Pisa, al maestro di Santa Croce (fiorentino sulle tracce dei lucchesi), San Francesco
pisano della Madonna di San Martino e il fiorentino Cimabue. La loro strada è
, per dirne uno) appetto a questo fiorentino: solo il prontuario dantesco riesce a renderne
toccare a un primo tempo pisano del maestro fiorentino; mentre alla provenienza pisana dell 'opera
vera dell 'accorata tempra del grande maestro fiorentino. Certo è che, meglio delle
e retina su per la cupola del Battistero fiorentino. Accanto al maestro grottesco dell 'Inferno
Gaddi della Coronazione musiva sulla porta del Duomo fiorentino; il secondo nella seconda e terza Storia
invenzioni che continueranno a stimolare lo spirito figurativo fiorentino fino al Chiostro Verde. Chiunque egli sia
rilevare il timbro occidentale dei mosaici del Battistero fiorentino in confronto alla grecità dei mosaici siciliani e
Berlinghieri; che è da intendersi per un fiorentino verso il 1240, uscito dalla cultura lucchese
telamoni di gesto romanico nella scarsella del Battistero fiorentino; e cioè, si noti, nella
Cimabue, spesso risolto a favore del fiorentino e che, comunque, riguarda la partita
da un probabile prigioniero di Montaperti, il fiorentino Coppo di Marcovaldo. L 'ipotesi di
come inserto all 'opera del grande mentore fiorentino. Accanto a un angelo di
dove l 'esecuzione è chiaramente di un fiorentino che ha notato la presenza di Duccio,
Del Sec. Xiii: Crocefisso; Castiglion Fiorentino, Museo. Avvicinato a Margarito dalla
Del Sec. Xiii: Crocefisso; Castiglion Fiorentino, Museo. Inesistente il rapporto,
inserito giustamente nella sua splendida ricostruzione del maestro fiorentino che si denomina da questo quadro. Per
fatto dall 'Offner concludendo trattarsi di un fiorentino al séguito dei lucchesi che precede da presso
per bene intendere lo svolgimento del grande maestro fiorentino. A cominciare dal Crocefisso di Arezzo
Ma restano, di questi tempi del maestro fiorentino, il troppo dimenticato, eppure perfettamente autografo
verosimile le sue parti nei mosaici del Battistero fiorentino avvistate dal Toesca e dal Salmi.
per tutti. Cade così il problema « Romano-fiorentino » e anche quello, più antico,
completa. Probabilmente, opera giovanile di Stefano fiorentino, come proporrò più estesamente nel mio prossimo
Santa Cecilia ». Per me, non fiorentino, ma di un emiliano della prima metà
parigina Gentili di Giuseppe, poi sul mercato fiorentino, questo predellone (cm. 75 X
il confronto con la medaglia attribuita a Nicolò Fiorentino rende infatti assai probabile che anche qui sia
Semitecolo o Giusto de 'Menabuoi, il fiorentino patavinizzato. E che dire, quando ci
in una formella della prima porta del Battistero fiorentino ( 1330-36) rappresentante il Seppellimento del Battista
è dato immaginare dell 'attività bolognese del fiorentino Buffalmacco, espressamente citata dal Ghiberti poco più
confronti, per esempio, con questa del fiorentino Taddeo Gaddi (Firenze, Santa Croce,
fondamentale che ancora lo distacca da un esemplare fiorentino: la Coronazione della chiesa di Santa Croce
Del resto, con quale ritegno il Daddi fiorentino non rappresenta il soggetto nelle due tavolette degli
O vogliamo tentare il confronto con un modello fiorentino. Nel Camposanto pisano è anche l '
composizioni dovessero rispondersi abbastanza è dimostrato dal frammento fiorentino scoperto nel 1911; ma, a parte
gli Orcagna, sembra spettare l 'affresco fiorentino) riacquistano una saggezza di mendichi omerici.
contesto del Vasari risulta che nell 'affresco fiorentino mancava la rappresentazione dell 'Inferno, e
berretto di vajo che, nell 'affresco fiorentino, stava per il dottore Dino del Garbo
modellare la scena sullo stampo dell 'affresco fiorentino; questo infatti, secondo i ritratti dal
(Cappella Strozzi), dove il pittore fiorentino, pur trattando su pareti diverse il «
ingaggiata dal Malvasia contro 1 'esclusivismo « fiorentino » del Vasari - il « Cugino dei
fine trascendentale, più forse che in qualunque fiorentino o senese contemporaneo. I re Magi che
esplicito di seguire la falsariga di un affresco fiorentino dipinto verso il 1350 in Santa Croce,
uno qualunque dei tanti aiuti di quel pittore fiorentino: ma già nella bella lunetta ad affresco
libera che ne eseguì dieci anni dopo il fiorentino Bicci di Lorenzo (Oxford, Ashmolean Museum
invenzioni del Ghiberti nella prima porta del Battistero fiorentino. La Madonna con angeli nella Galleria
tutti i più piccoli scolaretti del conformismo tecnico fiorentino, tutto il battaglione al completo dei professori
come cercheremmo invano in ogni quadro senese e fiorentino, e troveremmo piuttosto, circa dieci anni
di Firenze, che non è di stile fiorentino tipico, non giunse a toccare i centri
. Oppure vogliamo provare con un modello fiorentino? Il metodo più facile è rivolgersi a