e chi dopo, chi presto e chi tardo, ma in uno stesso tempo e tutti
; ma fu diligente molto e nel dipignere tardo e fastidioso, né così bene in esso
, dall 'arte alla natura, dal tardo al moto conducono di presente gli animi nostri
di Tiziano. Mi pare più tardo. Alcune rose bianche sul velluto
Pupini a Modena. È di un seguace tardo del Mazzoni. È un Mazzoni lisciato,
Bergamaschi. In un periodo molto più tardo, una diecina d 'anni dopo all
Uccello si recò a Venezia ancora fedele al tardo goticismo favoloso e notturnale e silvestro, io
benemeriti scopritori dell '« internazionalismo » del tardo Trecento e del primo Quattrocento di simpatie nascoste
, e la più energica, del gotico tardo: come si vedeva ai confini della Romagna
ridar coerenza al grande e quasi filosofale Ercole tardo. Un 'altra attribuzione ad Ercole
Balestri d 'Argenta arcaizza grossamente lo stile tardo di Francesco Zaganelli; portandoci poi sul lato
profondo assorbimento tecnico dalle arcane micrografie di Ercole tardo e da tutte le scoperte grafiche del miniatore
dall 'Ortolano. Lo stile di Ercole tardo si avvia qui, difatti, verso una
per ragioni a tutti oscure, al tempo tardo di Ercole Roberti. Sebbene il pittore,
di Modena è di un raffaellista emiliano più tardo e generico; il Sant 'Antonio da
al periodo maturo, talune anche a quello tardo dell 'artista. In genere son quadri
Venturi come opera del Lotto, è un tardo ma nitido rimando dossesco in Carlo Bonone;
non copiate) da qualche dipinto del tempo tardo di Ercole. È così più facile spiegarsi
noti, che riassomma periodicamente nel Carrà più tardo, soprattutto nelle illuminazioni improvvise e quasi brute
luogo di ritrovo tra la cultura di Ercole tardo e l 'arte toscana, si rivela
e leonardesco quasi ogni profilo del tardo quattrocento o del primo cinque; quasi che
, ha anch 'esso tratti ferraresi del tardo quattrocento. Ma il caso più madornale
cosa che non riesco ad intendere. Il tardo Costa, che riduce i vecchi ritmi Umbro-filippineschi
una prima traccia del Costa, partito nel tardo 1506, un debole seguace di Bologna restasse
, poco alla involuzione delle raffinatezze di Ercole tardo come si vedono nella bigotta leccatura del Maineri
nell 'Italia Centrale, di uno Spagna tardo a Spoleto, di un Andrea Sabatini nel
di stampo tutto emiliano, tra il Francia tardo e il timido Bagnacavallo: un raffaellismo
Questi accenni sommari ai maggiori artisti fiorentini del tardo Duecento accanto a Cimabue intendono soltanto
linguaggio « popolare » prebizantino, paleocristiano o tardo romano; e questo era il passatempo di
ho ragione nell 'attribuire al suo tempo tardo la mirabile Madonna Acton e il Monaco davanti
avendo con essi più relazioni di quante il tardo dugentista lucchese Orlandi non abbia con gli antichi
un banalissimo seguace del maestro al cui tempo tardo, e con l 'aiuto di scolari
Anche questa è indebitamente definita opera rustica del tardo Duecento. Si lega invece con il passaggio
ora fermata la cronologia dei cicli romani del tardo Duecento, da quelli di Sant 'Agnese
Padova (1303-5 ), ma parecchio più tardo e non senza traccia di collaborazione.
sembra tracciato secondo la pianta poligonale di Ercole tardo e con qualche citazione soltanto indotta da Venezia
non indegno di menzione. Memorie del Roberti tardo nelle figure di fondo e tentativi di ritmi
. - Questo mirabile ritratto doppio di Ercole tardo è stato esposto anche nel 1950 alla Mostra
è stato esattamente proposto il nome di quel tardo rievocatore del giorgionismo che fu il secentista ferrarese
arte inglese (ma stilisticamente francese) del tardo Duecento, provenuto al Museo Civico dalla chiesa
perché le colonnine lisce sono di restauro più tardo) che nelle dorature sparse per tutto e
proposito dell 'attribuzione che verrà proposta nel tardo Ottocento, per il ciclo più studiato,
troppo segnato nei tratti, del Simone più tardo, ma la Vergine ancora la pienezza formale
giunta a questo stesso lume che, nel tardo Trecento, parecchi aspetti della stessa arte toscana
di omaggio palatino in qualche corte occidentale del tardo Medioevo: la cerimonia è insomma travestita in
fin qui il pittore bolognese più famoso del tardo Trecento e dei primi del Quattrocento. Nato
tuttavia molto significante della pittura bolognese tra il tardo Trecento e il primo Quattrocento, è Jacopo
una della « macchine » più lussureggianti del tardo Medioevo: a due ordini pluriscompartiti, nel
simile a quello dei più begli arazzi del tardo Trecento. Vedete da prima la Crocefissione che
piuttosto d 'accordo con i bolognesi del tardo Trecento (confronta, per esempio, con
a Sant 'Anna (facili equazioni di tardo simbolismo medioevale). Incontro di Gioacchino
interpretazione tipicamente italiana di una delle tendenze del tardo spirito medioevale; tanto che non è difficile
forme di reazione più sincera alla deliquescenza del tardo barocco - quella rigoristica del Benefial in Roma
mentre certe teste più gentili richiamano il Daddi tardo, cui anche allude, come s '