'angeli? Fa. Spettacolo veramente divino. La. Fabio mio, voi
'arte nostra. Costui ha un intelletto divino, tutto elevato, tutto virtù, et
tratta dalla macchina (come si vede nel divino libro delle Meccaniche d 'Aristotile),
eccettuato solamente il metafisico o vero il filosofo divino. Onde potemo dire che un medico,
, il quale fu et è meritamente chiamato divino, fu oltra modo studioso della pittura;
nel scrivervi questa, andai a trovare il divino Michelagnolo, il quale, per
e di scienzia pieno et in ogni cosa divino, acciò di questo la sentenzia su vi
dotti ingegni, come il vostro raro e divino. Al quale s 'io non l
soggetto sì artifizioso e più tosto miracoloso e divino. Dico ancora, per gli essempi
del disegno e la grandezza dello ingegno suo divino nelle stupende figure di rilievo fatte da lui
So anche quanto vi siate rallegrato del nostro divino Michelagnolo, che ne siate raguagliato
'non errano punto coloro che lo chiamano divino, poiché divinamente ha egli in sé solo
e non senza cagione, perciò che il divino Architetto del tempo e della natura, come
lo scudo d 'Acchille, da quel divino poeta con tutta l 'arte più tosto
fabrica del mondo, et il maestro quel divino lume infuso per grazia singulare in noi,
que 'tempi et in quella professione tenuto divino da que 'popoli inetti, non pensando
effigie sua scolpita di marmo, e dal divino uomo messer Angelo Poliziano lo infrascritto epitaffio in
anni senza uno animo egregio et uno spirito divino, che Filippo lasciassi al mondo di sé
opera lo rendé medesimamente per uno ingegno veramente divino, che meritò essere amato da chi il
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et ogni altra parte che da uno ingegno divino si possa o debbia mai aspettare. Fu
quale, essendo stato tenuto maestro raro e divino nelle difficultà de 'corpi regolari e nella
nella faccia di lui predicante si conosce il divino spirito, e nelle turbe che ascoltano i
immaginarsi che e 'non avesse qualche spirto divino adosso. E se non fussi stato che
magisterio et arte di Paulo da Verona, divino in quella professione sopra ogni altro ingegno rarissimo
e trascende e ricuopre tutti, è il divino Michelagnolo Buonarroti, il qual non
si interveniva; et avendo uno intelletto tanto divino e maraviglioso, che essendo bonissimo giometra non
dirsi che in diligenza e naturalità al mondo divino ingegno far non la possa sì simile.
fatto per il suocero suo: lavoro veramente divino, perché vi è una unione sfumata ne
Giuliano in Roma si praticava che 'l divino Michele Agnolo Buonarroti dovesse fare la
concorrenza di quello, più mirabile e più divino; onde spronato da l 'amor de
in una delle pareti nette, il culto divino e l 'arca degli Ebrei et il
fierezza et ardire celeste che suole il giudizio divino molte volte mettere nel volto de 'servi
Sebastian Veniziano della prima maniera, e dal divino Raffaello d 'Urbino una Galatea
Ferrara fecero i fati de la natività del divino messer Lodovico Ariosto, accompagnando la penna al
quelle donne alla fonte, che fu tenuto divino, attesoché vi erano ignudi e femmine lavorate
che e 'visse fece di lui il divino Michelagnolo, e lo aiutarlo,
di voler gettare per terra la cappella del divino Michele Agnolo, dicendo ch '
moderni fu capo, e più di tutti divino è stato tenuto. Come si veggono ancora
di quanti egli ne fece fu il più divino, venendo ciò dal suggetto di lei e
'artifizio di corpo vedere uno ignudo tanto divino, né ancora un morto che più simile
di sé e d 'uno artefice sì divino e suo cittadino, quelle maraviglie che un
fu condotto in Fiorenza Giovanni da Udine, divino, il quale per lo stucco della tribuna
ha veduto una sola volta le pitture del divino Michelagnolo, non si dovrebbe invero
sempre tra 'Latini nella poesia tenuto Virgilio divino, ma non si sprezzò giamai né si
dagli altri pittori, che lo fa divino. Ma io non voglio rapportarmi, come
d 'un uomo che per altro è divino. Fab. Vi ritorno a dire
infinito, argomento efficacissimo della fertilità di quel divino ingegno; et in ciascuna si veggono invenzioni
scoltura è poi Michelagnolo unico, divino e pari agli antichi, né in ciò
adunque il nostro Tiziano nella pittura divino e senza pari; né si dovrebbe sdegnare