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Vita di Iacopo Carucci detto Pontormo

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que 'frati, i quali ho conosciuto io, in modo che non possono essere né

maniera che sa tutto il mondo senza che io lo lodi altrimenti. I quali disegni di

. Ma fu tanta, non so se io mi debba dire la pusillanimità o il troppo

, suo danno. Quanto alla solitudine, io ho sempre udito dire ch 'ell '

: ma quando anco così non fusse, io non credo che si debba gran fatto biasimare

parole altiere e troppo insolenti. Ma perché io conobbi sempre Iacopo persona modesta e che parlava

né la buona creanza. E se bene io arei potuto tacere queste cose, non l

resuscitare que 'morti per giudicare. Ma io non ho mai potuto intendere la dottrina di

chi guarda quell 'opera, ch 'io mi risolvo, per non l 'intendere

risolvo, per non l 'intendere ancor io, se ben son pittore, di lasciarne

a coloro che la vedranno: perciò che io crederei impazzarvi dentro et avvilupparmi, come mi

Vita di Simone Mosca

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e sì begli, che senza ch 'io dica quali sono, si fanno conoscere alla

Vite di Girolamo Genga, Bartolomeo Genga e Giovanni Battista Belluzzi detto San Marino

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che sia ben fatto non tacere quello che io debbo di lui dire, dopo le Vite

Vita di Michele Sammicheli

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quale credo che pochi altri sappiano fuor che io. Quando Giorgio Vasari, del quale,

in Vinezia, gli disse Michele: " Io voglio che voi sappiate, messer Giorgio,

voi sappiate, messer Giorgio, che quando io stetti in mia giovanezza a Monte Fiascone,

da me lo risapesse, tutto quello che io disiderava. Ora avendo io inteso che quella

tutto quello che io disiderava. Ora avendo io inteso che quella povera donna è rimasa vedova

ancorché possa agevolmente essere che ciò, come io credo, non sia vero, portatele questi

Vita di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma

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tenuta la più bella di Siena: et io credo ch 'ella sia la più bella

può vedere nel disegno che n 'ho io, di mano del Soddoma proprio, nel

Vita di Bastiano da Sangallo detto Aristotele

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che soprapagato, aggiugnendo: " S 'io l 'avessi avuta a far io,

'io l 'avessi avuta a far io, l 'arei fatta d 'altra

disse a Perino: " Ancor ch 'io non m 'intenda di sì fatte opere

, Iacone mio, - rispose Giorgio - io era già povero come tutti voi et ora

frati e 'preti mi tengono valentuomo; io già serviva voi altri, et ora questo

Vite di Benvenuto Tisi detto il Garofalo, Girolamo Sellari da Carpi e altri artisti lombardi

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l 'opere loro; la qual cosa io non mi sarei messo a fare, né

né a dar di quelle giudizio, se io non l 'avessi prima vedute. E

'anno 1542 insino a questo presente 1566 io non aveva, come già feci, scorsa

spazio di ventiquattro anni sono molto cresciute, io ho voluto, essendo quasi al fine di

fine di questa mia fatica, prima che io le scriva, vederle e con l '

Giovanna d 'Austria, per le quali io era stato due anni occupatissimo nel palco della

dal detto anno 1542 in poi. Avendo io dunque fatto memoria delle cose più notabili e

gl 'uomini dell 'arte; et io ne posso far fede, il quale,

, il quale, due volte ch 'io fui al suo tempo a Ferrara, ricevei

Urbino. E tutti questi particolari seppi io dallo stesso Girolamo, che fu molto amio

re Francesco di Francia a Parigi: et io, che la vidi in Ferrara l '

che sono. Insomma, da che io vidi altra volta Mantoa a questo anno 1566

adornata e più bella, che, se io non l 'avessi veduta, nol crederei

bene, che è cosa maravigliosa: et io che ho veduto lei, che è molto

ritratto, dico, tanto bene, che io ne stupii. Della qual cosa fo volentieri

Maestà della reina mia signora. E comeché io accettassi questa impresa in singolare grazia e favore

affezione che Vostra Santità le dimostra; et io con l 'occasione di questo cavaliero gliele

averò sodisfatto al disiderio di Vostra Santità, io ne riceverò infinita consolazione, non restando però

Vita di Piero della Francesca dal Borgo, io truovo che egli ha molte più cose lavorato

piante di molti edifizii notabili, le quali io disegnai da quel libro, essendo giovinetto.

in Milano; fra le quali ho veduto io, ancorché si abbia con difficultà licenza d

Vite di Ridolfo Ghirlandaio, Davide Ghirlandaio e Benedetto Ghirlandaio

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loro. La qual cosa non penso già io che avenga perché non vi sia, mediante

e non sapendo dire se non: " Io vorrei un Crucifisso per la state ",

e la sera nel partirsi disse: " Io moro contento, però che potrò portar nuova