è la Dovizia, figura di man di Donatello in su la colonna di Mercato
altre. Dicesi che Simone, fratello di Donato, avendo lavorato il modello della
sepoltura di papa Martino Quinto, mandò per Donato, che la vedesse inanzi che
vedesse inanzi che la gettasse. Onde andando Donato a Roma, vi si trovò
quella corte piena di virtuosissimi signori. Insomma Donato fu tale e tanto mirabile in
ne poteva vivere comodamente. Di che fece Donato festa grandissima, parendoli essere con
tante cose. Rise Piero della semplicità di Donato, e per liberarlo di questo
il podere, ché così volle al tutto Donato, gli assegnò in sul banco
di ciò lo pregavano strettamente. Ciò udito Donato, che in tutte le sue
nientedimanco necessariissimo alla scultura il tanto operare di Donato in qualunque spezie di figure,
si possa o debbia mai aspettare. Fu Donato resolutissimo e presto, e con
altra, dove sono disegni di mano di Donato e di Michelagnolo Bonarroti
molto giudizio questi due motti greci; a Donato E Donatos Bonarrotizei, et a
nostra lingua: " O lo spirito di Donato opera nel Buonarroto,
di Buonarroto antecipò di operare in Donato ". Fine della Vita
". Fine della Vita di Donato scultore fiorentino.
Michelozzo, il quale in questo non imitò Donato suo maestro ma sì bene nelle
Attese dunque Michelozzo nella sua giovanezza con Donatello alla scultura et ancora al disegno
suo luogo diremo. Di costui si valse Donatello molti anni, perché aveva gran
fu fatta, come si disse, da Donatello per papa Giovanni Coscia, perché
d 'una Speranza e Carità fatta da Donatello della medesima grandezza, che non
Miniato al Todesco alcune figure in compagnia di Donato suo maestro, essendo giovane;
fare essendo vivi Filippo di ser Brunellesco, Donatello et altri artefici rari, non
, allora giovane, e Simone fratello di Donato, ambi scultori fiorentini, che
oggimai che io torni a Simone fratello di Donato, il quale, dopo l
di contrafare la maniera et il fare di Donato nella scultura, e massimamente ne
in Padova sua patria erede della virtù di Donatello fiorentino, come ne dimostrano l
ciò cognizione intera ch 'elle siano di Donato, se non sono avvertiti restano
infiammato dalle molte lodi che sentiva dare a Donato scultore fiorentino, che allora lavorava
'buoni artefici, si acconciò con esso Donato per imparar la scultura, e
'intento suo; onde, prima che Donatello partisse di Padova finite l '
La qual cosa fu cagione che, partito Donato come si è detto, fu
estremo disiderio d 'arivare al segno di Donatello; ma non vi arrivò,
pur di bronzo una storia cominciata già da Donatello; nel qual luogo aveva ancora
alcune figure di bronzo, gettate già da Donato ma da sé finite del tutto
fama grandissima; con ciò sia che dopo Donatello aggiunse egli all 'arte della
. Fu costui imitatore della maniera di Donato, quantunque da la natura avesse
nella sua giovanezza il basamento del David di Donato ch 'è nel palazzo del
basso rilievo, lavorato secondo la maniera di Donato con giudizio e con grazia mirabilissima
et invenzione condotte. Dopo, avendo Donatello per lo Magistrato de 'Sei
avevano cotal cura alcuni volevano che le facesse Donatello et altri Lorenzo Ghiberti. Essendosi
dunque la cosa stata così insino a che Donato e Lorenzo vissero, furono finalmente
che egli non meno sapeva questa arte che Donato, Lorenzo e gl 'altri
d 'esser in un tabernacolo fatto da Donato collocata, e di essere stata
levato dinanzi e portatogliene uno di man di Donato, affermando che se non lo
dipintore de 'tempi suoi; e quando Donatello lavorava in Padova, come nella
, di bassissimo rilievo, di mano di Donatello, cosa rarissima; la quale
pratico maestro, e stato già discepolo di Donato; onde insegnava loro, e
disegni, cartoni e modelli di mano di Donato, Pippo, Masaccio, Paulo
molta diligenza, imitando ne 'bassi rilievi Donato e gli altri artefici eccellenti,