quale oggi ha fatto opere di scultura a Castello per il duca Cosimo, molto onorate;
de 'Medici sono poste nella villa di Castello sopra certe porte. Venne in quel
diligenza. Gli fu fatto in Città di Castello allogazione di una tavola, la quale volendo
quasi per morire; per il che di Castello si fe 'portare al Borgo. Seguitando
in cittadella. Per che quelli che a Castello gli aveva[n] allogato la tavola volsero che la
e per il male che avea avuto a Castello non volle ritornarvi, e così al Borgo
la qual cosa, finita la tavola di Castello, non curò più del lavoro d '
colorito tirate e con diligenzia finite. Nel castello d 'Anghiari fece a olio un Cenacolo
dipinse in Santo Antonio di Vinegia vicino a Castello, e l 'altra in Santa Elena
'ornamenti di stucchi tutte le stanze del castello dove il Duca abitava, e in una
pitture sue non meno belle che quelle del castello e del T. Fece in Santo Andrea
, si messe in animo di abbellire [il] castello, et in quello rifece logge, camere
di sei braccia, posta in cima al castello su l 'ultimo torrione, e così
a San Giustino in quello di Città di Castello un pittore chiamato Cristofano Gherardi dal Borgo a
i pennoni delle trombe, le bandiere del Castello e quelle della armata della religione. Lavorò
San Gallo et Antonio suo fratello fecero un castello di legname fortissimo, e quella figura coi
che molti la credono antica. Lavorò nel castello di Prato il pergamo di marmo dove si
che più tosto ha forma e grandezza di castello che di palazzo. Il quale modello essendo
duca di Calavria, nella sala grande del castello di Napoli sopra una porta, di dentro
di basso rilievo, e la porta del castello di marmo d 'ordine corintio con infinito
allogata dal re Alfonso una porta vicina al castello dove andavano più d 'ottanta figure,
E fuori di Porta Versellina, vicino al castello, dipinse a certe stalle oggi rovinate e
, una tavola a tempera nella cappella del castello, dove oggi sta la guardia. Appresso
di Nostra Donna, onorata reliquia di quel castello. Di che le monache molto per tal
casa pia. E nella Pieve di detto castello fece in una tavolina, sopra la porta
, levar quelle che impedivano la vista al castello e mettervi queste due statue. Si
, avendo lavorato molte cose in Città di Castello, si condusse a tale, essendo fatto
Insomma questo (non so se palazzo, castello o città debbo nominarlo) sarebbe stata la
, che se ne facesse, per ciascun castello che offerisce cero, uno, e ne
ignude assai, delle quali oggi ancora a Castello, villa del duca Cosimo, sono due
d 'Andrea, gli fece dipignere nel castello di Mantoa, per la cappella, una
, l 'anno 1405 in Valdorcia nel castello di Corsignano, che oggi si chiama Pienza
: eresia grandissima nella nostra arte. In Castello Sant 'Angelo dipinse infinite stanze a grottesche
di Perugia nacque ad una povera persona da Castello della Pieve, detta Cristofano, un figliuolo
lavoro a fresco di non poca importanza a Castello della Pieve, ma non lo finì.
, nell 'andare e tornare dal detto Castello a Perugia portare quanti danari aveva sempre addosso
comprò case, et in Perugia et a Castello della Pieve acquistò molti beni stabili. Tolse
Lxxviii finì il corso della vita sua nel Castello della Pieve, dove fu onoratamente sepolto l
un Cristo morto; et a Città di Castello in S. Francesco una Natività di Cristo
di terretta, il quale è oggi a Castello, villa del duca Cosimo; e l
imbellita oggi veggiamo. Costui nacque in Castello Durante, nello stato di Urbino, d
e rifondare con le difese a uso di castello la mole di Adriano, oggi detta Castello
castello la mole di Adriano, oggi detta Castello Santo Agnolo; alla quale impresa fu preposto
Monte, cardinale di Santa Prassedia, nel castello del Monte Sansavino; e un altro per
andò con alcuni amici suoi a Città di Castello, dove fece una tavola in Santo Agostino
Pio Ii et Innocenzio Ottavo, quella del castello di Napoli, del palazzo di Milano,
, e un San Piero martire. Nel castello d 'Anghiari fece in una Compagnia un
messo in opera e lavorò molte cose nel castello di San Martino et in altri luoghi della
sua mano che fu mandata a Città di Castello, et un 'altra similmente ai Cagliesi
cinque braccia, cioè l 'Angelo di Castello, che è in cima del torrion quadro