Cimabue, ma ancora divenne tanto imitatore della natura che ne 'tempi suoi sbandì
, discepolo di Stefano suo padre e prontissimo imitatore di Giotto e sì vero,
ogni minuzia che la natura facesse era bonissimo imitatore. Ebbe la maniera un poco secca e
luogo a l 'altro. Fu costui imitatore della maniera di Donato, quantunque
Piero Perugino e fu tenuto diligente coloritore et imitatore della maniera di Pietro suo maestro, con
per le opere sue quanto egli fussi buono imitatore delle cose antiche e quanto egli osservassi le
presero il Francia, il quale, come imitatore della maniera di Andrea, l 'opera
antiche de le più celebrate, vantandosi lo imitatore che di gran lunga aveva superato gli antichi
in alcuna cosa che non sia dall 'imitatore suo conosciuta. È ben vero che,
del maestro suo, ma divenne così buono imitatore della natura che sbandì affatto quella goffa maniera
natura sa fare si sforzò d 'essere imitatore. Ebbe la maniera alquanto secca e crudetta
luogo all 'altro. Fu costui imitatore della maniera di Donato, quantunque
, che fu tenuto diligente coloritore et assai imitatore della maniera di Pietro Perugino, con il
per le opere sue quanto egli fussi buono imitatore delle cose antiche e quanto egli osservasse le
d 'Andrea e molto amico suo et imitatore della sua maniera; il quale Iacone,
, che ebbe bellissima maniera e fu molto imitatore di Pellegrino. Ma sarebbe stato a costui
'opere essere fidelissimo discepolo di quello et imitatore della sua maniera, come si conobbe nelle
, presero il Francia, acciò, come imitatore della maniera di Andrea, l 'opera
Pier Maria da Pescia, che fu grandissimo imitatore delle cose antiche; e gli fu concorrente
si voltò allo intaglio, e fu grandissimo imitatore degli antichi. Di costui si vedde molte
'tempi nostri il più bello e maggiore imitatore della natura nelle cose de 'colori,
, grave, di giudizio, e molto imitatore del vivo e delle cose della natura,
cosa terza dal vero, e che ciascuno imitatore è 'l terzo dalla verità.
ragioni da lui allegate, che l 'imitatore è terzo della verità e perciò vie più
, con questo suo fondamento che l 'imitatore faccia una cosa terza dalla verità, la
, colui che parla non si potrà dire imitatore. Il filosofo adunque, che legge a
imita solamente per rassomigliare e rappresentare, vero imitatore sarà e fabbricator d 'idoli; per
degno di lode; e nondimeno l 'imitatore sarà principalmente icastico, benché, quanto all
'opera non abbia fatto imitazione icastica et imitatore icastico dir non si debba. Fi
'un 'altra cosa fu ancora giudicioso imitatore il medesimo Palamede, quando ritrovò quell '
formatore d 'imagini, non per tanto imitatore appellar si dee, come quegli che indirizza
il dire che l 'idolo dell 'imitatore non vaglia ad altro che ad imitare e
un orgoglioso fu parimente il medesimo Tasso eccellentissimo imitatore nella persona d 'Argante, quando cantò
Fare a simiglianza. Lat. Imitari Imitatore m. Che imita. Lat.
Giotto, che non solo fu suo grande imitatore, ma anche in alcune cose lo superò
ancora, che in ogni cosa volle essere imitatore del maestro, non avendo mai riportato alcun
opere di Giotto, ne riuscì così grande imitatore, che ne fu chiamato per soprannome Giottino
discepolo di Giotto, e suo grand 'imitatore. Colorì in santa Croce di Firenze una
fu bonissimo scultor di marmo, ed ottimo imitatore di Luca. Opere delle sue mani furono
dal Caravaggese e non altro che un debole imitatore di Tiziano di cui fu
, in Bergamo nella quadreria Carrara. Grande imitatore di Tiziano; men forte
più tritume. Nel resto è buon imitatore di quella maniera. Vi sono dorature nel
poche e alcune mediocri. Parrebbe un ragionevole imitatore del Bellini se non avesse fatto altro
Santi Rocco e Pier Martire, ottimo imitatore di Tiziano, ma nelle forme
Sant 'Agostino ove si conosce chiaramente imitatore della scuola di Bassano. Altro quadro
Bambino nella Galleria Braschi a Roma. Imitatore di Leonardo. Flores O
brillante. Floriano [c. 26] Imitatore di Tintoretto. A San Lorenzo una
vede talvolta il copista, talvolta l 'imitatore. Notisi che in antico manoscritto si
di Ezelino, ecc., buono imitatore. Giotto [c. 32v]
O sia Pietro Ricchi o Righi, imitatore di Bassano, Verci [1775, p.