Gherardo Starnini fiorentino, il quale molto lo imitò e gli fe 'continovamente onore eccessivo.
predette. Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della natura, ma
gli fu veramente se gli convenne. Imitò Parri alquanto la maniera di Masolino, ma
aretino, il quale sempre la sua maniera imitò, e bonissimo maestro fu tenuto di figure
E lasciò suoi discepoli Benozzo fiorentino, che imitò sempre la sua maniera; Zanobi Strozzi,
parte di quel muro ricuopre, nella quale imitò ['l] colore del ritto e del
questo sia il vero, Francesco di Pesello imitò talmente la maniera di fra 'Filippo che
gran lunga lo superava. Conoscesi che Pesello imitò la maniera d 'Andrea dal Castagno;
Iacopo della Fonte, la maniera del quale imitò sempre Lorenzo il più che e 'potette
60 anni, Iacopo da Montagna, che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano
. Ma quello che più di tutti lo imitò e gli fece maggiore onore fu il Rondinello
dunque tutto a quella arte, seguitò et imitò sì fattamente il maestro suo che fra '
la Calunnia di Apelle, dove Sandro divinamente imitò il capriccio di quello antico pittore, e
discepolo Francesco Mazzola parmigiano, il quale lo imitò grandemente. Furono le pitture sue circa il
non solo ne divenne pittor grande, ma imitò tanto la maniera del frate, che l
lui operò, perché ritrovo ognuno che lo imitò essersi a onesto porto ridotto: e così
morbido nel suo colorito; e di continuo imitò la maniera del grazioso Rafaello,
Fattore, il quale ne 'disegni suoi imitò la maniera di Raffaello e la
'istoria (in che Rafaello imitò talmente gli scrittori, che spesso il giudicio
tempi. E perché, se bene imitò que 'Greci, aggiunse molta perfezzione all
Scala, spedale di Siena, nelle quali imitò di sorte la maniera di Giotto
predette. Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della natura, ma
furono Bertoldo scultore fiorentino, che l 'imitò assai (come si può vedere in una
come Michelozzo, il quale in questo non imitò Donato suo maestro ma sì bene
E lasciò suoi discepoli Benozzo fiorentino, che imitò sempre la sua maniera; Zanobi Strozzi,
questo sia il vero, Francesco di Pesello imitò talmente la maniera di fra 'Filippo che
lunga lo superava. Conoscesi ancora che Pesello imitò la maniera d 'Andrea dal Castagno;
Iacopo della Fonte, la maniera del quale imitò sempre Lorenzo quanto potette maggiormente. Il qual
anni sono, Iacopo da Montagna, che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano
Vinezia. Ma più di tutti l 'imitò e gli fece onore Rondinello da Ravenna,
tutto a quell 'arte, seguitò et imitò sì fattamente il maestro suo che fra '
sua bellezza Lionardo da Vinci sempre imitò; sonvi ancora due cavagli con il modo
ragionevole e con assai figure, nelle quali imitò i suoi passati. Dopo costoro fu ragionevole
zio, come s 'è detto, imitò in modo la maniera di detto Pietro,
quella, e nel colorito a olio la imitò grandemente. Costui gustando il buono de l
egli aveva fatto degli ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi e molti altri che
Raffaello la maniera di Pietro, la imitò così a punto e in tutte le cose
lui operò, perché ritrovo chiunche che lo imitò essersi a onesto porto ridotto: e così
, dirò quanto a Tommaso ch 'egli imitò molto nella pulitezza il suo maestro, e
Per ragionar dunque primieramente di Giovanni, costui imitò sempre la maniera del Bellini, la quale
Pellegrino, e fra l 'altre cose imitò nelle sue pitture ogni sorte di pesci eccellentemente
, non gli piacendo, che egli lo imitò molto: la quale tavola si tenne in
dopo lui Ieronimo Mazzuoli suo cugino, che imitò sempre la maniera di lui con suo molto
vero ebbe assai disegno, e quando volle imitò il buono. In Fiorenza fece molti quadri
. Onde tornato a Bologna, l 'imitò sempre, non studiando altro che quella e
poca importanza. Ma quegli che più imitò le buone maniere et a cui più giovarono
Vita di lui. Et oltre quelli lo imitò molto bene Cesare da Sesto, anch '
di liofante di marmo per il niffolo, imitò in tutto e per tutto il tempio di
: ma non è gran fatto, perché imitò una tavola d 'Alberto Duro fiammingo,
natura crudele molto e pieno di rabbia, imitò quelle parole di Dante: Caron
bianca et una nera imitò il simbolo militare e le bande che oggidì
Ercole che ancor fanciullo strozzava i serpenti, imitò tutti i costumi degli spaventati et inorriditi in
e fra questi Giovanni Tossicani Aretino, che imitò molto la sua maniera; onde fu fatto
41] Bertoldo Fiorentino, pure suo Discepolo, imitò talmente la maniera del maestro, che dopo
aveva fatto degl 'ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi, e molti altri
giovane. Fu scolar di Paolo e imitò anche Vanni talvolta. Giugni Francesco [c
in Roma e ne 'migliori stili, imitò Michelangelo in molti ignudi;
e fra questi Giovanni Tossicani aretino, che imitò molto la sua maniera; onde fu fatto
Bertoldo fiorentino, pure suo discepolo; imitò talmente la maniera del maestro, che dopo
aveva fatto degl 'ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi, e molti altri