maraviglia d 'ognuno, che tutta la città corse ad abbracciare e rallegrarsi con Francesco suo
fece poi un paese et una parte della città di Verona ritratta assai bene di naturale.
per le feste di carnovale si facevano nella città, fu sempre in molte cose simili dal
Granacci molti quadri e tondi sparsi per la città nelle case de 'gentiluomini; e fece
molte case di cittadini dentro e fuori della città. Finalmente, vicino a 83 anni,
vagheggia, essendo alquanto rilevata, tutta la città di Firenze et il piano intorno; et
per Filippo Strozzi, che è oggi a Città di Castello in casa degl 'eredi del
detto Giorgio aretino. Nel Vescovado della medesima città, dietro all 'altare maggiore, fece
che per metter l 'arte nella loro città e 'conducessino di diversi paesi maestri,
buon ricapito fra gl 'artefici di quella città. Intanto capitando in Vinezia alcuni fiaminghi con
Tornato poi a Roma dopo che quella città era stata messa a sacco, avendosi il
Antonio un pozzo tutto di pietra in quella città, largo 25 braccia, con due scale
duca di Fiorenza, di fare in quella città una fortezza inespugnabile, il signor Alessandro Vitelli
Né questi disegni solamente fece Antonio in quella città, ma ancora molti altri di palazzi et
di Nepi e la fortificazione di tutta la città, che è inespugnabile e bella. Dirizzò
è inespugnabile e bella. Dirizzò nella medesima città molte strade, e per i cittadini di
ne 'bisogni del suo palagio e della città, e particolarmente che arebbe avuto carissimo Giulio
intervennero. Diede oltre ciò per tutta quella città di Mantova in diversi tempi tanti disegni di
Mantova, che in certi luoghi bassi della città s 'alzò l 'acqua presso a
e più belle per utile e commodo della città. Alla qual cosa opponendosi molti con dire
, ordinò che non potesse niuno in quella città murare senza ordine di Giulio; per la
, non si poteva edificare, massimamente nella città,
volle Gian Matteo Giberti, vescovo di quella città, che la tribuna del Duomo di Verona
, non l 'avesse ritenuto in quella città, dove aveva moglie, figliuoli, case
far di nuovo tutto il Duomo di quella città. A che messo mano, Giulio lo
opere sue; e così arrivato in quella città, andando per trovar l 'amico senza
tali, che ad ogni canto di quella città meritava che fusse posta la statua di lui
quell 'uomo, che tanto onorò quella città, non è stato chi n 'abbi
avendo Giorgione da Castel Franco messi in quella città i modi della maniera moderna più uniti e
l 'origine sua. Fu nella città di Fiorenza un Giovanni Buonaccorsi che nelle guerre
ad offerirsi insieme con gli altri tributi della città, e per questo si chiamava Andrea de
papa Leone a Fiorenza, perché in quella città si feciono molti trionfi, Perino, parte
, parte per vedere la pompa di quella città e parte per rivedere la patria, venne
. Era in questo tempo in detta città il Piloto orefice, amicissimo e molto familiare
'più celebrati e tenuti migliori in quella città; nella quale per opera degl 'amici
rovina di Roma, che fu messa quella città a sacco, e spento molti artefici e
, dentrovi femmine bellissime, e per la città fece molti lavori a molti gentiluomini, in
comperò in Pisa una casa, piacendoli quella città, e quasi pensava, invecchiando, elegger
e molto adoperato da 'gentiluomini di quella città (che fu sempre amica e fautrice di
in poco tempo cominciò a essere in quella città nobilissima molto stimato. Né fu meno amato
alle monache d 'Ogni Santi della medesima città, nella qual è di sopra Cristo in
da Siena che predica al popolo della sua città in sulla piazza de 'Signori. Fece
; e passando da Pisa per vedere quella città, dato nelle mani a Batista del Cervelliera
furono mostrate tutte le cose più notabili della città, e particularmente le tavole del Sogliano et
Magi. Nella Mercanzia, tribunale in quella città, hanno gl 'uffiziali una tavoletta,
alla sepoltura da tutti gli artefici della sua città, la quale allora conobbe il grandissimo danno
di tutti gli altri che avevano in quella città operato nella pittura, la maniera d '
, che era disideroso che in quella sua città fussero uomini rari in tutte le virtù,
Francesco, allora guardiano del convento di quella città, allogò a Giovan Antonio la tavola dell
Aretini e Luigi Guicciardini, commessario in quella città, per onorare il Duca, due comedie