questo, perciò che con un solo colore dipinse, il quale affermano essere stato il primo
trattò, Cimone Cleoneo, il quale prima dipinse le figure in iscorcio et i volti altri
fu Polignoto da Taso, il primo che dipinse le donne con vesti lucenti e di begli
scendeva o saliva. Egli medesimo a Delfo dipinse quel tempio nobilissimo, egli in Atene la
dio de 'pastori ad Archelao re. Dipinse una Penelope nella quale, oltre alla forma
costumi che in onesta donna si ricercano. Dipinse un campione, di quelli che i Greci
ciascuna quello che in lei giudicò perfettissimo. Dipinse inoltre di bianco solamente alcune altre
nel mezzo di loro apparisce molto minore. Dipinse con bellissima invenzione il genio e, come
e non iscolorita, accresceva la maraviglia. Dipinse ancora uno Archigallo, della quale figura fu
età e quella vita senza pensiero alcuno. Dipinse inoltre un sacerdote sacrificante con un fanciullo appresso
Timante, il che male agevolmente sopportò. Dipinse ancora per suo diporto in alcune picciole tavolette
quale volendo che si conoscesse la lunghezza, dipinse appresso alcuni satiri che con la verga loro
molto meglio di ciascuno e molto più ne dipinse, e più arrecò a tale arte d
il ritratto dovesse vivere o fusse vivuto. Dipinse con un nuovo modo Antigono re che l
faccia non apparisse, perciò che egli lo dipinse col viso tanto vòlto quanto bastò a celare
chi alla parte disegnata presumesse aggiugner colore. Dipinse ancora a quelli di Efeso nel tempio della
non a novero, ma a misura. Dipinse molte altre figure di gran nome, e
, vi fece riporre quello di Agusto. Dipinse uno Eroe ignudo, quasi in quest '
'opera volesse gareggiare con la natura. Dipinse ancora a pruova con certi altri pittori un
anco di lui una Diana secondo che la dipinse in versi Omero, e pare che il
dipintore in questo vincesse il poeta. Dipinse inoltre con nuovo modo e bella invenzione la
così venuto, prima che altro tentasse, dipinse al detto messer Alamanno Salviati un bellissimo quadro
, fece certi quadretti che sono bellissimi. Dipinse similmente in una tavola un Cristo che mostra
di quella a Francesco, il quale vi dipinse Cristo che è deposto di croce da Ioseffo
'è il disegno nel nostro Libro. Dipinse a fresco nel reffettorio di San Salvatore del
vietato, che è una bellissima opera. Dipinse Francesco al signor Ranuccio cardinale Sant 'Agnolo
oltra le dette e molte altre cose, dipinse una Fama et altre figure, che sono
Vita sua. Al cardinale Riccio da Montepulciano dipinse nel suo palazzo di strada Giulia una bellissima
, in un quadro della medesima grandezza, dipinse le serpi che piovono addosso al popolo ebreo
. In sul campo di S. Stefano dipinse già la facciata della casa de 'Loredani
molto vagamente e fatte con bella maniera. Dipinse similmente a San Polo quella de 'Bernardi
quale poteva molto onore et utile sperare, dipinse in compagnia di coloro diverse cose in molte
diligenza. Nell 'arco sopra la tavola dipinse a fresco due Sibille, che sono le
quadro, che a questo è dirimpetto, dipinse Eraclio imperadore, il quale scalzo, a
Vita dell 'Indaco, in otto vani dipinse otto storiette de 'fatti et opere illustri
a una delle storie; ma non ne dipinse più che due braccia incirca, e due
due Profeti. Nella facciata dell 'altare dipinse Daniello di sua mano la Nostra Donna che
per allora non la condusse del tutto. Dipinse il medesimo, al tempo di Paolo Quarto
di sì grand 'opera. Parimente dipinse dalle Botteghe Scure per messer Alessandro Mattei,
scudi secento d 'oro. Poco dopo dipinse in Bracciano, al signor Paolo Giordano Orsini
suo fratello, che si portò benissimo. Dipinse poi a messer Stefano del Bufalo al suo
. E mentre che Taddeo lavorava queste, dipinse Federigo nella nicchia della medesima capella tre storiette
sommo la scala, fatta a lumaca, dipinse la prima stanza Santi Tidi, pittore fiorentino
ch 'è a canto a questa, dipinse il sopradetto Federigo Zucchero, fratello di Taddeo
Lorenzo Costa mantovano. Il medesimo Federigo Zucchero dipinse in questo luogo la loggetta che guarda sopra
'eccellente pittore. E nel medesimo luogo dipinse il medesimo l 'Angelo che amazza in
'operare. Nell 'offizio della Ruota dipinse Federigo, dopo le dette opere, intorno
gli stanno d 'intorno. Nella volta dipinse a fresco, dentro a certi ornamenti di
della sala grande del Consiglio, dove già dipinse Antonio Viniziano. Ma le gare e le
camere, che è dedicata alla Solitudine, dipinse Taddeo, con l 'aiuto de '