Detto Sandro Botticelli Pittore Fiorentino Discepolo di Fra Filippo Lippi,
cose, che il padre suo, cittadin Fiorentino, desiderosissimo del profitto di lui, procurava
. Francesco Di Simone Fiorentino Scultore Discepolo d 'Andrea del
Pittore, Scultore, E Architetto Fiorentino Discepolo di Lionardo da Vinci,
. Baccio Da Montelupo Scultore Fiorentino Della scuola di Lorenzo Ghiberti,
, che lasciò scritto Messer Francesco Albertini Prete Fiorentino, del quale si veggono copie in diverse
Bartolommeo Di San Marco Pittor Fiorentino Discepolo di Cosimo Rosselli, nato
è in azione di parlare. Il bassorilievo fiorentino di S. Giuliana ha qualcosa di simile
con Anteo, copia se non erro del Fiorentino; due modelli della celebre Flora farnesiana;
De 'Pitocchi Matteo [c. 18] Fiorentino. In Padova varie sue opere fra
1741. De 'Pitocchi Matteo, fiorentino, così detto dall 'introdurli nelle composizioni
(il falso Antico). Paolo Fiorentino detto Peluca è scultore di ragionevole espressione,
Opera Di Filippo Baldinucci Fiorentino Distinta In Secoli E Decennali
Opera Con le notizie di Cimabue Pittor Fiorentino, il primo che desse miglioramento all '
. – L 'eloquentissimo messer Giovan Bocaccio Fiorentino, Giornata sesta, Novella quinta, dove
1440 in circa. – Piero Boninsegni gentiluomo fiorentino, nel suo Ritratto delle Istorie Fiorentine,
fatto [p. 46] capo maestro Giotto cittadino fiorentino, e dipintore maraviglioso sopra tutti gli altri
circa. – Fra Domenico Di Giovanni teologo fiorentino dell 'ordine de 'predicatori, nel
Compagni di propria mano di Piero Compagni nobil fiorentino, scritto da lui l 'anno 1471
'animo; fu adunque il primo Ioanni fiorentino cognominato Cimabue, che ritrovò e 'lineamenti
avuto sì nobil successore, quale fu Giotto fiorentino coetaneo di Dante. Lo stesso Landino
manoscritto d 'Antonio M. Palmieri Altoviti fiorentino, nella libreria di s. Lorenzo:
, all 'anno 1342: Zoto fiorentino nella pittura celeberrimo, e singolare, non
, Cimabue e Giotto fiorentini etc. Cimabue fiorentino, che ne 'suoi tempi ottenne l
'Etruria Mediterranea. Vi fu Giotto fiorentino, che fu il primo a svegliare i
ma per molt 'anni andati fu Zotto fiorentino nella pittura singolare. 1567. –
nel mondo l 'anno 1336 mette Giotto fiorentino pittore, e per moltissimi anni avanti e
pittura a 683, dice: Cimabue fiorentino primo pittore degno di nome frai moderni.
così: [p. 59] Appena Giotto fiorentino ritornò in vita le buone arti, e
molte pitture a fresco della mano di Cimabue fiorentino, e di Giotto suo discepolo, ove
'arte per le mani del celebratissimo Masaccio fiorentino. Ora se da quanto s '
. E pure l 'opere di Buffalmacco fiorentino, discepolo d 'Andrea Tafi, furon
che per le più nobili operazioni elessero Giotto Fiorentino, che degli altri i quali con tali
così le porta nella sua traduzione Ambrogio Camaldolese fiorentino: [p. 68] Porrò Socrates,
I. Andrea Tafi Pittore Fiorentino Della scuola di Cimabue. Nato
anni di nostra salute 1213 nacque Andrea Tafi fiorentino, e conciossiacosaché non fusse mai la madre
campanile d 'Arezzo. Un tal Fuccio fiorentino, che in Firenze fabbricò con suo disegno
. Gaddo Gaddi Pittor Fiorentino Discepolo di Cimabue. Nato 1239,
Leon decino; Agnol cavaliere sprondoro e senator fiorentino, Sinibaldo ancor lui dello stesso senato;
; di cui nacque Niccolò cavaliere e senator fiorentino di maravigliose ricchezze; il quale fabbricò quella
, l 'altre volte nominato, Fuccio Fiorentino; il quale nella chiesa d 'Ascesi
detto, che Ugolino fusse discepolo di Stefano Fiorentino, e la ragione di quel rimprovero disse
Pittore, Scultore, E Architetto Fiorentino Discepolo di Cimabue. Nato 1276
di Bondone pittore, scultore, e architetto fiorentino ebbe i suoi natali, siccome io trovo
già Carlo della nobilissima famiglia degli Strozzi senator fiorentino, poi per riscontro avutone della medesima città
casa gli eredi di Alessandro del Nero nobil fiorentino, e barone romano, cioè quello stesso
effigie che da Cristofano dell 'Altissimo pittor fiorentino, per lo serenissimo gran duca Cosimo I
'altra prova indubitata. Nel pubblico archivio fiorentino, ne 'rogiti di ser Francesco di
'15 settembre 1335, che al modo fiorentino mesi 16 prima della sua morte, esso
probabile, che questo Stefano sia quello Stefano Fiorentino, del quale a suo luogo si parlerà