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Introduzione alle tre arti del disegno. Architettura. Cap. III

Vasari Giorgio, edizione del 1568 1 risultato

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portico della Ritonda, di bronzo commesso nel marmo. Sono i canali nelle colonne di questa

Vita di Baccio Bandinelli

Vasari Giorgio, edizione del 1568 49 risultati

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Michelagnolo lavorava, due statue in un marmo d 'un Ercole che strigneva Anteo,

al Duca che il frate aveva guasto quel marmo, ne fece molti pezzi. In ultimo

Questa statua fu cominciata da lui in un marmo et assai condotta innanzi, ma non mai

del tutto una storia di mezzo rilievo di marmo, dove di figure alte due braccia incirca

due della pietra del Fossato e due di marmo, con un arco sopra con fregiatura di

bande voleva fare statue di braccia quattro di marmo a sedere sopra alcuni basamenti: cioè Leone

scudi 500 dell 'una delle statue di marmo finite, perciò non si vedde mai di

Onde avendone Baccio già prima fatto una di marmo, la quale è oggi nel medesimo palazzo

mettere de 'pezzi piccoli e grandi di marmo, non gli dando noia il fare ciò

, con intenzione di farlo col tempo di marmo con la medesima forma, ma con maggiore

coro di fare molte statue e storie di marmo e di bronzo nell 'altare maggiore et

ancora in due pergami che dovevano essere di marmo nel coro, e che le otto facce

molte storie di bronzo commesse nello ornamento di marmo. Sopra questo pensava di fare un ordine

braccia, per farvi una storia o di marmo o di bronzo della loro Creazione, per

per alcuni Profeti, per farli poi di marmo: opera certo et occasione grandissima e da

le quali è necessario intendere della materia del marmo, e di lui son vere, ma

lei lodare in quella statua se non il marmo. Messe dipoi mano Baccio alla statua

lo lasciò stare; e preso un altro marmo ne cominciò un altro con attitudine diversa dal

Padre, per la quale era venuto un marmo da Carrara bellissimo. Già l 'aveva

'altare e posto l 'imbasamento di marmo dove doveva stare la statua di Dio Padre

nell 'altare tutto quello che mancava di marmo farlo di terra, si fece aiutare da

testa grande di Sua Eccellenza per farla di marmo per la statua dell 'Udienza, chiese

quasi finita una testa del duca Cosimo di marmo, la quale Baccio poi pose sopra la

innanzi cavato a Carrara un gran pezzo di marmo alto braccia dieci e mezzo e largo braccia

, e dovesse cavarsi questa figura di questo marmo. Di questa figura fece Baccio più d

1559, nel quale tempo il padrone del marmo venuto da Carrara, chiedeva d 'essere

Duca a Giorgio Vasari che facesse pagare il marmo. Il che intesosi per l 'Arte

il Duca non aveva ancora dato libero il marmo a Baccio, si risentì Benvenuto e parimente

che Sua Eccellenza si degnasse di dare il marmo a colui che nel modello mostrasse maggior virtù

andare a Carrara per dare ordine che il marmo si conducesse a Firenze. Arrivato a Carrara

. Arrivato a Carrara, fece scemare il marmo tanto, secondo che egli aveva disegnato di

Benvenuto al Duca che Baccio aveva guasto il marmo innanzi che egli l 'avesse tocco.

la Duchessa operò tanto, che 'l marmo fu suo; e digià s 'era

di piazza una stanza per lavorarvi dentro il marmo; et in questo mezzo aveva messo mano

fontana, dove Baccio aveva fatto condurre di marmo a Giovanni Fancelli suo creato un pilo grande

uno, il quale aveva cominciato in un marmo grande, dove erano cinque figure, per

gli concessono che egli facesse uno altare di marmo, e sopra quello mettesse le dette statue

murare l 'altare et il basamento di marmo per mettervi su queste statue; e finitolo

può certamente far meglio. Rimase il marmo del Gigante in maggior contesa che mai,

, secondo che egli desiderava di cavare del marmo quella figura, et uno legno, come

grosso e lungo e largo e bieco quel marmo, acciò che Giorgio lo mostrasse a Roma

e così movesse il Duca a dargli il marmo - il che tutto fece Giorgio volentieri -

servisse per modello, della medesima grandezza del marmo: et il principe ciò gli concesse.

d 'avere a fare il Gigante di marmo, ma voleva almeno mostrare la sua virtù

età di tutti, non per ottenere il marmo, ma per mostrare l 'animosità e

si risolvé che l 'Ammannato avesse il marmo e facesse il Gigante, perché era più

non avendo veduto di suo lavoro alcuno di marmo, non gli pareva che si gli potesse

il modello di terra et il Gigante di marmo. Questa opera addunque tolse a lui la

che pose Ercole e Cacco quasi vivi nel marmo in piazza; la bontà della quale opera