; noi, per venire una volta a fine e non entrare in nuove dificultà, lasceremo
ciò che da me si produce. Al fine, sperando più compassione che biasimo, spronato
, del qual conseguirò il da me desiato fine, se quelli candidi ingegni nodriti dalla virtù
la terza et ultima dalle ciglia sino al fine della fronte. Un 'altra sottilità vi
, e che tutte attendano alla dechiarazione del fine; che l 'attitudini delle figure siano
tanto. A ridure l 'opere a fine il maestro deve usarvi una diligenzia non estrema
opera, che li danari soppliscano sino al fine dell 'altra. Solleciti chi può,
le quali si perviene alla perfezzione del suo fine, tal che ciascuno, per rozzo intelletto
perfezzione di maestri. La. In fine, se questa benedetta arte si potesse intendere
con patto che, detto questo, faciam fine al parlar di pittura. La.
se non diedero a tal questione un risoluto fine. Volendo di tal cosa parlare, non
da l 'intelletti umani a uno istesso fine et a un solo effetto: per imitar
le cose naturali et artificiali; al qual fine noi s 'accostiamo molto più perfettamente che
il natural, ch 'è il suo fine più dilettevole, perché dà più integra similtudine
lodi della pittura. Fa. Diamogli fine, per l 'amor d 'Iddio
accertarvi della prudenzia sua. Il fine.
eterne sono quelle le quali, devendo avere fine qualche volta, ebbero ancora qualche volta principio
superiore o vero intelletto contemplativo, perché il fine di tutte è lo specolare, cioè contemplare
la verità. Nella ragione inferiore, il fine della quale non è conoscere et intendere,
essendo nella ragione superiore et avendo più nobile fine, cioè contemplare, sono senza alcuno dubbio
sono nella ragione inferiore et hanno men nobile fine, cioè operare. Conoscesi ancora che,
mai e sempre conseguiscono l 'intendimento e fine loro; poi, perché mediante quelle parole
arti si debbe attendere principalmente e considerare il fine, e secondo che il fine è o
considerare il fine, e secondo che il fine è o meno o più degno, così
non dal suo subbietto, ma dal suo fine, cioè è una sola e distinta da
tutte l 'altre per lo avere uno fine solo e distinto da tutti gli altri.
, come nelle scienze, ma il suo fine, e secondariamente il subbietto, come nelle
scienze la certezza. E qualunque volta il fine sarà più nobile, quell 'arte senza
alcune possono essere più nobili e quanto al fine e quanto al subbietto, e queste sono
e queste sono nobilissime; alcune quanto al fine solo, et alcune quanto al subbietto solo
subbietto solo. Ma quelle che hanno il fine più nobile, sempre sono più nobili,
, sempre sono più nobili, perché il fine debbe attendersi [principalmente], quanto alla nobiltà,
conseguenza. E però devemo sapere che il fine di ciascun 'arte è uno solo e
di sopra, dall 'unità del suo fine. E se bene la medicina non solamente
duoi fini, ma due intenzioni per un fine solo, il quale è la sanità;
del medico; e questa non è il fine del medico, ma la cagione efficiente della
sanità dello infermo; e questo è il fine del medico. E però diceva Averrois,
il bagno che è fuori, è il fine, ma il bagno di dentro è il
si fa in ordine e per cagione del fine; e se i medici medicano alcuna volta
ingegnano di prolungare la vita senza speranza del fine, o inducono alcuna volta la bellezza tanto
naturale quanto artifiziale, non è che il fine vero e propio di tutta la medicina non
non sarebbe una sola, non avendo un fine solo, ma tante quanti fossero i fini
. È ancora degno di considerazione che il fine di tutte l 'arti, come ne
infinito, perché ciascuna arte disidera il suo fine infinitamente, come la medicina la sanità et
et il capitano la vittoria, ma il fine e numero di quelle cose, mediante le
cose, mediante le quali si conseguita detto fine, è finito, e quinci viene che
maggiormente disiderano la roba, perché il loro fine non è altro che l 'essere ricchi
, se bene molte arti hanno il loro fine vile e plebeo per sé medesimo, tutta
, esercitata per danari o ad alcuno cattivo fine, diviene vilissima. Detto dei fini
questo. Primieramente si considera e piglia il fine di quella cotale arte ch 'altri vuole
