dipignere nel palazzo suo la prima loggia, Raffaello non poteva molto attendere a lavorare
esso in casa continuamente in quella parte dove Raffaello lavorava: il che fu cagione
Corbi in Roma. Ma la morte di Raffaello, e poi quella di Agostino
si desse a Sebastian Viniziano. Era Raffaello in tanta grandezza venuto, che
e di seta in filaticci; per che Raffaello fece in propria forma e grandezza
unitamente ristrette nella perfezzione dell 'arte di Raffaello; il quale pare che tanto
de 'nostri artefici intorno alle maniere di Raffaello. Egli dunque, avendo nella
stati pari a Lionardo: ma Raffaello se gli è avvicinato bene più
'colori. Ma tornando a esso Raffaello, gli fu col tempo di
ancorché di bellissimo ingegno, quello che fece Raffaello; il quale smorbatosi e levatosi
più tempo e molto maggior fatica. Quando Raffaello si diede a voler mutare e
A questo, sì come bene andò pensando Raffaello, s 'aggiugne lo arric[c]hirle
. Queste cose, dico, considerando Raffaello, si risolvé, non potendo
se stessi et al mondo di giovamento. Raffaello adunque, fatta questa risoluzione,
opera di Michelagnolo. E se Raffaello si fusse in questa sua detta
quella grazia e dolcezza che fu propria di Raffaello: del che fu anche in
dai quali seppe la prudenza e virtù di Raffaello difendersi. Aggiugnerò ancor questo,
, per ritornare alla vita e morte di Raffaello, dico che avendo egli stretta
molti anni infestato per dargli moglie, e Raffaello non aveva espressamente ricusato di fare
anni; il quale termine venuto, quando Raffaello non se l 'aspettava gli
e fra essi qualcuno di manco merito che Raffaello non era. Il quale
Raffaello non era. Il quale Raffaello, attendendo intanto a 'suoi
; la quale tavola per la perdita di Raffaello fu messa dal cardinale a San
lavorando ne l 'opere in compagnia di Raffaello stavano uniti e di concordia tale
insieme arte e virtute; le quali in Raffaello congiunte, potettero sforzare la grandezza
somigliando, remunerati dal Cielo. Ebbe Raffaello dal Bembo questo epitaffio:
ne vede una nella camera del Fuoco di Raffaello sopra torre Borgia, nelle quali
medesimo tempo et ambidue discepoli et amici di Raffaello. Vincenzio dunque, il
Vincenzio dunque, il quale per il grazioso Raffaello da Urbino lavorò in compagnia di
, si portò di maniera che fu da Raffaello e da tutti gl 'altri
sforzò sempre d 'imitare la maniera di Raffaello da Urbino: il che si
, per la stretta amicizia che ebbe con Raffaello, ebbe da lui il disegno
molti benefici e grosse entrate. Fece dunque Raffaello in questo disegno, che poi
in cognizione del mondo quando fioriva il divino Raffaello Sanzio, et attendendo nella sua
il nome di Timoteo, egli fu da Raffaello con molta instanza chiamato a Roma
et umanità che fu non meno propria di Raffaello che si fusse l 'eccellenza
eccellenza dell 'arte. Lavorando dunque con Raffaello, in poco più d '
ne tornò a Urbino, con dispiacere di Raffaello, che molto per le sue
per alcune lettere, che egli fusse da Raffaello richiamato a Roma. Ma non
di scultura, e fu tanto amato da Raffaello da Urbino, che non solo
sorella di Giulio Romano, discepolo di esso Raffaello. Finì Lorenzetto (che così
allogata da Agostino Ghigi, per ordine di Raffaello da Urbino, la sua sepoltura
per uscirne con lode, per piacere a Raffaello, dal quale poteva molti favori
spese, perché, aiutato dal giudizio di Raffaello, condusse a perfezzione quelle figure
Agostino e quasi in un medesimo tempo a Raffaello, le dette figure per la
fatica. Dovendosi poi essequire il testamento di Raffaello, gli fu fatta fare una
una Nostra Donna per lo sepolcro di esso Raffaello nel tempio di Santa Maria Ritonda
prima maniera, e di mano del divino Raffaello vi è, come si è
molto pianto, e nella Ritonda appresso a Raffaello da Urbino, dove fu da
l 'altre sue virtù furono cagione che Raffaello da Urbino se lo prese in