con più graziato modo, et anco le pitture hanno più di forza e rilevo, et
delle cose, tal che, come le pitture hanno del proprio, hanno anco del vago
quelle altrimenti fatte, e noi vediamo antichissime pitture in muro, perché la calce mista con
sotterra, scoperte alcune stanze ornate di belle pitture con belli colori, e, per quanto
i più antichi di Roma), le pitture bellissime di colore e forma. Il perché
per la quantità delle statoe et eccellenza delle pitture, e si nota, tra l '
'il nostro pittore si inveschi in altre pitture che nel far figure a imitazione del naturale
, imitando quel Demone lacedemone pittore, le pitture del quale erano tanto simili al propio,
, subalternata, conciossia che le sculture e pitture si fanno per adornare gli edifizi e non
quali se ne truovano infinite, dove delle pitture non è rimasa in piè nessuna, se
sotto il cielo è perpetua e che le pitture durano centinaia d 'anni, il che
imparano più al ritrarre dal rilievo che dalle pitture, come testimonia M. Leonbatista Alberto,
i più disiderano più le sculture che le pitture. E per questo credo che M.
non sa che si truovano molti nomi delle pitture accomodati a 'poeti? come:
con i lustri delle perle. Le quali pitture a quelli artefici che perfettamente le operano,
egli ornamenti dorati come castoni, le eccellenti pitture, come gioie dal mondo veramente tenute,
difraudare misura alcuna, come se può nelle pitture, dove non è tanta riprova, né
che avete veduto Roma, dove sono tante pitture eccellenti, e la volta de 'Ghigi
altri uomini valorosi; che se bene quelle pitture vi danno contento e piacere, non manco
è piccolo, che, faccendo le loro pitture, sempre hanno da attendere a una sola
poveri di roba, nelle sculture e nelle pitture similmente son cose da poveri di ingegno e
appariscono, che i pittori de le sue pitture stupiscono e gli scultori le sculture fatte da
le cose, de la qualità di esse pitture e di qualunche cosa che da questa dependa
, e finalmente poi de le stampe delle pitture. E così mi persuado che queste fatiche
pittori se ne servono a lavorarvi su le pitture a olio, perché elle vi si conservano
Come si fanno e si conoscono le buone pitture et a che; e del disegno et
continuamente opera a ritrare cose naturali e studiato pitture d 'eccellenti maestri ed istatue antiche di
bella maniera. Per che chi studia le pitture e sculture buone fatte con simil modo,
, da chi le ha fatte, alle pitture da chiamar buone.
di rilievo e naturali. Tutte le pitture adunque, o a olio o a fresco
fuori le figure, come si vede nelle pitture di Rafaello da Urbino e di
sarà dolcez[z]a et unione. Et in quelle pitture che aranno queste parti, si conoscerà che
cosa vilissima, rende più corta vita alle pitture.
condotte con questa maniera le opere e le pitture loro, e questo chiamavono colorire a tempera
Comunione del duca d 'Urbino et altre pitture, et Ugo d 'Anversa, che
i maestri in tavola a olio le loro pitture.
Gli uomini, per potere portare le pitture di paese in paese, hanno trovato la
Roma come per tutta Italia. Queste pitture si lavorano in due modi: prima in
si dilettano fare proffili e sotilissimi lumi nelle pitture. E tutti questi sono bellissimi segreti,
di legni tinti e commessi a guisa di pitture. Quanto sia facil cosa lo
perfezzione che nelle tavole si conducono le belle pitture, unite di colori e pulitamente dipinte,
e dei contorni, e per le prime pitture, qual che elle si fussero, la
carne, dove s 'è tratto nelle pitture poi da le miniere della terra gli istessi
per contraffare tutte le cose che accaggiono nelle pitture. Bene è vero che e '
però soli i Caldei a fare sculture e pitture, ma le fecero ancora gli Egizzii,
, in sullo esempio solo di queste belle pitture e sculture della natura con la vivacità del
non fusse stato che le sculture e le pitture rappresentavano inanzi agli occhi di chi nasceva di
tutte le statue maravigliose e le scolture, pitture, musaici e ornamenti de 'fallaci Dii
abbatté e destrusse talmente le statue, le pitture, i musaici e gli stuc[c]hi maravigliosi,
le stanze terrene prima di stucchi, di pitture e di statue lavorate, con le rovine
i moderni nominate grotte, e grottesche le pitture che vi si veggono al presente.