che siano atti e bastevoli a conseguire detto fine; e così ne insegna il Medico nel
medesimamente in ciascuna arte si presuppone il suo fine senza provarlo; e posto il fine,
suo fine senza provarlo; e posto il fine, si cerca de 'mezzi che conduchino
cerca de 'mezzi che conduchino a cotal fine, essempigrazia nella medicina si presuppone il conservare
cerca per quali mezzi si possa conseguire detto fine. È ben vero che ciascuna arte (
da alcuni il Petrarca, quando disse nella fine del sonetto « O tempo, o ciel
arti alcune sono che conseguitano sempre il lor fine, e queste si possono chiamar certe;
il principio dalla natura e fanno esse il fine: e qui è da notare che niuna
e la cagione è perché ha il suo fine più nobile e più degno, il quale
E così la medicina, e quanto al fine e quanto al subbietto, è nobilissima;
la quale e per la nobiltà del suo fine, e per la degnità del suo subbietto
medicina, non solo per la regola del fine data di sopra da noi, la quale
architettura?, gli risponderei: Perché il fine è più nobile; perciocché, se bene
non che più vera —: perché il fine è più nobile; oltra che è infinitamente
così naturalmente come volontariamente, operano per lo fine. Platone aggiugneva a queste quattro cagioni la
quello per lo quale ', cioè il fine: e da queste ne viene e risulta
cagione di loro stesse e non per altro fine che per sapere la verità delle cose,
è così, perché tutte si riferiscono al fine dell 'arte. Onde non è dubbio
, o malvolentieri o forzato o a cattivo fine, non si può chiamare né forte né
'arti sono buone et ordinate a buon fine, ma tutte possono, adoperandosi male dagli
chiamare veramente scultore, non avendo avuto quel fine che debbono avere gli scultori, se già
sono congetturali, cioè non conseguiscono sempre il fine loro, come fa la medicina? Si
disse Marco Cicerone, che altro è il fine dell 'oratore, cioè persuadere, et
diffinizioni, ora dal subbietto, ora dal fine, ora da altre operazioni et accidenti,
l 'arte consegue le più volte il fine, secondo l 'intendimento dell 'artefice
'intendimento dell 'artefice, dove il fine dalla fortuna non solo avviene di rado,
, come l 'arte non delibera del fine, così non si consiglia né si delibera
Bene è vero che mai non consultano del fine, ma sempre dei mezzi a esso fine
fine, ma sempre dei mezzi a esso fine conducenti; et in questo modo si debbe
Baldassare da Castiglione mosse questa disputa presso la fine del primo libro del suo dottissimo e giudiziosissimo
tutte quelle arti c 'hanno il medesimo fine siano una sola e la medesima essenzialmente,
. Ora ognuno confessa che non solamente il fine è il medesimo, cioè una artifiziosa imitazione
una medesima, per lo avere un medesimo fine, sono però molto varie negli accidenti.
e la cagione è perché hanno un medesimo fine, cioè la sanità; e di questo
più nobile, confessato che avessero il medesimo fine. Et io per me, per quel
la nobiltà e l 'unità dal suo fine, di maniera che tutte quelle che hanno
medesima e parimenti nobili; et essendo il fine della poesia e della pittura il medesimo secondo
l 'ora di buona pezza, porremo fine a questo ragionamento, prima alla benignità di
: « La scoltura e pittura hanno un fine medesimo, dificilmente operato da una parte e
e produrre altre ragioni più debole, senza fine o conclusione? Come dire: una figura
come del vestire, che questa sia panno fine, perché dura più [et] è di più
più conto. Ma avendo ogni cosa aver fine, non sono eglino eterne a un modo
, dove ha l 'artefice la sua fine, la quale dà più nobiltà all '
, che quella porge quasi per infino alla fine, talché dal suo principio e mezzo e
suo principio e mezzo e quasi insino al fine poco dolce o contento o diletto ci truovo
diletto ci truovo, salvo che nella sua fine apparisce un certo contento e lungo riposo di
, e continuare in quel pensiero insino alla fine, alla quale è molto laboriosa arivarvi;
mezzo, che da questo ne seguita la fine, che avanti che a essa fine s
la fine, che avanti che a essa fine s 'arivi vi bisogna quella fermezza d
filosoficamente, quelle cose che hanno un medesimo fine sono una medesima cosa, io mi son