mi parendo, con tal prosonzione, farmi degno d 'alcun castigo, ragionando di pittura
trattato sia giudicato e reprobato, mi terrò degno d 'oscurarmi con la morte.
sua bellezza, sei anco più di me degno di goderla ». La. Cosa
Aristide, meritevole di sì alti prezzi e degno d 'una perpetua gloria! Quelli furono
a quelle credendo mangiarsele. Fa. Degno de più onorato preggio fu Parasio, che
nostro pittor celeberrimo e non manco degli antichi degno d 'onore. Costui, a perpetua
nobil patria, ma a chi ne è degno. Abbiamo per isperienzia nell 'arte nostra
il fattibile è l 'ultimo e manco degno. E da questa divisione, fatta dal
è più certa o ha il subbietto più degno, è più nobile, benché principalmente s
che il fine è o meno o più degno, così l 'arte è più o
tante quanti fossero i fini. È ancora degno di considerazione che il fine di tutte l
ha il suo fine più nobile e più degno, il quale è, come si disse
per accidente, e però è ben più degno, ma meno utile, perché, come
cioè l 'uomo; ma è più degno, perché, come dice Aristotile, egli
'altra parte mi è venuto agli orecchi degno di considerazione. Ma perché a me
torni pulito e piano, colui è più degno di loda e tenuto da più degli altri
onore, conoscendo che quello era il più degno et onorato lavoro che si potessi mai allogare
de le opere loro; né giudicai mai degno fine di queste mie, non so come
il principio, ancora che piccolo, è degno sempre di lode non piccola. Non
mano: il che molto più lo farebbe degno di lode, se fosse così, per
ch 'egli più d 'ogni altro degno ne dovessi essere. Intendendo ciò, il
corpo e mantenuta appresso la sua memoria per degno e conveniente premio delle fatiche durate da lui
portato, giudicò Domenico che e 'fosse degno d 'avere una sua sorella per moglie
per le sue virtù, di essere fatto degno dell 'ufficio del Piombo, nel quale
per le qualità suo l 'ho giudicato degno di memoria. Ma ritornando al Cronaca
a Filippo Strozzi, il qual ne fece degno Alfonso Davolos marchese del Vasto, et il
, sentendo il suo procedere di parole, degno d 'ogni beneficio, e lo constituì
di tal cosa in dono ne fe 'degno messer Pietro Aretino, il quale in Arezzo
prelati fu onorato molto; e fu tanto degno di lode per alcune cose sue che colorite
dico di lodar Michelagnolo che è degno d 'ogni gran lode, ma di
, e che solo Tiziano era degno del nome di pittore. Fab.
Aspettate pure. Il re Filippo ancora, degno figliuolo di tanto prencipe, ama et onora
molto ben con gli effetti di essere stato degno discepolo del divin Rafaello non solo
di Francia. Né Perino del Vaga è degno di poca laude. Così hanno i pittori
, s 'acquista biasimo e si fa degno di riso o di sonno, come Orazio
allora risuscitato, non sappia s 'è degno di misericordia o di giustizia: però come
segue, a mio giudizio, non men degno di riso ch 'el sopra detto,
, ma di giustizia, e chi è degno di premio e chi di castigo, e
'altra parte mi è venuto agli orecchi degno di considerazione. Ma perché a me
tempo di Firenze, l 'aveva giudicato degno di quel grado; quando intendendo ciò il
di cuore ne giudicò molto più di sé degno: appàrino da questo santo uomo i religiosi
ma come fu volontà di Dio niuno fu degno di poterla pigliare, eccetto che il guardiano
. Nella qual opera è quel suo artifizio degno d 'esser molto considerato dagli artefici,
per le sue qualità, di essere fatto degno dell 'ufficio del Piombo, nel quale
inquisitore all 'altro, fu giudicato finalmente degno di gravissima punizione: la quale non fu
che era ordinario e semplice e non ben degno di quella sala - con vario spartimento ricco
, facendo fare papa Paulo Terzo un apparato degno di quell 'invittissimo principe, fece Raffaello
da eccellentissimi maestri, il signor Bernardetto, degno figliuolo di tanto padre, il quale come
particolari fabriche servito; il quale Zamfragnino (degno e conveniente nome dell 'eccellenza del maestro
, che in vero è stato grandissimo e degno d 'eterna memoria, hanno posta nel