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Discorso intorno alle imagini sacre e profane, diviso in cinque libri, dove si scuoprono varii abusi loro e si dichiara il vero modo che cristianamente si doverìa osservare nel porle nelle chiese, nelle case et in ogni altro luogo. Raccolto e posto insieme ad utile delle anime per commissione di Monsignore Illustriss. e Reverendiss. Card. Paleotti Vescovo di Bologna. Al popolo della città e diocese sua.

Paleotti Gabriele 5 risultati

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alloggiare se non persone oneste e di buona fama, così non siano vedute se non imagini

venisse qualcuno dai paesi nuovi, mosso dalla fama della religione cristiana, et entrato in tal

'autore di esso era persona di mala fama e pravi costumi, non volsero accettarlo,

così fragile materia sia bastante a conservare la fama sua longo tempo, e che a lui

siano persone di tanto valore, eccellenza e fama presso di ognuno, che siano armati e

Lettera di Messer Bartolomeo Ammannati, architetto e scultor Fiorentino, agli onoratissimi Accademici del Disegno.

Ammannati Bartolomeo 3 risultati

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poteva a buon 'ora acquistar onore e fama. Similmente, se un altro avesse trattato

desiderar la morte e del corpo e della fama insieme. Il far dunque statue ignude,

e non fuggissero la tanto amata e cercata fama mortale? Miseri loro, che bene (

Eccellenza della statua del San Giorgio di Donatello Scultore Fiorentino, posta nella facciata di fuori d'Orsanmichele, scritta da M. Francesco Bocchi in lingua fiorentina; dove si tratta del costume, della vivacità e della bellezza di detta statua

Bocchi Francesco 3 risultati

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parlamento, non essendosi se non per la fama delle valorose prove conosciuti prima, racconta come

a coloro essere avvenuto, i quali senza fama e senza lode sono vivuti:

parte il suo nome e la sua chiara fama. Ora, poiché ne 'più

Trattato della nobiltà della pittura. Composto ad instanzia della venerabil Compagnia di San Luca et nobil Academia delli pittori di Roma. Da Romano Alberti della città del Borgo S. Sepolcro.

Alberti Romano 1 risultato

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nobiltà tutta consistere in opinioni, e la fama publica mettere alcuno come in possesso della nobiltà

Il Figino. Overo del fine della pittura. Dialogo del Rever. Padre D. Gregorio Comanini Canonico Regolare Lateranense. Ove, quistionandosi se 'l fine della pittura sia l'utile overo il diletto, si tratta dell'uso di quella nel Cristianesimo e si mostra qual sia imitator più perfetto e che più si diletti, il pittore overo il poeta.

Comanini Gregorio 5 risultati

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quanto sa 'l mondo, tratto dalla fama dell 'eccellenza del Sig. Gio.

quello e quegli a questo assai manifesto per fama, entrarono di compagnia con la scorta d

Martinengo, il quale (per quanto la fama, che vola delle virtù sue, m

! Veramente che quest 'opera trascende la fama che di lei corre. Et ella è

, collocò nel primo capitolo del Trionfo della Fama gli uomini di guerra alla destra e disse

Baldinucci vocabolario (1681)

Baldinucci Filippo 1 risultato

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chiaro, bello, celebre, dare onorata fama. Lat. Illustrare, illustrem reddere.

Baldinucci Notizie de' professori del disegno (1681-1728)

Baldinucci Filippo 32 risultati

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grande il singolarissimo Antonio Magliabechi, della cui fama ormai è pieno il mondo, non so

S. Croce si riverisce; ed è fama, che molto al vivo il facesse,

suoi per altro infelici tempi, di aver fama del primo Pittore del Mondo, così fu

, chiamare uomini di non ordinario valore e fama. Ma perché più facil cosa è,

. Et maxime modicum durat haec nostra fama vanagloriosa, si aetates subtiles sequantur, ut

senno dichiara Cimabue uomo celebratissimo, agguagliando la fama di lui a quella di Guido Guinicelli.

, Ioctum florentinum Civem, cuius inter modernos fama ingens est, et Simonem Senensem.

cima dura etc. Vuol dire che la fama di molti dura molto tempo, ma non

altro eccellente Maestro, che fa scemar la fama del primo: ma se uno suttile Artefice

genti grossi, allora la sua eccellenza e fama durerebbe lungo tempo: ma quando seguita un

Fiorentini, che l 'uno tolse la fama all 'altro, il primo fu Cimabue

famæ, et gloriae: Sì che la fama di colui, scilicet Cimabovis ee scura;

anco lo tiene Giotto, perché la sua fama è stata vinta dalla età grossa in quell

ora à Giotto il grido, cioè la fama, sicché la fama di colui, cioè

grido, cioè la fama, sicché la fama di colui, cioè Cimabu oscura la fama

fama di colui, cioè Cimabu oscura la fama di Giotto, e falla apparire nulla.

Dipintore sopra ogn 'altro; sentendo la fama sua un grossolano Artefice etc. Lo

, e di varij gesti, e gran fama lasciò di se; ma molto maiore la

la Pittura in oscurità la ridusse in buona fama. Xxiii. 1470 Un buon Comentatore

ha Giotto il grido. Sicché la Fama di colui oscura. Fin quì questo

che potè tanto che scura ne divenne la fama di Cimabue, e solo egli fu nominato

eguale, ed abbia avuto pari nominanza e fama. E frattanto io, al quale non

opere condotto, non solamente si acquistò gran fama nella sua Patria; ma fu con grande

sua. Puossi applicare all 'opere e fama di questo Artefice quello del nostro Poeta allor

arte, si portò a Sicione tiratovi dalla fama di Panfilio, e di Melanzio, e

un subito per tutto il mondo così gran fama del nostro Artefice, che dall 'innanzi

'opere che riuscirono maravigliose gli procacciarono tanta fama, che Papa Bonifazio Viii, e non

, e dell 'Apocalisse; ed è fama che ciò facesse con invenzione e concetto statogli

io molto mi maraviglio, che avendo voi fama costante per lo Mondo di non aver pari

aspirare alla maggioranza di suo mestiere per acquistarsi fama nel Mondo: eccovi i versi del Poeta

à Giotto 'l grido Sicche la fama di colui oscura, etc. Operò

, prima che Cimabue s 'acquistasse la fama di aver di gran lunga superati nel disegno