nobili pittori, come Manilio Fabio, che dipinse il tempio della Salute, perciò tutti li
, tra le quali Tamarete, la qual dipinse una Diana lungamente conservata in Efeso, un
fu Marzia, figliuola di Varrone, che dipinse anco ne 'fori pubblici, è stata
, per esser tanto i baleni sùbiti. Dipinse Apelle un cavallo a concorrenza d 'alcuni
invenzione fu debole; e Zeusi, che dipinse l 'uve tanto simili alle proprie,
de più onorato preggio fu Parasio, che dipinse un panno bianco in un quadro
Costui, a perpetua confusione degli scultori, dipinse in un quadro un San Georgio armato,
Petrarca: Quel dolce pianto mi dipinse Amore, Anzi scolpio.
Ma leggi Ezechiel, che gli dipinse. Et altrove, per translazione
ciò Omero; e Plinio racconta che Apelle dipinse in modo Diana fra un coro di vergini
Veniziano che la condusse poi in Firenze quando dipinse a olio la capella de 'Portinari in
vicino a un capitello corintio antico bellissimo, dipinse un San Francesco e San Domenico; al
studiosissimo e di continuo lavorava. Et allora dipinse nella chiesa di Santa Maria degli Agnoli e
reame, per che Giotto gli dipinse uno asino imbastato che teneva a 'piedi
porta maggiore nell 'intrata della chiesa. Dipinse in fresco nel medesimo luogo un San Lodovico
Fiorenza, per mettere paura ai popoli, dipinse il Commune ch 'è rubato da molti
chiesa di San Cataldo de 'Frati Predicatori dipinse un vóto d 'una nave che par
luogo de 'Monaci di Monte Oliveto, dipinse molte cose, et in Faenza sua patria
patria, dove egli visse e morì, dipinse nello arco sopra la porta di San Francesco
l 'onore et il pregio. Costui dipinse a fresco in Pisa la Nostra Donna del
tempi suoi parer miracolo in tutta Toscana. Dipinse nel primo chiostro di Santa Maria Novella un
Indi ritornato a Fiorenza per alcune faccende, dipinse a 'Gianfigliazzi, lungo Arno fra la
quivi la festa di Santo Iacopo. Dipinse costui molte tavole grandi per la Italia,
prima alla Scala, spedale di Siena, dipinse in fresco due storie imitando la maniera di
che diligente. A Monte Oliveto di Chiusuri dipinse una tavola a tempera, posta oggi nel
sul canto dove oggi sta il beccaio, dipinse un tabernacolo, il quale per la morbidezza
quale in Siena e per Italia molte tavole dipinse, e lavorò in Fiorenza quella ch '
. Finito il lavoro delle monache, dipinse nella Badia di Settimo alcune istorie di S
egli avesse il torto. A Calcinaia ancora dipinse una Nostra Donna a fresco col Figliolo in
, per sopranome Monna Agnesa, nel quale dipinse e finì una storia con nuova e bella
in Roma le sue prime pitture, e dipinse in Araceli, sopra la porta della sagrestia
Giotto e per buono artefice. Costui dipinse in Santa Cecilia nel medesimo Trastevere quasi tutta
maestro suo, avendolo seguito a Roma quando dipinse la nave del musaico e l 'altre
imperfette, et in Santa Croce di Fiorenza dipinse due tavole et altre in buon numero per
Nostra Donna che sono state tenute belle. Dipinse ancora sopra la porta della sagrestia la storia
sopra la detta porta. Nella medesima chiesa dipinse a fresco la capella de 'Bellacci e
sopra il Crucifisso di Donato, dipinse a fresco una storia di Santo Francesco,
canto della via del Crocifisso, nel quale dipinse un bellissimo Deposto di croce. Nel chiostro
luogo, sopra la porta del refettorio, dipinse un Crocifisso con alcuni Santi faccendo conoscere,
, avuta da lui in grandissima venerazione. Dipinse a Santo Stefano del Ponte Vecchio la tavola
Nella chiesa de 'Frati de 'Servi dipinse la capella di San Nicolò, di quegli
lavorata e condotta. Ritornò a Fiorenza e dipinse il tribunale della Mercatantia Vecchia, nella quale
nome suo, così scritto: Taddeo dipinse questo bel rigestro, discepol fu di
In Casentino transferitosi, al Sasso della Vernia dipinse la cappella dove San Francesco ricevette le stìmite
per questo amato da loro tenerissimamente. Dipinse in Santa Maria Novella di Fiorenza il capitolo
della nave di Santo Pietro. Nel terzo dipinse la Ascensione di Cristo e nello ultimo la
della chiesa. In Santa Croce di Fiorenza dipinse l 'Inferno, il Purgatorio et il
gli altri pittori nell 'opere loro. Dipinse nella sua giovanezza in Santo Stefano dal Ponte
balordo e poco di tal mestiero intendente. Dipinse ancora nella torre del Palagio del Podestà il
figure, e nella cappella de 'Bardi dipinse la vita di Santo Lodovico in diverse storie
, castello dieci miglia lontano a Fiorenza, dipinse a fresco la cappella della Pieve dove è
