, a disegnare le cose antiche di quella città, non passò molto che disegnava e faceva
Mosca di molto giovamento e utile a quella città, facendo a molti disegni d 'architettura
E fra l 'altre cose fece quella città la pianta e la facciata della casa di
particolarmente ad Orvieto; nel Duomo della qual città fece, come s 'è detto,
perché voleva rassettare il suo vescovado di quella città, egli vi andò e rassettollo molto bene
sua mano in Furlì, sparse per quella città, e particolarmente tre che ne sono in
difendersi da 'Turchi, ma anche due città, per ridurre molti villaggi che vi erano
Avendo poi fatto il modello d 'una città, d 'alcune chiese e del palazzo
Guido Peruzzi, persona assai onorata in quella città. Ma essendosi ella non molto dopo morta
stata molti anni innanzi cominciata la fortezza della città di Pistoia, il San Marino, come
quel monte una fortezza che domina tutta la città e guarda il difuori di verso levante e
molti baluardi da farsi intorno alle mura della città di Fiorenza, alcuni de 'quali furono
a Siena, levò la pianta di quella città e della fortificazione di terra, che i
, fece quanto si vede in quelle due città di buona architettura. Et oltre all '
Parma e Piacenza, per essere quelle due città più lontane da Roma e più vicine et
di Monferrato per vedere quella bella e fortissima città e castello, stati fatti per opera e
di marmo fatta in San Francesco della medesima città, pur con ordine di Matteo. Dopo
poi dai medesimi in Dalmazia per fortificare le città e luoghi di quella provincia, vide ogni
ogni anno e rassettando dove bisognava tutte le città e fortezze dello Stato viniziano. Ma
'altre cose, quelle bellissime porte della città, che non hanno in altro luogo pari
con l 'arme de 'rettori della città fra l 'una e l 'altra
. Dalla banda che è volta verso la città, vi fece il San Michele una bellissima
alla catena dove l 'Adice entra nella città. Fece in Padova il bastione detto
messer Giovanni Emo, allora podestà di quella città, che fu ed è cosa maravigliosa per
rende quando si lavora, è in quella città chiamata bronzo: e nel vero questa è
fece comodissima et ornatissima; e nella medesima città fondò e tirò sopra terra, secondo un
Bologna, cavalca con il Papa per la città con grandissima pompa. A olio ha dipinto
non trovando concorrenza per un pezzo in quella città, vi lavorasse solo; il che,
questa, che si gridi per la nostra città così vituperoso nome? "; di maniera
non vollono privare la loro Compagnia e la città di sì rara pittura. E nel vero
buon 'opere. Nel Duomo della medesima città, entrando in chiesa a man destra,
pare veramente viva. Sopra una porta della città, detta di S. Vienno, fece
e altrove, e nel Duomo di quella città, entrando in chiesa a man manca,
. Giovanni, con altre cose di quella città. Delle scale che fece in questa non
fenice, e l 'arme quella della città di Fiorenza, cioè un giglio rosso
della Madonna, la quale è fuori della città, due tavole a olio: in una
veduto nella cappella maggiore del Duomo di quella città, fra l 'altre cose di mano
orto. In S. Domenico della medesima città dipinse a olio due tavole: in una
chiesa di San Giorgio, luogo fuor della città de 'monaci di Monte Oliveto, dipinse
altri a 'monasterii, e fuori della città per le castella e ville all 'intorno
Bologna, ebbe appresso i gentiluomini di quella città assai buona grazia; perciò che, avendo
salire, e quattro Santi protettori di quella città che sono nelle nicchie: San Giovanni Battista
Uberti fiorentino, cardinale e vescovo di quella città, et un altro vescovo. Studiò similmente
che quella e la tavola che in quella città dicemo essere di mano di Raffaello da
Bartolini fiorentino, che allora era in quella città a studio, et il quale fu poi
, chiesa de 'frati Carmelitani nella medesima città, in una tavoletta a olio, un
anni sono furono fatte a tempera in quella città, e sono, secondo que 'tempi
da lui fatta in San Lorenzo della medesima città alla cappella di San Bernardino. Ma tornando
portato bene oltre modo. Nella medesima città di Modana sono anco stati alcuni scultori degni
Uberti fiorentino, cardinale e vescovo di quella città, che fu finita l 'anno 1548