, se la grazia può stare senza la bellezza; secondariamente, qual più di queste due
queste due sia da disiderar, o la bellezza o la grazia. Il primo dubio è
questo dubio consiste nel saper che cosa sia bellezza e che cosa sia grazia; e questo
presupponendo che V. S. intenda della bellezza naturale corporale (dico naturale rispetto alla divina
dico naturale rispetto alla divina e rispetto alla bellezza che si vede ne 'corpi artificiali)
vede ne 'corpi artificiali), la bellezza non è altro che una certa grazia,
queste diffinizioni si cava che, dovunche è bellezza, quivi necessariamente è ancora grazia, ma
, dovunche è grazia e quivi è ancora bellezza necessariamente, sì come, dovunche è uomo
la grazia può esser e star senza la bellezza, favellando di quella che si chiama così
si dichiararà di sotto, se bene la bellezza, intendendo ora della vera, non può
perché, chi non vorrebbe più tosto la bellezza, nella quale necessariamente si ritruova ancora la
? Dico bene, se fussi possibile ritrovarsi bellezza senza grazia, che io per me vorrei
credo che vorrebbero tutti quelli che tengono la bellezza potere stare senza la grazia. E questi
questi per la maggior parte dicono che la bellezza non è altro che la debita proporzione e
[tra] loro; e così vogliono che la bellezza consista e risulti nella debita quantità e della
e talora venere. Senzaché, se la bellezza consiste nella proporzione e misura delle parti,
al Tasso. Devemo dunque confessar che quella bellezza che noi diciamo grazia non nasce da '
che in lei si trovono; onde la bellezza in questi corpi inferiori, così naturali come
'anima viene all 'uomo tutta quella bellezza che noi chiamiamo grazia, la quale non
è, che io ho detto che la bellezza non può essere senza la grazia, il
ma che la grazia può bene stare senza bellezza, il che pare falso e impossibile,
come vede ciascuno da sé, essendo la bellezza una certa grazia, la quale muove e
onde, dovunche è detta grazia, è bellezza ancora, e così per l 'oposito
'oposito. Devemo dunque sapere che la bellezza si piglia in due modi, una secondo
membri, e questa si chiama et è bellezza corporale, la quale sola conosce e per
gode; e quelli che principalmente amano questa bellezza sono poco o niente differenti dagli animali bruti
differenti dagli animali bruti. L 'altra bellezza consiste nelle virtù e costumi dell 'anima
ragioniamo; e questa è e si chiama bellezza spiritale, la quale è conosciuta e conseguentemente
, il gran platonico, intendendo di questa bellezza, che niuno bello era cattivo; e
. Onde, quando io dico che la bellezza non si può star senza grazia, intendo
si può star senza grazia, intendo della bellezza spiritale e platonica, ma quando dico che
dico che la grazia può star senza la bellezza, intendo della bellezza corporale et aristotelica,
può star senza la bellezza, intendo della bellezza corporale et aristotelica, perché, altramente,
, altramente, tanto è grazia quanto vera bellezza, e non si può trovar l '
dubio la grazia così intesa, che la bellezza falsa e corporale. E per meglio
, dico che la grazia, o vero bellezza dell 'anima, se bene può star
dell 'animo, che noi chiamiamo veramente bellezza, e la proporzione e misura del corpo
Duo gran nimiche insieme erono aggiunte, Bellezza et Onestà... con
mi dimandasse perch 'io nella diffinizione della bellezza non ho detto 'grazia '[semplicemente,
, onde viene che, procedendo la vera bellezza della forma e dell 'anima, tutte
'openione falsa dei volgari, che la bellezza si possa ritrovar senza la grazia, detta
la sentenza vera degli intendenti, che la bellezza e la grazia sieno una cosa medesima e
all 'umor de noi pittori, la bellezza de tutte queste donne raccolta insieme non sopplirebbe
per cortesia, che cosa è questa vostra bellezza? Fa. Voi pure sapete ch
qual egli si sia, altro non è bellezza, in ciascuna spezie creata, ch '
mali accidenti. La. Essendo la bellezza opera naturale, perché volete voi che l
connessa nella porzione dechiaritavi, tal che la bellezza fa fede alla bontà. E dice Aristotile
natura (come vi ho detto parlandovi della bellezza), gli antichi ingeniosi elessero tra gli
Tu, che hai perfetta cognizione della sua bellezza, sei anco più di me degno di
La. Torniamo pur a rallegrarsi nella bellezza di tante nobil matrone. Eccovi il gentilissimo
del fine, o inducono alcuna volta la bellezza tanto naturale quanto artifiziale, non è che
ornate e condotte finalmente a quel grado di bellezza e di maestà dove elle si truovano a
da Plinio, dagli amori causati dalla maravigliosa bellezza di alcune statue, e dal giudizio di
unite e di corpi per conseguire quella graziata bellezza che si desidera: brevemente raccorrò insieme tutto
sua forma di grandissima grazia e di somma bellezza e molto varia dall 'altre. Et
dove elle si mettono, ornamento e grandissima bellezza. Ècci un 'altra pietra chiamata
da mano a mano in dar grazia e bellezza all 'opere che si lavorano: e
Per consistere adunque tutto il buono e la bellezza delle cose estremamente lodate negli estremi della perfezzione
e 'villeggiono, che non solo recano bellezza et ornamento infinito a quel contado, ma
con buon disegno, tanto più maestria e bellezza vi si conosce dentro; et è necessario
tutte come superiore e di forza e di bellezza e come più apparente de le altre avendo
che, per essere eglino talmente difformi alla bellezza delle fabriche nostre, meritano che non se
e colando fa dolcezza nell 'udire e bellezza nel vedere. Se ne fa ancora
, i quali recano in sé grazia e bellezza grandissima. Così si fanno animali e figure
piedi e le mani che siano condotte di bellezza e di bontà come le altre parti.