, ritrovandosi rozzi e materiali e particularmente nelle pitture e nelle scolture, incitati dalla natura e
sotterrati i modi delle sculture e de le pitture da le ruine di Totila fino agl '
ancora in altri luoghi; e così molte pitture, continovando, fecero di quella maniera,
infino allora que 'maestri greci nelle lor pitture, sparse già per tutta Italia.
perpetuità delle memorie più che l 'altre pitture stimato dagli uomini, si partì da Fiorenza
delle cose della natura, et esprimendole nelle pitture, fanno fede della grandezza del cielo negli
a fresco in Arezzo molte tavole e molte pitture, et in San Clemente badia de '
condotte. Fece per tutta la città pitture infinite, e fuori della città similmente a
dalle ruine delle guerre i modi delle buone pitture e i dintorni di quelle, egli solo
Giotto. Furono le sue prime pitture, nella Badia di Fiorenza, la cappella
volendo fare in San Pietro di Roma molte pitture per ornamento di quella chiesa, mandò in
sopra l 'organo, e molte altre pitture, parte ristaurate da altri a 'nostri
fare molti disegni, e non solamente per pitture ma per fare delle sculture ancora; come
chi apertamente dimostra i lumi della facilità nelle pitture eccellenti. Furono l 'opere di
chiesa di Santa Croce. Le loro pitture furono nello anno Mcccxxxviiii.
pittori, per non si esser conservate le pitture antiche tanto quanto la scultura. La quale
Monte Oliveto di Chiusuri. Furono dunque le pitture di questo artefice nel Mcccxli, et egli
. Costui fece in Roma le sue prime pitture, e dipinse in Araceli, sopra la
a tale esercizio. Furono le sue pitture nel Mcccxliiii. Et esso fu sepolto in
purgato et eterno inchiostro in lode delle eccellenti pitture loro, le quali divengono eterne dove erano
e in pregio si conservano, perché le pitture, che sono in superficie et in campo
luogo con grandissima instanza; dove lavorando molte pitture in fresco e in tavola, ne riportò
nella città e di fuori fecero tavole e pitture assaissime e di grande importanza; et in
dal priore di quello con la invenzione delle pitture che e 'ci voleva. Bene è
Orgagna, il quale fece il principio delle pitture sue in Pisa, che sono alcune storie
il nome nelle sue opere, ma nelle pitture diceva: Andrea di Cione scultore, e
di questa arte. Furono le sue pitture nel Mcccxlix.
Ponte Vecchio fece una tavola, et altre pitture a tempera in tavola et in fresco per
patria sua et in legno vi fece alcune pitture di figure e piccole e grandi, ma
dal fuoco con tutti gli altri ornamenti e pitture nel miserabile incendio di quella chiesa. A
fece in Siena nello Spedale della Scala alcune pitture, e così in Fiorenza in casa de
faccendo quivi a fresco et a tempera molte pitture meritò che da la Signoria gli fusse dato
Non Sine Lacrimis Poss. Furono le pitture sue dal Mccclxxx sino al Mcccc.
et a Belfiore similmente. Furono le pitture di Gherardo dal Mcccxc al Mccccviii vel circa
di esse si trovassino al presente le loro pitture o sculture o fabriche: ché questo io
perfette. Questo medesimo progresso dovette accadere nelle pitture ancora, perché e 'si dice,
principii e quelle scintille di buono che nelle pitture e sculture cominciavono a risuscitare. Non fu
che triema del freddo, et in altre pitture vivezze e spiriti; ma in genere e
visse e morì. Furono le sue pitture nel Mccccxxi; et esso di anni Xlviiii
necessarii, attesoché dove non possono reggere le pitture o per gli ghiacci o per gli umidi
: e quanto a la maniera buona delle pitture, a Masaccio massimamente, per aver egli
dato tanta vivezza e tanto rilievo alle sue pitture, che e 'merita certamente non esserne
'anno Mcccclxxi, abruciò insieme con altre pitture notabili. Attese molto alla prospettiva,
mai si avesse a lavorarvi o musaico o pitture, et avendo messo ne 'luoghi
per sempre. Furono le sculture e pitture di costoro circa il Mccccxlvii. Et a
quale imitando quella maniera fece in Arezzo molte pitture, e quelle che cominciate aveva Pietro a
degli altri gli fece. Furono le pitture di maestro Pietro borghese l 'anno Mcccclviii
inetto, come fanno certi che, veggendo pitture dove sia una figura o di femmina o
un modo che e 'volevano che le pitture in tavola si possino, come quelle che