: -l 'arme Mia- . Disse Giotto: -non è ella qui? mancacene
? -disse costui -ben Istà- . Disse Giotto: -anzi sta male, che Dio
e vassene alla Grascia e fa richieder Giotto. Giotto compare e fa
e fa richieder Giotto. Giotto compare e fa richieder lui, adomandando
ufficiali, che molto meglio le dicea Giotto, giudicarono che colui si togliesse il
così dipinto e desse lire sei a Giotto però ch 'egl 'aveva ragione
misurato ". Dicesi che stando Giotto ancor giovinetto con Cimabue,
. Potrei molte altre burle fatte da Giotto e molte argute risposte raccontare, ma
Finalmente, perché restò memoria di Giotto non pure nell 'opere che uscirono
di queste memorie che meritò e conseguì Giotto dalla bontà sua largamente: Ille
vedere dei disegni di man propria di Giotto e da quelli conoscere maggiormente l '
spesa. Fine della Vita di Giotto.
è detto nella sua Vita, che Giotto fu chiamato, per mezzo di Carlo
luoghi di quella città; onde passando Giotto nell 'andar là da Orvieto per
Agnolo sanesi, di qui venne che Giotto non solamente gli comendò e gli ebbe
è detto nella Vita d 'esso Giotto, la sepoltura del vescovo Guido signore
Arezzo. E così adunque, avendo Giotto veduto in Orvieto l 'opere di
Stefano, pittore fiorentino e discepolo di Giotto, che non pure superò tutti gl
di colorito che l 'opera di Giotto, e in Fiorenza, nel chiostro
, non era stato co[n]siderato neanche da Giotto stesso. Sotto questo arco, nel
poi condotto per essere stato discepolo di Giotto, fece a fresco in San Piero
nel disegno e nell 'altre cose Giotto suo maestro. Dopo questo fece in
stata insino a quel tempo neanche da Giotto messa in opera. E nel vero
mio giudizio, disegnò molto meglio che Giotto. Andato poi ad Ascesi,
allusione del nome lo tengono figliuolo di Giotto, io, per alcuni stratti ch
più presto figliuolo di Stefano che di Giotto. Comunche sia, tornando a Stefano
, se gli può attribuire che dopo Giotto ponesse la pittura in grandissimo miglioramento,
di Cimabue che quella di Giotto, la quale era in tanta venerazione
che è in Santa Croce, dove Giotto dipinse la vita di S. Francesco
quali imitò di sorte la maniera di Giotto divolgata per tutta Toscana che si credette
miglior maestro che Cimabue e Giotto e gli altri stati non erano;
con sì belle attitudini che, paragonando Giotto, ne riportò grandissima lode, avendo
che erano state proprie e particolari di Giotto suo maestro. E se bene tutta
, esercitando la scultura nel tempo di Giotto, fece tanto miglioramento in tal arte
lume che tale non lo potet[t]e aver Giotto, per non si essere conservate le
egli, considerato il nuovo disegno di Giotto e quelle poche anticaglie che gl '
di maestri che facessero le storie che Giotto aveva disegnato pel principio di detta fabrica
Firenze; perché essendo morto Arnolfo e Giotto assente, gli fu fatto fare il
al Papa in Avignone per mezzo di Giotto suo amicissimo, che allora in quella
Giovanni, della quale aveva già fatto Giotto un disegno bellissimo: gli fu data
ma ancora, secondo il disegno di Giotto, quelle figurette di marmo che sono
Pietro Cavallini in que 'tempi che Giotto, avendo si può dire tornato in
Costui dunque, essendo stato discepolo di Giotto et avendo con essolui lavorato nella nave
cotale lavoro senza l 'aiuto di Giotto saper non meno essercitare e condurre a
farsi conoscer similmente per ottimo discepolo di Giotto e per buono artefice. Parimente,
, la mescolò sempre con quella di Giotto. E per dilettarsi di dare rilievo
degl 'altri discepoli del suo maestro Giotto e di lui stesso, e con
; perciò che dopo la morte di Giotto maestro suo, il quale egli aveva
di fuori - contraffatto la maniera di Giotto, ne fu di maniera lodato,
avevano in quel luogo lavorato, come Giotto suo maestro e Buonamico, cominciato a