• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Gherardo Starnini fiorentino, il quale molto lo imitò e gli fe 'continovamente onore eccessivo.

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

predette. Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della natura, ma

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

gli fu veramente se gli convenne. Imitò Parri alquanto la maniera di Masolino, ma

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

aretino, il quale sempre la sua maniera imitò, e bonissimo maestro fu tenuto di figure

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

E lasciò suoi discepoli Benozzo fiorentino, che imitò sempre la sua maniera; Zanobi Strozzi,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

parte di quel muro ricuopre, nella quale imitò ['l] colore del ritto e del

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

questo sia il vero, Francesco di Pesello imitò talmente la maniera di fra 'Filippo che

gran lunga lo superava. Conoscesi che Pesello imitò la maniera d 'Andrea dal Castagno;

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Iacopo della Fonte, la maniera del quale imitò sempre Lorenzo il più che e 'potette

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

60 anni, Iacopo da Montagna, che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano

. Ma quello che più di tutti lo imitò e gli fece maggiore onore fu il Rondinello

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

dunque tutto a quella arte, seguitò et imitò sì fattamente il maestro suo che fra '

la Calunnia di Apelle, dove Sandro divinamente imitò il capriccio di quello antico pittore, e

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

discepolo Francesco Mazzola parmigiano, il quale lo imitò grandemente. Furono le pitture sue circa il

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

non solo ne divenne pittor grande, ma imitò tanto la maniera del frate, che l

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

lui operò, perché ritrovo ognuno che lo imitò essersi a onesto porto ridotto: e così

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

morbido nel suo colorito; e di continuo imitò la maniera del grazioso Rafaello,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Fattore, il quale ne 'disegni suoi imitò la maniera di Raffaello e la

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

'istoria (in che Rafaello imitò talmente gli scrittori, che spesso il giudicio

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

tempi. E perché, se bene imitò que 'Greci, aggiunse molta perfezzione all

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Scala, spedale di Siena, nelle quali imitò di sorte la maniera di Giotto

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

predette. Venne poi Mirone, che non imitò affatto affatto la verità della natura, ma

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

furono Bertoldo scultore fiorentino, che l 'imitò assai (come si può vedere in una

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

come Michelozzo, il quale in questo non imitò Donato suo maestro ma sì bene

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

E lasciò suoi discepoli Benozzo fiorentino, che imitò sempre la sua maniera; Zanobi Strozzi,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

questo sia il vero, Francesco di Pesello imitò talmente la maniera di fra 'Filippo che

lunga lo superava. Conoscesi ancora che Pesello imitò la maniera d 'Andrea dal Castagno;

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Iacopo della Fonte, la maniera del quale imitò sempre Lorenzo quanto potette maggiormente. Il qual

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

anni sono, Iacopo da Montagna, che imitò molto la sua maniera, per quanto mostrano

Vinezia. Ma più di tutti l 'imitò e gli fece onore Rondinello da Ravenna,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

tutto a quell 'arte, seguitò et imitò sì fattamente il maestro suo che fra '

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

sua bellezza Lionardo da Vinci sempre imitò; sonvi ancora due cavagli con il modo

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

ragionevole e con assai figure, nelle quali imitò i suoi passati. Dopo costoro fu ragionevole

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

zio, come s 'è detto, imitò in modo la maniera di detto Pietro,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

quella, e nel colorito a olio la imitò grandemente. Costui gustando il buono de l

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

egli aveva fatto degli ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi e molti altri che

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Raffaello la maniera di Pietro, la imitò così a punto e in tutte le cose

lui operò, perché ritrovo chiunche che lo imitò essersi a onesto porto ridotto: e così

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

, dirò quanto a Tommaso ch 'egli imitò molto nella pulitezza il suo maestro, e

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

Per ragionar dunque primieramente di Giovanni, costui imitò sempre la maniera del Bellini, la quale

Pellegrino, e fra l 'altre cose imitò nelle sue pitture ogni sorte di pesci eccellentemente

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

, non gli piacendo, che egli lo imitò molto: la quale tavola si tenne in

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

dopo lui Ieronimo Mazzuoli suo cugino, che imitò sempre la maniera di lui con suo molto

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

vero ebbe assai disegno, e quando volle imitò il buono. In Fiorenza fece molti quadri

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

. Onde tornato a Bologna, l 'imitò sempre, non studiando altro che quella e

poca importanza. Ma quegli che più imitò le buone maniere et a cui più giovarono

Vita di lui. Et oltre quelli lo imitò molto bene Cesare da Sesto, anch '

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

di liofante di marmo per il niffolo, imitò in tutto e per tutto il tempio di

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

: ma non è gran fatto, perché imitò una tavola d 'Alberto Duro fiammingo,

• Testo a stampa
• Trattati d'arte del '500

natura crudele molto e pieno di rabbia, imitò quelle parole di Dante: Caron