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Vita di Antonio da Sangallo il Giovane

Vasari Giorgio, edizione del 1550 7 risultati

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tanta pratica, per la moltitudine dell 'opere infinite che aveva fatte, et era il

reverendissimo Farnese con tanta sodisfazione servito in tante opere di Antonio, fu costretto a volergli bene

, diedero poi quegli onorati segni nell 'opere loro ch 'al presente veggiamo. Antonio

Aveva Antonio in questo tempo alle mani cinque opere grosse, alle quali, benché fossero in

da Batista suo frattello. Erano queste cinque opere: la fortezza di Fiorenza, quella di

Fiorenza, le tante nuove ornate e variate opere facessero. Seguitò poi per il Duca

di papa Sisto, dove sono l 'opere di Michele Agnolo, e similmente

Vita di Giulio Romano

Vasari Giorgio, edizione del 1550 6 risultati

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de 'servigi negli uomini, quanto nelle opere la dottrina delle arti loro. Di queste

per che diedero fine in compagnia a infinite opere, le quale Raffaello aveva lasciato

Francesco, come quello che voleva l 'opere proprie condurre a modo suo. Fece per

a 'circunvicini e per fabbriche e per opere; come a Verona nel Duomo fece al

. Bene è vero, quanto a le opere, che se innanzi a lui non fossero

tutta Mantova s 'è veduto nell 'opere di Rinaldo e massimamente in una facciata di

Vita di Sebastiano del Piombo

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più gli strignesse l 'onore dell 'opere che il comodo e gli agi della vita

e ritratti, e si alzavano l 'opere sue in infinito per le lodi dategli da

da Michele Agnolo. Alle quali opere, oltra l 'essere di bellezza,

più lode chi tosto e bene l 'opere sue conduce. Nello scoprire di questa opera

gli davano arre di danari, che facesse opere per essi, delle quali egli più si

quella riuscì cosa bellissima. Finite l 'opere di Giuliano, Michele Agnolo,

appresso il reverendissimo Farnese ha fatto tante egregie opere miniate, le quali si possono mettere fra

Vita di Perino del Vaga

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dove eglino ascendono quando, con l 'opere loro affaticandosi, mostrano essere seguitatori delle scienzie

come si vede di suo in Fiorenza molte opere in assai luoghi e publici e privati.

Inghilterra, quivi ha fatto tutte l 'opere sue e dal re di quella provincia è

aspettazione di lui che successe dipoi nelle belle opere sue, condotte con tanta arte et eccellenzia

che il Vaga, lasciato tutte l 'opere, lo condusse a Roma. Dove egli

Rimasto così in Roma, e veduto le opere antiche nelle sculture e le mirabilissime machine degli

tanti chiari et illustri che avevano fatte quelle opere. E così accendendosi tuttavia più in maggior

vicino a quelli, sì che con le opere desse nome a sé et utile, como

chi egli si stupiva, vedendo le bellissime opere loro. E mentre che egli considerava alla

gli conveniva, volendo vivere, lavorare a opere per quelle botteghe oggi con uno dipintore e

, che furon poi tenuti molto eccellenti nelle opere loro. In questa compagnia fu consegnato Perino

nome, ancora che egli avessi fatto molte opere, e si sapesse certo quello che egli

in altra, pervennero, guardando l 'opere e vecchie e moderne per le chiese,

tempo, non vedendo altro che l 'opere di Giotto, avesse lavorato con

, e come curioso di veder l 'opere di Perino, e per abbas[s]arli lo ardire

suoi, che avevano visto in Roma eccellentissime opere sue, gli avevano [fatto allogare] quella opera

convertita in parentado. Laonde continovando a le opere che egli faceva continovamente, non ci andò

molti artefici e distrutto e portato via molte opere. Perino trovandosi in tal frangente, et

dilettava della pittura, che gli farebbe fare opere grosse; e massime che Sua Eccellenzia gli

come Luzio Romano, che vi fece molte opere di grottesche e di stucchi, e molti

a nessuno degli altri, quantunque l 'opere che sono in Siena di sua mano siano

sue. Ma per tornare a le opere che fece Perino dopo quelle che egli lavorò

le quali, insieme con le altre molte opere grandi e piccole sparse per Italia e fuora

cuore non solo in paragonare agli antichi le opere loro, ma forse in passarle di gran

più il disegnare che il condur l 'opere, andava seguitando quel medesimo ordine che già

e di biasimo ne fanno segno l 'opere de 'Chigi e quelle che son condotte

piacere ai principi per dar loro l 'opere presto, e forse benefizio agli artefici che

in qua nessuno ha messo mano in sulle opere mie. Laonde chi vòl conservare i nomi

Laonde chi vòl conservare i nomi e le opere, ne faccia meno e tutte di man

poteva avere giovani valenti, servirsene volentieri nelle opere sue, né restava egli di lavorare ogni