, non solo propria, ma prencipale delle pitture, che è di movere gli animi de
eggregia et eccellente, chi dubita che le pitture cristiane, da bellezza spirituale accompagnate, tanto
, per ora staremo solo in quegli delle pitture sacre e morali, ricordando prima che scrive
dei varii e notabili frutti che dalle cristiane pitture derivano al mondo, se per caso non
servire per norma al conoscere quali siano le pitture da essere seguite o fuggite dal cristiano.
ne 'quali più frequentemente sogliono versare le pitture, parte dannati dalle leggi, parte,
Cap. Iii. Delle pitture sacre che peccano in materia di fede,
materia di fede, e prima, delle pitture dette temerarie. Inteso che si
in universale quali siano i soggetti capaci delle pitture, discendiamo ora alle cose particolari e pigliamo
noi di accomodare gli essempii alla capacità delle pitture, come meglio giudicheremo convenirsi. Chiamano
che de 'cortegiani: tutte queste seriano pitture temerarie. Chi rappresentasse per certe alcune
intenerire il cuore. Le quali narrazioni o pitture, se saranno congionte con giudicio e verisimilitudine
Cap. Iiii. Delle pitture scandalose. Altre sono pitture dette
Delle pitture scandalose. Altre sono pitture dette scandalose, a similitudine delle asserzioni in
servizio e ministerio suo santo. Quelle pitture, dunque, che trapasseranno questi termini doveranno
Cap. V. Delle pitture erronee. Seguitano le erronee,
negli altri membri; medesimamente gli errori delle pitture, diffondendosi in tutti i soggetti per varii
sono stesi, e però si chiamano talora pitture vane, altre pitture mostruose, altre inette
però si chiamano talora pitture vane, altre pitture mostruose, altre inette o apocrife o superstiziose
inferiscono altro che errori varii e difetti delle pitture. Resta però questo nome generale di erronee
che medesimamente potrà servire per dar essempio delle pitture erronee, quando queste o altre simili si
Cap. Vi. Delle pitture sospette. Lasciando ora la contesa
e distinzione de 'difetti che cadono nelle pitture, non intendiamo ancora di astringerci ad alcuna
di ciascuna, secondo che meglio convengono alle pitture, pigliando per sospette tutte quelle che,
molti inconvenienti che ogni giorno si scorgono nelle pitture, causati forse per la sola inavvertenza.
Cap. Vii. Delle pitture eretiche. Potria forse alcuno dubitare
'padroni che si troveranno in casa tali pitture, che diremo? Noi, oltre la
colpevoli, quanto che, col tenere simili pitture, pare che non solamente appruovino gli errori
, pare che quelli, che tenessero tali pitture in prospetto degli altri, si potessero numerare
, quando non si conoscesse chiaramente che tali pitture fossero fatte in biasimo e dispregio di quella
Cap. Viii. Delle pitture superstiziose. Contrarie alle pitture dette
Delle pitture superstiziose. Contrarie alle pitture dette di sopra sogliono essere stimate quelle che
quale, quanto spetta al proposito nostro delle pitture, si può considerare in tre maniere:
overo quanto all 'usare e servirsi delle pitture già fatte; e però dice il Concilio
Cap. Ix. Delle pitture apocrife. Questo nome di apocrifo
esser vero. Donque, quanto spetta alle pitture, che in gran parte si regolano dai
labefactemus) –, così possiamo dire delle pitture, che, se bene non si troveranno
Cap. X. Delle pitture di Giove, di Apolline, Mercurio,
assai si può comprendere quello che sentiamo delle pitture de 'falsi dèi, nientedimanco, perché
Cap. Xi. Delle pitture de 'santi e sante, o di
concederà grazia, costume così irreligioso dalle religiose pitture. Oltre di ciò, mostrando la esperienza
Cap. Xii. Abusi delle pitture profane, e se elle cristianamente debbono essere
cose religiose e sante, e conseguentemente nelle pitture non vogliono admetterne alcuna che non sia di
convenienza c 'hanno i libri con le pitture. Imperoché si legge in varii luoghi nelle
gentili noi per medesime ragioni argomentiamo che le pitture profane, potendo apportare a noi varii giovamenti
colgono il mele, sappiamo valerci di queste pitture ad uso di pietà, essendo che la
non si servono d 'altri libri o pitture et ornamenti, che non siano di cose
et adornate le sale e loggie di varie pitture terrene, non vi se ne scorge né
. Che nelle chiese non si convengono pitture profane. Primieramente diciamo che nelle
di S. Pietro in Roma fece fare pitture che contenevano gli atti de 'concilii.