molti lavori. In Fiorenza nel suo ritorno dipinse l 'arco sopra la porta di Santo
opere, [e] Stefano da Verona il quale dipinse in fresco perfettissimamente, come si vede in
moverebbe maggiore affetto. Nella città di Cortona dipinse ancora molte cose, ma sparse in diversi
particulare una in Fiorenza in Santa Trinita. Dipinse poi moltissime cose in Pisa, in Lucca
. E sotto i tre archetti di Stefano dipinse la storia del miracolo di Cristo ne '
. A Santo Antonio al Ponte alla Carraia dipinse l 'arco sopra la porta; et
Ritornò a Fiorenza et a Nuovoli nel contado dipinse un tabernacolo. E perché molto studiava
San Bernardo, monistero di tal Religione, dipinse quattro cappelle: due allato alla cappella maggiore
bellissima pratica e vivezza; sopra il coro dipinse, pure a fresco, una Nostra Donna
e Spinello di Luca Aretino, che la dipinse. La quale opra finita, il
lontano a questo, fuor d 'Arezzo dipinse al Duomo Vecchio fuor della città la cappella
da avere Spinello sempre dato alle figure che dipinse mansuetudine, modestia e grazia, e massimamente
bellissima e lodata. Al Canto alla Croce dipinse la facciata di San Lorentino e Pergentino,
chiesa di San Lorenzo, dove e 'dipinse dentro le storie della Nostra Donna e fuori
molto pratico e valente pittore, il quale dipinse in Ferrara molte cose et a Belfiore similmente
, per la Compagnia de 'Martiri, dipinse una facciata della storia loro, con due
differente talmente ch 'è cosa singulare. Dipinse ancora altre istorie per le mura e per
Povertà. Fu condotto in Arezzo e vi dipinse la cappella maggiore di San Bernardo, convento
e per il contado lavorarono, e Neri dipinse a fresco in Ognisanti la cappella de '
ordinarono altra vita che di formaggio. Dipinse nel Carmine, alla cappella di San Girolamo
tale opra certo bellissime. Sotto questa storia dipinse ancora la inebriazione di Noè, col dispregio
, in memoria di ciò, di Verde-terra dipinse di chiaro e scuro, sopra la porta
tempo era tenuto buon maestro, il quale dipinse tutto il palazzo di dentro e di fuori
Nel convento de 'Frati di Santo Agostino dipinse la tavola dello altar maggiore, che fu
di tutte le sue, la migliore. Dipinse a Santa Maria de Loreto in compagnia di
da Luigi Bacci, cittadino aretino, e dipinse in S. Francesco la loro cappella dello
, che bellissima dagli artefici è stimata. Dipinse a Sargiano, luogo de 'Frati del
San Donato da Laurentino lavorate in fresco. Dipinse in Santo Agostino et in San Francesco in
al Borgo uno arco sopra Santo Agostino e dipinse in Arezzo nelle Monache di Santa Caterina un
; e nella cappella della Nunziata di Fiorenza dipinse l 'armario dell 'argenterie che in
la quale è nell 'Arte loro. Dipinse a Cortona uno archetto sopra la porta della
essa chiesa una cappellina, dove in fresco dipinse un Crocifisso, la Nostra Donna, San
luoghi in chiesa in più pareti in fresco dipinse; et ogni giorno avanzando in meglio aveva
con premio portar lo fece, dove egli dipinse al re Alfonso, allora duca di Calavria
. Bernardo; et in palazzo della Signoria dipinse in tavola una Annunziata sopra una porta,
Santo Apostolo di detta città in una cappella dipinse in tavola alcune figure intorno a una Nostra
alla porta che s 'entra prima. Dipinse a Legnaia in casa di Pandolfo Pandolfini in
lavorò quella di San Girolamo, nella quale dipinse un San Girolamo secco e raso molto,
dirimpetto alla porta in una storia a fresco dipinse Cristo alla colonna battuto, dove tirò una
stato tenuto e perfetto e maraviglioso. Dipinse in Santa Maria del Fiore l 'imagine
e da tutti i cittadini fu lodata. Dipinse Andrea in S. Miniato fra le Torri
opere gli vennero fatte pure delle buone. Dipinse in Fiorenza nella sua giovanezza alla Compagnia di
a chi la intende meglio di noi. Dipinse in questa cappella la Ascensione di Cristo con
luoghi che troppo sarebbe lungo il contargli. Dipinse a San Gimignano et a Volterra, tanto
, dove chiamato da messer Giovanni Bentivogli, dipinse molte camere e molte sale nel palazzo di
; il quale in detta opera che Ercole dipinse intagliò di marmo bellissimi fogliami nel parapetto dinanzi
più di lui giovane, fra le quali dipinse una armata di galèe che sbarcano alla piazza
fecero onore et utile grandissimo. Egli vi dipinse ancora un 'altra storia, lavorata con
quelle con grandissima ordinanza e con bonissima maniera dipinse. Quivi si vede il furore, la