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Discorso intorno alle imagini sacre e profane, diviso in cinque libri, dove si scuoprono varii abusi loro e si dichiara il vero modo che cristianamente si doverìa osservare nel porle nelle chiese, nelle case et in ogni altro luogo. Raccolto e posto insieme ad utile delle anime per commissione di Monsignore Illustriss. e Reverendiss. Card. Paleotti Vescovo di Bologna. Al popolo della città e diocese sua.

Paleotti Gabriele 50 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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le imagini dipinte fatte con colori e le statue e simolacri fatti con scoltura di pietre,

poi scritto il Damasceno, ma quella delle statue solide avesse principio da Thare, padre d

qual Belo parimente Semiramis moglie di Nino eresse statue di smisurata grandezza come scrive Diodoro, ancor

che varii uomini et altri animali fossero in statue adorati come dèi, accioché, venuto Cristo

suono o stridore artifizioso facendo credere che quelle statue fossero animate, cioè che con quella materia

per dèi e tribuirli perpetua immortalità con dedicarli statue e sacrificargli, scrivendo S. Cipriano:

migliore o più atta, che di fabricarli statue e dirizzare i loro idoli e simolacri,

osservanza verso alcuno, gli hanno poste le statue in publico. Dunque non è meraviglia se

quale biasima quei che prima aveano erette le statue di dei nelle città, dicendo che avevano

loro inganno, ma sendo fra noi tante statue de 'falsi dèi e facendosene tante ogni

s 'è conveniente il conservare le loro statue o ritratti, poneremo per fondamento generale di

chi in pitture magnifiche, e chi in statue superbe, facendone publico spettacolo; né si

sorti de imagini profane, siano pitture o statue o medaglie o altre, sogliono coprirsi con

i bronzi, le medaglie, archi, statue e simili altre memorie si è venuto in

che quei che tenessero le medeme medaglie o statue o pitture di essi, già fatte sino

Cap. Xvii. Delle statue che dirizzano i popoli cristiani in onore de

tanto maggiormente debbono essere ricevute e commendate le statue de 'prencipi fedeli, quanto che,

che per meglio fare, tratteremo prima delle statue quanto al popolo che le dedica, di

da 'quali ebbero da prima origine queste statue. Percioché chi va diligentemente osservando l

degne e giuste cause a quelli posero le statue, primamente per onorare nel miglior modo che

e ridotto a manifestissima adulazione, dirizzandosi le statue a 'prencipi di nessuna virtù e valore

l 'antica usanza di onorare con le statue i suoi prencipi; anzi, tanto maggiormente

, pastori e difensori loro, e dirizzandoli statue come a quelli che aveano ottenuta tal podestà

quello della falsa superstizione con che adoravano tali statue. E crescendo poi ogni giorno il zelo

che fu l 'indugiare di erigere le statue dopo la morte di quei che voleano onorare

, che abusorono spesso l 'instituto delle statue per varii loro disegni, così tra cristiani

di essaminarli, parlandosi solo al presente delle statue come di operazione esteriore, la quale giustamente

Cap. Xviii. Delle statue che i prencipi cristiani erigono a sé stessi

quantunque questi essempii più tosto appartenghino a quelle statue che sono poste da altri, nientedimeno,

a cose fragili e caduche, come le statue sono, essendo massimamente la professione cristiana tutta

guardati di publicare in vita loro le proprie statue, con molta lode di essi et universale

modestia loro. Ora in proposito delle statue, parendo a noi che le azzioni degli

fu ordinato che quelli, che a queste statue rifuggivano per certi delitti, fossero sicuri da

voluto. E quello che si dice delle statue che representano la dignità imperiale, si afferma

falsa superstizione con che si soleano adorare le statue, di che ne fecero publico decreto,

arguisce più tosto la prerogativa grande di queste statue, ad essempio di quello che dicono i

, anzi, la natura et origine delle statue è stata per onorare la persona e dare

. Non intendiamo per questo che le statue siano di sostanza alla dignità regia, sapendosi

diversi tempi non si movessero a desiderare le statue più per appetito di propria eccellenza, che

il medemo. Onde, per essere le statue, come a loro parve, cosa durabile

'opere loro, aggiongevano intorno a quelle statue, scrisse il Nazianzeno: Parum habent ipsi

, et alcune di esse, biasimando le statue, presuppongono che in esse si riponga il

sia che loro contradica, sapendosi che le statue, senza gli aiuti della bontà, della

che si potriano contro l 'uso delle statue addurre, hanno regolarmente luogo in uno de

è detto, overo s 'intendono nelle statue di persone particolari, che, non essendo

ritratti. Sono molto differenti le statue publiche de 'prencipi dalle imagini che per

, dalle leggi è condannata, se le statue loro dal Santo Ufficio vengono abbruggiate, con

S. Agostino, che, parlando delle statue e pitture, dice: Hoc totum genus

quale avendo condotto da Siracusa a Roma varie statue deliziose e che grandemente allettavano gli occhi de

Moisè scacciò dalla sua republica li artefici di statue e pitture che con bugie corrompessero la verità