le imagini dipinte fatte con colori e le statue e simolacri fatti con scoltura di pietre,
poi scritto il Damasceno, ma quella delle statue solide avesse principio da Thare, padre d
qual Belo parimente Semiramis moglie di Nino eresse statue di smisurata grandezza come scrive Diodoro, ancor
che varii uomini et altri animali fossero in statue adorati come dèi, accioché, venuto Cristo
suono o stridore artifizioso facendo credere che quelle statue fossero animate, cioè che con quella materia
per dèi e tribuirli perpetua immortalità con dedicarli statue e sacrificargli, scrivendo S. Cipriano:
migliore o più atta, che di fabricarli statue e dirizzare i loro idoli e simolacri,
osservanza verso alcuno, gli hanno poste le statue in publico. Dunque non è meraviglia se
quale biasima quei che prima aveano erette le statue di dei nelle città, dicendo che avevano
loro inganno, ma sendo fra noi tante statue de 'falsi dèi e facendosene tante ogni
s 'è conveniente il conservare le loro statue o ritratti, poneremo per fondamento generale di
chi in pitture magnifiche, e chi in statue superbe, facendone publico spettacolo; né si
sorti de imagini profane, siano pitture o statue o medaglie o altre, sogliono coprirsi con
i bronzi, le medaglie, archi, statue e simili altre memorie si è venuto in
che quei che tenessero le medeme medaglie o statue o pitture di essi, già fatte sino
Cap. Xvii. Delle statue che dirizzano i popoli cristiani in onore de
tanto maggiormente debbono essere ricevute e commendate le statue de 'prencipi fedeli, quanto che,
che per meglio fare, tratteremo prima delle statue quanto al popolo che le dedica, di
da 'quali ebbero da prima origine queste statue. Percioché chi va diligentemente osservando l
degne e giuste cause a quelli posero le statue, primamente per onorare nel miglior modo che
e ridotto a manifestissima adulazione, dirizzandosi le statue a 'prencipi di nessuna virtù e valore
l 'antica usanza di onorare con le statue i suoi prencipi; anzi, tanto maggiormente
, pastori e difensori loro, e dirizzandoli statue come a quelli che aveano ottenuta tal podestà
quello della falsa superstizione con che adoravano tali statue. E crescendo poi ogni giorno il zelo
che fu l 'indugiare di erigere le statue dopo la morte di quei che voleano onorare
, che abusorono spesso l 'instituto delle statue per varii loro disegni, così tra cristiani
di essaminarli, parlandosi solo al presente delle statue come di operazione esteriore, la quale giustamente
Cap. Xviii. Delle statue che i prencipi cristiani erigono a sé stessi
quantunque questi essempii più tosto appartenghino a quelle statue che sono poste da altri, nientedimeno,
a cose fragili e caduche, come le statue sono, essendo massimamente la professione cristiana tutta
guardati di publicare in vita loro le proprie statue, con molta lode di essi et universale
modestia loro. Ora in proposito delle statue, parendo a noi che le azzioni degli
fu ordinato che quelli, che a queste statue rifuggivano per certi delitti, fossero sicuri da
voluto. E quello che si dice delle statue che representano la dignità imperiale, si afferma
falsa superstizione con che si soleano adorare le statue, di che ne fecero publico decreto,
arguisce più tosto la prerogativa grande di queste statue, ad essempio di quello che dicono i
, anzi, la natura et origine delle statue è stata per onorare la persona e dare
. Non intendiamo per questo che le statue siano di sostanza alla dignità regia, sapendosi
diversi tempi non si movessero a desiderare le statue più per appetito di propria eccellenza, che
il medemo. Onde, per essere le statue, come a loro parve, cosa durabile
'opere loro, aggiongevano intorno a quelle statue, scrisse il Nazianzeno: Parum habent ipsi
, et alcune di esse, biasimando le statue, presuppongono che in esse si riponga il
sia che loro contradica, sapendosi che le statue, senza gli aiuti della bontà, della
che si potriano contro l 'uso delle statue addurre, hanno regolarmente luogo in uno de
è detto, overo s 'intendono nelle statue di persone particolari, che, non essendo
ritratti. Sono molto differenti le statue publiche de 'prencipi dalle imagini che per
, dalle leggi è condannata, se le statue loro dal Santo Ufficio vengono abbruggiate, con
S. Agostino, che, parlando delle statue e pitture, dice: Hoc totum genus
quale avendo condotto da Siracusa a Roma varie statue deliziose e che grandemente allettavano gli occhi de
Moisè scacciò dalla sua republica li artefici di statue e pitture che con bugie corrompessero la verità