, imperò che mal è per l 'artefice se l 'opera muove a riso li
quella materia, ma la perfezzion dell 'artefice. Et avvenga ch 'alla figura mancasse
perciocché non basta ad esser virtuoso o vero artefice la disposizione, cioè l 'essere atto
l 'artifiziali in altrui, cioè nello artefice. E se la presente materia o più
quello che la fa, cioè l 'artefice; la finale è quella cagione che invita
quella cagione che invita e sforza l 'artefice a farla, il quale può essere così
quello dal quale ', cioè l 'artefice, o 'quello nel quale 'o
, non altramente quasi che uno quantunche buono artefice, s 'egli è o stanco o
che si facciano in qualunche modo l 'artefice le faccia, o ben volentieri o forzato
ognuno che fa alcuna opera si può chiamare artefice, perché, se la facesse a caso
o insegnato da un altro, non è artefice: come dimostrò quello scarpellino, il quale
cotale errore non fa che uno non sia artefice, ma fa bene che uno non sia
fine, secondo l 'intendimento dell 'artefice, dove il fine dalla fortuna non solo
dubita a chi deve maggiore obligo un buono artefice (favellando massimamente de 'nobili, come
, o naturali o accidentali, fatte dallo artefice: come dicono che si vede o,
l 'ombre che gli dà l 'artefice, vi sono quegli e quelle che fa
sento operando in tale arte. Quello artefice in che scienzia si sia, o virtuoso
mano e la memoria d 'un buono artefice. Ma dove lascio i fuochi che si
nuove con simili toppe di mano del loro artefice, sì che né in questo consiste l
'marmi di Carrara che la virtù dello artefice, perché è in migliore soggetto, e
vero della natura, dove ha l 'artefice la sua fine, la quale dà più
procacciarmi lode come scrittore, ma, come artefice, di lodar l 'industria et avvivar
conoscere la insufficienzia et il poco sapere dello artefice suo, sì come fanno bruttezza i pezzi
le portano adosso fa passare l 'uno artefice innanzi a l 'altro, e non
tondo o a piano come più aggrada allo artefice, con fatica e tempo non picciolo,
bella maniera, mostrano l 'eccellenza dello artefice e lo animo dello auttor della fabrica.
quella forma di corpo che nella idea dello artefice è disegnata. Et è da considerare che
insieme dimostrino lo ingegno et il valore dello artefice. Debbono le figure, così di
fili di ferro, secondo la volontà dello artefice, et ancor si può fare con essa
per la voglia ch 'à l 'artefice del vedere le figure tonde fuor del sasso
a volere in ciò mostrare il valore dello artefice. E tanto a perfezzione si recano in
Donato lavorò megl[i]o d 'ogni artefice con arte, disegno et invenzione. Di
pezzi di cavo di maniera che l 'artefice fa venire la cera sottile secondo la volontà
cera e ferma la figura, mette lo artefice su due alari o di legno o di
si getta. Armato ciò, l 'artefice comincia a tôrre della terra sottile con cimatura
facendo il calo di quella vede l 'artefice se n 'è rimasta fra l '
qui consiste la maestria e la diligenza dello artefice a cavare tal cera: dove si mostra
essa rimane. Finito questo, l 'artefice sotterra questa forma vicino alla fucina dove il
pezzo. Et in questo caso lievi lo artefice tutto quanto il tristo che è in quel
tutto. Ora, volendo l 'artefice gettare di metallo le figure picciole, quelle
; il qual vòto o vano riempie lo artefice poi di terra e vi mette pernî di
di metallo. Finiti questi getti, lo artefice dipoi con ferri appropriati, cioè bulini,
già le fecero gli antichi, debbe lo artefice primieramente con punzoni di ferro intagliare di rilievo
lima et allo scarpello. Ma perché lo artefice, essendo grande la figura che e '
e che di mano in mano figura lo artefice; il quale debbe distinguere i gesti e
passione che in tal opera veggono sopportata dallo artefice, ma da ralegrarsi della felicità che la
. E per che questi dal furor dello artefice sono in poco tempo espressi, universalmente son
vedere dal vivo, se già l 'artefice non si sentisse gagliardo che da sé li
de 'colori, la qual è nello artefice una retta discrezione et un giudizio buono,
facillissima cosa la qual fa tenere l 'artefice dotto, intendente et ingegnoso nell 'arte