scultore la volta o di Careggi o di Castello né con quella commodità, né senza impedire
come si può vedere ampiamente nel giardino di Castello et in molti altri luoghi; benché di
a dì Xv di febraio 1546, a Castello. Vostro Tribolo.
Urbino et ora ultimamente molte stanze in Castello Santo Agnolo, dove si sono con i
la mole d 'Adriano, oggi detto Castello S. Agnolo, sì come la Antoniana
morte sua finita benissimo. Costui lavorò nel castello di Empoli nella Pieve et in Santo Spirito
anch 'egli per le parti. Nel Castello de l 'Uovo fece ancora molte opere
opere, e particularmente la cappella di detto castello. E fu sì da quel re amato
il re Alfonso Primo ruinò per fare il castello - e così nella Incoronata. Dicesi che
Faenza (luogo oggi ruinato per farvi il Castello) tutta la chiesa di sua mano.
chiesa della maniera sua. In Prato, castello dieci miglia lontano a Fiorenza, dipinse a
Cintola, et in altre chiese per quel castello rifece molti lavori. In Fiorenza nel suo
San Francesco a Urbino et [a] Città di Castello molte belle opere, [e] Stefano da Verona
, nella badia di Santo Angelo fuor del castello di Pratovecchio in Casentino fu sepolto d '
di Urbino, et il fortissimo e ricco castello di Napoli, e lo inespugnabile castello di
ricco castello di Napoli, e lo inespugnabile castello di Milano, senza molte altre fabbriche notabili
. La origine di costui fu da Castello San Giovanni di Valdarno, e dicono che
la torre e la casa della Petraia a Castello. Nel palazzo dove abitava la Signoria ordinò
discesi i suoi del Ferrarese, da Ficaruolo castello in sul Po, che le foglie fanno
, che le foglie fanno il cognome del castello, e l 'onde del fiume.
infinite lode se le convengono. Lavorò nel castello di Prato il pergamo di marmo dove si
e sculture, cioè nella sala grande del castello di Napoli sopra una porta, di dentro
di basso rilievo, e la porta del castello di marmo a ordine corintio con infinito numero
allogato dal re Alfonso una porta vicina al castello dove andavano più di 80 figure, le
E fuori di Porta Versellina, vicino al castello, a certe stalle oggi rovinate e guaste
, una tavola a tempera nella cappella del castello, dove oggi sta la guardia. Appresso
venerazione. Si trasferì a Prato, castello vicino a Fiorenza, dove per parentela d
dimorò faccendo opere in diversi luoghi di quel castello. Avvenne allora che le Monache di Santa
di Nostra Donna, onorata reliquia di quel castello. Di che le monache molto per tal
casa pia. E nella Pieve di detto castello fece in una tavolina, sopra la porta
, levar quelle che impedivano la vista al castello e mettervi queste due statue. Il medesimo
molto amore. Alla Scarperia, che è castello in Mugello, passo per Bologna, sopra
molto bella. Dipinse ancora in Città di Castello, sino a che ultimamente tornò a Roma
ignude assai, delle quali oggi ancora a Castello, luogo del duca Cosimo [fuor] di Fiorenza
pregio. Per che Andrea gli dipinse nel castello di Mantova, nella cappella di quello,
'Frati del Zoccolo fuor di Prato, castello X miglia lontano a Fiorenza, lavorò un
un Cristo morto; et a Città di Castello in San Francesco è ancora una tavola d
di terretta, il quale è oggi a Castello, luogo del duca Cosimo. E perché
: eresia grandissima nella nostra arte. In Castello Santo Angelo fece infinite stanze a grottesche,
a fresco pure di non poca importanza a Castello della Pieve. Soleva Pietro, sì come
si fidava, mentre andava e veniva da Castello della Pieve a Perugia portare dimolti danari addosso
comprò case, et in Perugia et a Castello della Pieve similmente acquistò molti beni stabili.
di febbre continua finì la vita sua nel Castello della Pieve, e da 'suoi parenti
imbellita oggi veggiamo. Costui nacque in Castello Durante, nello stato di Urbino, d
e rifondare con le difese a uso di castello la Mole di Adriano, oggi detta Castello
castello la Mole di Adriano, oggi detta Castello Santo Agnolo; alla quale impresa fu preposto
Monte, cardinale di Santa Prassedia, nel castello del Monte Sansavino; e un altro per
con alcuni suoi amici, a Città di Castello fece una tavola in Santo Agostino di quella
e degli amici suoi. Dove in quel castello fece fabbricare per sé una comoda casa,
far fare alla Madonna delle Carcere in quel castello una tavola di pittura bellissima, avendo egli