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Due Dialogi di M. Giovanni Andrea Gilio da Fabriano.

Gilio Giovanni Andrea 50 risultati

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  • Trattati d'arte del '500
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'l pittore in quel naufragio ci voleva fare un cipresso; come sarebbe anco se ne

la rotta di Annibale per ornamento ci volesse fare un San Pietro e San Paolo, e

, ma regolato. E colui che vuol fare un 'opera, doverebbe prima considerare quello

de l 'istoria; come sarebbe il fare il numero de 'Farisei maggiore o minore

Parrà per aventura al pittore grave di fare isprimere a le figure coi colori l '

, con le mani storte, come sogliono fare i vessati da simil male, par che

disegna in carta. Tal esso ne deve fare gli schizzi, i cartoni, i modelli

il dominio, che a pochi si vede fare il contrario ». Disse M.

'altro abuso che io noto è di fare al tempo de la passione del nostro Signore

fussero considerati, come dianzi diceste, in fare i modelli, gli schizzi, i cartoni

pittori più antichi di Michelagnolo soleano fare, quando dipingevano Profeti, Sibille, o

Vergine l 'incarnare che in lei voleva fare il Verbo eterno, a Zaccaria, padre

; e ciò mi pare più proprio che fare uno splendore, come diceste dianzi ».

'angelo, rispondo che ciò è lecito fare quando qualche mistero di quelli si pingesse;

tali, che non fusse lecito ad ognuno fare secondo che gli detta il capriccio, ma

perfetti et ingeniosi stimati, e pensano di fare l 'opere loro più vaghe, più

quel pittore che Orazio dice ce li voleva fare, così sarà questo. Se uno vorrà

dimostrando i scappucci e gli scherzi suoi nel fare un zoppo, uno stroppio, un cieco

dal cielo con atto poco onorato, dovendo fare quella apparizione con gravità e maestà tale,

in quel caso al gran persecutore, dovendolo fare vaso di elezzione, et anco per mostrare

l 'angelo, non gli arebbe fatto fare quel 'atto fuora del suo naturale e

: « Degli sforzi che molti pittori fanno fare a le loro figure, ne 'quali

Santa Potenziana che sia. Non bisognava dunque fare tanti groppi d 'angeli, con tanti

dunque il prudente pittore avvertire di non far fare a le sue figure sforzo disdicevole e che

l 'artefice, che, volendo far fare ad una figura uno sforzo, lo farà

pittore a quello che essa natura può vagamente fare: se fa un cavallo che corra,

che la natura più attamente e nobilmente fa fare ad un bel cavallo nel currere. Tal

la natura in quel 'atto può vagamente fare, acciò paia che quello sforzo per sé

quello che non può uno da sé stesso fare; ma di questi io non ragiono ora

del proprio quanto degli accidenti; e non fare a la cieca, e dar tosto l

figure, figurette, figuraccie e figuroni fanno fare agli uomini, a l 'arme,

che, quando dipingono le donne, fanno fare a le vesti un rilievo tale al petto

che incollate vi sieno, o come suol fare a le volte che un grandissimo vento tira

regolare che a le volte non sia lecito fare il contrario; ma questo vorrebbe essere in

in quelle cose che la natura può vagamente fare, e necessariamente può cadere, e sempre

; però, M. Ruggiero, senza fare altre scuse, dechiarate omai la vostra parte

di figure, tutto quello che vagamente può fare un corpo umano per via di sforzi e

a l 'altra; e per questo fare ha messa da banda la devozione, la

bene di quel poco e di questo molto fare regolata mescolanza e cavare un mezzo che suplisse

prima si vede il fatto compito che il fare. Tal sarà la nostra resurrezzione: l

maniera che il fatto, e non il fare, si vederà. Quanto ai versi di

dai rei; questa seperazione non si può fare senza tempo, né meno il collocare a

tempo, con tanti mezzi, si possa fare in uno atomo. Ma se consideriamo la

di Giosafat, dove s 'ha a fare il gran mistero de la resurrezzione. Di

si egli si lamenta: 'Io so fare le calze e non le gambe ';

beati nel luogo de 'reprobi, e fare con questo mescuglio una confugione. Inoltre,

ne nascerà uno assurdo, che sarà di fare Iddio corporale, che non è. L

o no. A 'reprobi doveva far fare quei gesti, che per lo spavento non

tolsero a 'Greci l 'uso di fare le statue e le pitture nude; come

e la riverenza de la religione, deve fare con la penna e con le parole l