i pittori antichi celleberrimi, la cui ingeniosità meritò affaticare la cortesia de 'scrittori, facendo
comporre un pittore perfettamente qualificato, ugual al merito e grandezza dell 'arte, vi parrà
colui ch 'opera non può sapere il merito di quella cosa che non si vede,
debbe biasimare Fallari, tanto in questa crudeltà meritò d 'essere lodato. Al che si
e primo stimato, da 'suoi cittadini meritò onorato premio. Felicità certamente grandissima fu
le rare virtù che in lui risplenderono, meritò, ancora che e 'fosse nato di
di questo maestro ogni giorno più maraviglia, meritò d 'avere in Santa Maria del Fiore
ricevendo tutto il contrario d 'ogni loro merito: ancora che ciò non avvenisse in maniera
a mez[z]ogiorno dove ancora si truova. Meritò dunque Andrea per le onorate fatiche di cotanti
la quale, come inusitata anzi prima, meritò egli comendazione infinita. Fu Ambruogio pratico
arte guadagni continovi più per sorte che per merito, per attendere più alle baie che all
bene e simigliante così al vero che ben meritò somma lode; era accanto a costui un
il fine ottimo e di bellezza maravigliosa. Meritò dunque Duccio sanese, pittor molto stimato,
quivi a fresco et a tempera molte pitture meritò che da la Signoria gli fusse dato a
Ornamentis Auxerunt Et Fatis Functum Egregiis Verisque Laudibus Merito Semper Concelebrarunt. Lasciò suoi discepoli Masolino
nella bontà, nella modestia e nel garbo meritò degnamente di esser fatto cavaliere, il qual
colmo di quella dignità che si riceve dal merito e non da la sorte, come veramente
'suoi cittadini con amare lagrime onorato, meritò sepolcro nel Duomo, non cessando eglino con
tempi suoi. Onde per virtù di questo meritò che gli Operai di Santa Maria del Fiore
stesso, poi alla sua patria portava, meritò da Donato scultore e Filippo Brunelleschi
ordinati e bene spartiti ch 'e 'meritò conseguire quella lode, e maggiore, che
medesimamente per uno ingegno veramente divino, che meritò essere amato da chi il conobbe et ammirato
come affaticandosi per lasciar tante memorie di sé meritò in terra nome onorato, ragionevolmente credere si
per lo studio della virtù sua non solo meritò d 'essere amato da lui, ma
infinità di trofei variati; per il che meritò che quel re gli portasse grande amore,
, poco nota nella età sua. E meritò per questa opera che Luigi Bacci da lui
, oggi Vescovado di quella città. E meritò titolo dagli artefici del miglior geometra che si
Neque Picturis Quicquam Potest Esse Illustrius Propinqui Optime Merito Propinquo Pos.
, occorrendo il ritorno di quello a Fiorenza meritò che il maestro gli lasciasse tutte le masserizie
Camicia, che in Ungheria per questa virtù meritò essere molto stimato da quel re et onoratissimamente
il quale per lo ingegno suo nella architettura meritò che il predetto Papa in ogni sua impresa
Di maniera che avendone acquistato fama grandissima, meritò che nel mezzo di quel lavoro gli fusse
e garbo bellissimo. Onde per tale opra meritò che la Signoria di Siena lo rimunerasse.
a Siena se ne tornò con premio, meritò per gli onori e pel grado che a
per essere stato persona onorevole e molto stimata meritò questa memoria da 'suoi fratelli. Condusse
la pescheria e 'l macello, che meritò per questo da la Signoria perpetua provisione.
aveva a dare a chi con lode e merito al giudicio del Pontefice fosse paruto. Laonde
egli persona di grandissima utilità alla patria sua meritò che la Signoria di Fiorenza gli desse provisione
; il quale imitando la sua maniera, meritò lode, come ne fa fede nella Pieve
fu sepolto l 'anno Mdxv. Meritò veramente Sandro gran lode in tutte le pitture
di legnami, quegli intagliò tanto egregiamente che meritò lode del più bello ingegno che in quel
'avevano praticato, ch 'e 'meritò coprire con la grazia della sua virtù l
condotta dal Francia, ch 'e 'meritò da messer Giovanni, oltra le lode,
offendere quelli che operavano. E per questo meritò, oltre alcune brutture fattegli dagli artefici,
espresso quel concetto difficile, che e 'meritò di essere stimato in Venezia et onorato da
vedere. Per che certissimamente Antonio meritò ogni grado et ogni onore vivo, e
quivi di man sua. Per il che meritò dal Papa, che sommamente lo amava per
la Nostra Donna et altri Santi intorno. Meritò lode straordinaria, avendo introdotto un modo di
carezze a tali ingegni; per il che meritò che la gentilezza di Rafaello li
coro lavorato da lui; per il che meritò che dalla Religion sua fosse stimato e con