Ordine di Camaldoli, nel qual luogo aveva Raffaello da Urbino, giovanetto e suo
il maestro; e questo fu il miracoloso Raffaello Sanzio da Urbino, il quale
il quale nella sua prima giovanezza concorse con Raffaello da Urbino sotto la disciplina di
Marco: ma più di tutti il graziosissimo Raffaello da Urbino, il quale studiando
. Insegnò molte cose d 'architettura a Raffaello da Urbino, e così gli
il monte di Parnaso, nella qual camera Raffaello ritrasse Bramante che misura con certe
fare in Borgo il palazzo che fu di Raffaello da Urbino, lavorato di mattoni
via sia rimasto altro di suo, perché Raffaello da Urbino e Giuliano da San
come si vede che egli fece al grazioso Raffaello Sanzio da Urbino, pittor celebratissimo
straordinaria bellezza. Venne in questo tempo Raffaello da Urbino pittore a imparare l
prospettiva a fra 'Bartolomeo; perché essendo Raffaello volonteroso di colorire nella maniera del
fatte a Roma, così quelle del grazioso Raffaello, esforzato dal grido che di
, deliberò di partirsi, e lasciò a Raffaello da Urbino che finisse uno de
quale, tutto ritocco di mano del mirabile Raffaello, fu dato a fra '
, avendo in suo favore Baldassarri Perucci, Raffaello da Urbino et altri architetti,
. Aveva intanto Bramante condotto a Roma Raffaello da Urbino, messolo in opera
, e quel carico fu dato al graziosissimo Raffaello da Urbino. E Giuliano,
Vita Di Raffaello Da Urbino pittore et architetto
poté vedersi nel non meno eccellente che grazioso Raffael Sanzio da Urbino; il quale
mano di Michelagnolo Buonarroti volle in Raffaello esser vinta dall 'arte e
ben ragione che, per contrario, in Raffaello facesse chiaramente risplendere tutte le più
di tante rare doti quante si videro in Raffaello da Urbino, sian non uomini
fatiche e merti loro. Nacque adunque Raffaello in Urbino, città notissima in
delle proprie madri, nato che gli fu Raffaello, al quale così pose nome
ingegno: onde non passarono molti anni che Raffaello, ancor fanciullo, gli fu
et amator de 'belli ingegni, accettò Raffaello. Onde Giovanni andatosene tutto lieto
Pietro, veduto la maniera del disegnare di Raffaello e le belle maniere e '
effetti. È cosa notabilissima che, studiando Raffaello la maniera di Pietro, la
ell 'è senza dubbio di mano di Raffaello. Dopo questa opera, tornando
Pietro per alcuni suoi bisogni a Firenze, Raffaello, partitosi di Perugia, se
nome scritto, nessuno la crederebbe opera di Raffaello, ma sì bene di Pietro
si conosce l 'augumento della virtù di Raffaello venire con finezza assotigliando e passando
Pinturicchio, il quale, essendo amico di Raffaello e conoscendolo ottimo disegnatore, lo
disegnatore, lo condusse a Siena, dove Raffaello gli fece alcuni dei disegni e
molto migliori, venne in tanto disiderio Raffaello, per l 'amore che
tutti gli uomini inclinati alla virtù; e Raffaello, che era la gentilezza stessa
degli eredi del detto Taddeo. Ebbe anco Raffaello amicizia grandissima con Lorenzo Nasi,
mentre che visse, così per memoria di Raffaello, statogli amicissimo, come per
potette. Dopo queste opere fu forzato Raffaello a partirsi di Firenze et andare
cosa rarissima, et insomma di mano di Raffaello da Urbino, e per memoria
et avere accomodate le cose sue, ritornò Raffaello a Perugia, dove fece nella
quella stima che merita un 'opera di Raffaello da Urbino. Studiò questo
Ebbe oltre gl 'altri, mentre stette Raffaello in Fiorenza, stretta dimestichezza con
sulla maggior frequenza di questa pratica fu richiamato Raffaello a Perugia, dove primieramente
a vederlo pare fatto pur ora. Immaginossi Raffaello nel componimento di questa opera il
in Siena, il quale nella partita di Raffaello rimase a Ridolfo del Ghirlandaio,
un poco di parentela ch 'aveva con Raffaello e per essere di un paese
il valor suo. Piacque il partito a Raffaello; per che lasciate l '
Pieve della sua patria dopo la morte di Raffaello, si trasferì a Roma.
, si trasferì a Roma. Dove giunto Raffaello, trovò che gran parte delle