parti, sarà perfetta di bontà, di bellezza, di disegno e di grazia. E
quella difficultà una somma grazia et una gran bellezza, e mostrasi una terribilissima arte. Di
sono accanto e quasi d 'una certa bellezza fiameggianti. Né si debbono vestire gli ignudi
gialliccio, si dia grazia e bellezza alla opera, e quasi in quello stesso
nello stare fatto, di continuo a[c]quista di bellezza e di unione più degl 'altri infinitamente
a tempera conservate centinaia d 'anni con bellezza e freschezza grande. E certamente e '
che ella s 'è ridotta a quella bellezza che gli artefici nostri, mercé loro,
moderni, i quali con somma grazia e bellezza hanno adornato le fabbriche più notabili di tutta
più si puote desiderare di bontà e di bellezza. Il componimento suo si fa di
ella molto venuta in uso per la sua bellezza, et ha causato ancora che molti pavimenti
appena desiderare perfezzione alcuna di finezza, di bellezza e di ogni particularità che a questo possa
ferri, e murata dipoi per la sua bellezza dalla pietà et amore che portava all '
artefice nel dipignerla. Perché, oltra la bellezza de 'panni e la grazia e la
opere che fanno i pittori arrecano maiestà, bellezza, grazia et ornamento. Et ebbe
ad operare meglio et a dare molto maggiore bellezza alle cose sue che non aveva fatto ancora
Questa opera fu posta per la sua somma bellezza alla porta di mez[z]o di quel tempio e
e finita che è miracolo a vedere la bellezza ne 'cangianti varii e la grazia ne
'non guasta però né àltera una certa bellezza, che suol molto patire nel pianto da
e non verrebbe il fine ottimo e di bellezza maravigliosa. Meritò dunque Duccio sanese, pittor
'ec[c]llenzia di quella arte; ritrovossi la bellezza e varietà de 'capitelli e delle cornici
Santa Maria del Fiore di Fiorenza, nella bellezza e grazia della sua lanterna, ne l
alla scultura questa parte aggiunta, potendosi con bellezza e con non molta spesa ogni luogo aquatico
questo nasceva negli antichi che le città in bellezza si mantenevano per giustamente guiderdonare coloro che se
Idio; e quello che è di singular bellezza è il veder Caim arare la terra con
farine, et asini straordinarii e certamente nella bellezza loro; oltra che vi è il convito
. La quale opera quanto sia la sua bellezza ella medesima ne fa fede, per essere
si poteva far cosa migliore e di più bellezza; a cui Filippo disse: " Senza
loro sì mal composte di artifizio e di bellezza, che, o di metallo o di
magisterio, mostrò sapergli con intelligenzia e con bellezza più che ordinaria; per che operando,
, come e 'cercava di discoprire la bellezza degli antichi, stata nascosa già cotanti anni
, nella testa della quale si conosce la bellezza nella gioventù, l 'animo et il
natura mortale quanto avanza il cielo la terrena bellezza dell 'opere nostre -, ma ancora
cosa che tornasse l 'opera di quella bellezza e bontà ch '[e '] s
artefici nel vederle e molto più per la bellezza di quella invenzione che Giovanni aveva trovato.
sommamente lodata e tenuta cara e per la bellezza delle figure e per la novità di quella