onde egli ordinò con Lionardo ch 'e 'dovesse andare

andare a bottega di Andrea: il che Lionardo fece volentieri oltre a modo,

mai gli fu pari. Vedesi bene che Lionardo per l 'intelligenza de l

una tavola dove San Giovanni battezzava Cristo, Lionardo lavorò un Angelo che teneva alcune

d 'Andrea stava l 'Angelo di Lionardo: il che fu cagione ch

paradiso terrestre peccano; dove col pennello fece Lionardo di chiaro e scuro lumeggiato di

che la pazienzia e l 'ingegno di Lionardo non lo poteva fare. La

, donatogli non ha molto dal zio di Lionardo. Dicesi che ser Piero

condurre a Firenze, senza altrimenti dire a Lionardo di chi ella si fosse,

che egli vi dipignesse suso qualche cosa. Lionardo, arrecatosi un giorno tra