il doppio più perché la rifacesse, e Donato non volse per sue promesse né
e fede delle carezze usate da loro a Donato, e da esso a loro
nella figura che lo cavalca. E dimostrossi Donato tanto mirabile nella grandezza del getto
malignità cominciò con molte ragioni a persuadere a Donato che non solamente e 'non
tutte le forme, con grandissimo dolore di Donato. E subitamente messasi la via
spezzato e fracassato ogni cosa e non rivedendo Donato, sentendo che e 'se
, che troppo gagliardamente operò nella semplicità di Donatello; il quale troppo più credendo
lasciare il reame per farsi frate. Insomma Donato fu tale e tanto mirabile in
cose. Rise Piero de la semplicità di Donato, e per liberarlo di questo
il podere, ché così volle al tutto Donato, gli assegnò in sul banco
, dopo alcuni ragionamenti gli disse: " Donato, fratello carissimo, io veggo
tu mi nieghi in maniera alcuna ". Donato, che amò sempre Filippo cordialmente
non credessino in Cristo. Parve strana a Donato questa dimanda; ma non potendo
. Così dicono alcuni de la morte di Donatello, ancora che manifestamente si conosca
ha voluto cardar gli artefici. Morissi Donato il dì Xiii di dicembre Mcccclxvi
nientedimanco necessariissimo alla scultura il tanto operare di Donato in qualunque spezie di figure,
si possa o debbia mai aspettare. Fu Donato resolutissimo e presto, e con
come prudentissimamente fece Michelozzo fiorentino, discepolo di Donato. Costui conoscendo lo errore del
Michelozzo al disegno molto et alla scultura con Donato, e quella fece con bonissima
in San Giovanni di Fiorenza, della quale Donato gli fece il modello. E
. A San Miniato al Tedesco egli e Donato insieme lavorarono alcune figure di rilievo
essendo pur vivi Filippo di ser Brunellesco, Donatello et altri artefici molto rari,
in compagnia di Simone scultore, fratello di Donato. Il quale Simone cercò con
suo ingegno di imitare la maniera di esso Donato, quantunque non gli fusse concesso
in contraffare la maniera et il fare di Donato nella scultura, e massimamente ne
in Padova patria sua ereditario della virtù di Donato, come ancor oggi ne fanno
, pensando infiniti che elle siano opere di Donato, se e 'non ne
gran lodi che e 'sentiva dare a Donato scultore fiorentino, che allora lavorava
voler venire eccellente e famoso fu acconcio con Donato predetto a imparar l 'arte
fu cagione che dopo la partita di esso Donato tutta l 'opera sopradetta fusse
et infiniti credono le invenzioni esser venute da Donato, come è la istoria quando
estremo desiderio di volere arrivare al segno di Donatello: al quale nientedimanco non arrivò
in Santa Croce, sotto la Nunziata di Donato, una predella con figurine piccole
finì di bronzo una istoria cominciata già da Donato, dove lavorò ancora due istorie
alcune figure, gittate di bronzo già da Donato ma non finite se non da
fama grandissima; con ciò sia che dopo Donatello aggiunse egli alla arte della scultura
altro. Fu costui imitatore della maniera di Donato, quantunque da la natura avesse
nella sua giovanezza il basamento del David di Donato ch 'è in palazzo de
basso rilievo, lavorato secondo la maniera di Donato con giudicio e con grazia mirabilissima
Sei della Mercatantia in Fiorenza, quando viveva Donato, gli allogarono a far di
che per la gara di alcuni che favorivano Donato et altri che volevano che le
che per fino che non fu morto e Donato e Lorenzo non messon mai in
non meno saperla esercitare che si facessi e Donato e Lorenzo e gl 'altri
fu locata nel tabernacolo che aveva già fatto Donato, et allora e poi è
e ve ne mettessino uno di mano di Donato, affermando che, se e
tanta diligenzia, imitando ne 'bassi rilievi Donato e gli altri artefici eccellenti,
mettendo un tabernacolo in mezzo di mano di Donatello per più ornamento, e faccendovi
, in Giotto, in Donato, in Filippo Brunelleschi et in
il sopradetto Bertoldo, che era discepolo di Donato; et ancora che e
diligentissimamente rinettato il getto de 'pergami di Donato suo maestro, ma per molti