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Vita di Giovanni Antonio Lappoli

Vasari Giorgio, edizione del 1568 6 risultati

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una compagnia de 'più nobili giovani della città che si facevano chiamare gl 'Umidi,

onore di quella Compagnia e di tutta la città recitata. Né tacerò un bel capriccio di

, che altre volte si erano per la città affrontati, usciti con le spade nude e

entrate e degl 'uffizii che in quella città godono i cittadini di quella, si stava

per la Compagnia dell 'Ascensione di quella città, in un gonfalone da portare a processione

quale giovane dolse infinitamente a tutta la sua città, perciò che vivendo era per fare,

Vita di Niccolò Soggi

Vasari Giorgio, edizione del 1568 8 risultati

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una cappella in S. Agostino di quella città, a canto alla porta a man manca

partito di ritornarsene in Arezzo, nella quale città aveva più amici, maggior credito e meno

, uno de 'maggiori cittadini di quella città, e questo fu che egli desiderava che

nelle quali egli arebbe potuto mostrare in quella città il valore della sua virtù. Messer Giuliano

quella Compagnia né agl 'altri di quella città. Ben è vero che dava fastidio a

delle Murate del medesimo ordine, in quella città, un Cristo morto con le Marie,

della Compagnia del Corpo di Cristo di quella città a dipignere una tavola per l 'altare

vita, et in San Domenico di quella città fu sepolto. Né molto dopo Domenico

Vita di Niccolò Tribolo

Vasari Giorgio, edizione del 1568 15 risultati

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di San Petronio, chiesa principale di quella città. Per che ragionato col Tribolo, e

lavorava nell 'Opera del Duomo di quella città due colonne con i capitelli di marmo,

'essercito, e vedere il sito della città appunto, avendo ordinato che segretamente fosse levata

che segretamente fosse levata la pianta di quella città, cioè, di fuori a un miglio

quattro uomini, i quali per tutta la città facessero far ornamenti magnifici e grandissimi per ricever

aiuto di circa novanta scultori e pittori della città fra garzoni e maestri, demmo compimento,

, che intanto aveva cominciato per sicurtà della città a cingere in sul poggio di S.

dinanzi e d 'intorno, et alla città parimente. È nel mezzo di questo giardino

queste parti hanno fatto e fanno essere nella città di Firenze leggi, pace, armi,

teste di casa Medici, o persone della città da quella dependenti. Ma perché questi nomi

lo scudo. E perché era costume della città di Fiorenza fare quasi ogni anno per la

ora di scogli e talora d 'una città o d 'uno inferno, come più

- et era stata fatta molto inanzi la città di Soddoma e Lotto con le figliuole che

de 'fiumi e sopra le fogne della città, cavalcava per lo dominio per ridurre molti

'Elba, non solo perché vedesse la città e porto che vi aveva fatta fare,

Vita di Pierino da Vinci

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l 'ufficio del capomaestro delle fogne della città di Firenze, secondo il quale ufficio ordinò

è tale che con utilità non piccola della città tutta quella piazza adorna. Già pareva

Cosimo allora intento a benificare et abbellire la città di Pisa, e già di nuovo aveva

il quale è nell 'opera presente alla città et alla restaurazione di essa sollecitata dalla sua

per l 'Arti risucitate da lui nella città di Pisa; et ella è cinta intorno

Da tutti questi è stata poi liberata quella città dalle sopradette virtù del Duca. Tutte queste

Vita di Baccio Bandinelli

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Lorenzo Vecchio de 'Medici, fu nella città un orefice chiamato Michelagnolo di Viviano da Gaiuole

, sì come a 'giovani ancora della città, di maniera che la sua bottega era

lavori ancora fatti da lui per tutta la città e dominio, egli divenne benestante non meno

Giovanfrancesco Rustici, scultore de 'migliori della città, dove ancora di continovo praticava Lionardo

sua. Fu la perdita del cartone alla città non piccola, et il carico di Baccio

passando per Firenze papa Leone X, la città per onorarlo, tra gli altri molti ornamenti

nel concetto degli artefici e di tutta la città, il quale prima s 'aveva di

in Fiorenza, il quale allora governava la città, ordinò che ponesse il Laoconte nel palazzo

cosa per sé. Così fu priva la città d 'un ornamento raro, quale indubitatamente

Buonarroti fu adoperato per le fortificazioni della città, e fugli mostro il marmo che Baccio

allora: perché venuta la guerra contro alla città di Firenze, convenne a Michelagnolo

per paura de 'cittadini a discostare dalla città. Finita poi la guerra e fatto l

aggiugneva che era invidiato et odiato in quella città: et essendo terribile di lingua e d

e magnificenza, e consequentemente a tutta la città, per essere lui di quella il principale

, il quale desiderando d 'ornare la città, fece a lui ancora molte carezze e